Le diverse tecniche per curare il carcinoma mammario
Esistono diversi procedimenti chirurgici per il trattamento del tumore della mammella
In Italia il tumore della mammella rappresenta ancora la prima causa di morte per neoplasia nel sesso femminile in ogni fascia d’età. Si stima che nel nostro paese nel 2018 abbia colpito 52.800 donne e circa 500 uomini (per confronto, nel 2015 le stime indicavano rispettivamente 48mila e 300).
Dottore, qual è il tasso di guarigione da questo tumore?
La sopravvivenza sta continuamente migliorando con tassi di guarigione che sfiorano il 90%.
A cosa può essere dovuto?
Principalmente a tre fattori:
1) estensione dei programmi e della cultura della prevenzione secondaria (diagnosi precoce) che prevedono che tutte le donne si sottopongano a controlli periodici fin dalll’età di 30 anni nelle asintomatiche, e anche prima per le sintomatiche o a rischio genetico;
2) creazione di figure professionali completamente dedicate alla diagnosi e cura di questo tumore, come radiologi totalmente dedicati alla senologia, chirurghi senologhi oncoplastici, oncologi radioterapisti, etc;
3) attivazione di strutture interamente dedicate alla diagnosi e cura del tumore della mammella, le cosiddette “Breast unit”.
Come avviene la diagnosi di tumore al seno?
Gli strumenti più efficaci per la diagnosi precoce sono la visita senologica, l’ecografia e la mammografia con tomosintesi. Una volta individuata una lesione sospetta, la conferma avviene solo attraverso un prelievo microistologico (core biopsy).
Quali sono le diverse tecniche chirurgiche a disposizione?
Il PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) della regione e la legge Nazionale sulle Breast Unit rendono obbligatorio il trattamento chirurgico con tecniche di ONCOPLASTICA, che prevedono l’utilizzo di tecniche di chirurgia plastica finalizzate ad ottenere la massima radicalità oncologica con il miglior risultato estetico. In caso di mastectomia è raccomandata la ricostruzione immediata, cioè durante lo stesso intervento chirurgico.
Che cosa prevede il post operatorio?
Generalmente gli interventi di oncoplastica non sono interventi dolorosi e richiedono pochi giorni di degenza (2-3 giorni). Nel post operatorio è molto importante l’utilizzo di reggiseni specifici per le donne operate perché, oltre a migliore il risultato estetico finale, garantiscono un corretto sostegno della mammella e quindi anche un controllo del dolore post operatorio.
Cosa si può fare per ritrovare la propria femminilità?
Le tecniche di chirurgia oncoplastica spesso prevedono anche un intervento chirurgico sulla mammella sana, per ottenere una simmetria ed un buon risultato estetico sia negli interventi di mastectomia che negli interventi conservativi come la quadrantectomia. Per fare un esempio, dopo un intervento di mastectomia e ricostruzione con protesi ci potrebbe essere bisogno di ridurre o sollevare la mammella controlaterarale con un intervento di mastoplastica riduttiva e/o mastopessi, come si fa negli interventi di estetica pura e generalmente questi interventi di demolizione e ricostruzione vengono eseguiti nello stesso intervento chirurgico.
Cosa consiglia alle donne che hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno?
Di rivolgersi sempre a chirurghi senologi accreditati per l’impostazione e la gestione dell’iter terapeutico, perché questo garantirà il 20% di possibilità in più di guarigione.
Nicola Balestrieri
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