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Parkinson e parkinsonismi, il valore della diagnosi

Parkinson e parkinsonismi, il valore della diagnosi

Alcune patologie (parkinsonismi primari) presentano una sintomatologia iniziale simile al morbo di Parkinson. Per questo, la fase diagnostica è fondamentale.

Dott.ssa Roberta Ravenni

Alcune patologie mostrano una sintomatologia in parte sovrapponibile a quella del Parkinson, soprattutto in fase iniziale.

Vanno pertanto escluse, in fase diagnostica, le patologie che presentano sintomi simili. In particolare, esistono i cosiddetti “parkinsonismi primari” associati a varie altre patologie quali MSA (Atrofia Multi Sistemica), PSP-P (Paralisi Sopranucleare Progressiva), CBD (Degenerazione Cortico-Basale) ed altri tipi di parkinsonismo associati ad esempio a terapie farmacologiche (jatrogeni) o ad idrocefalo normoteso

Nelle prime fasi, la diagnosi differenziale riveste un ruolo di primaria importanza per poter poi intraprendere un adeguato decorso farmacologico e riabilitativo. A questo scopo, si inizia con la raccolta dei dati clinici del paziente e la valutazione dei sintomi neurologici, per poi procedere con eventuali esami strumentali ove necessario: risonanza magnetica nucleare, scintigrafia e PET cerebrali, scintigrafia del miocardio.

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