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Combattiamo il cancro alla mammella con l’agobiopsia mammaria eco-guidata

Combattiamo il cancro alla mammella con l’agobiopsia mammaria eco-guidata

Di facile esecuzione, rapida, precisa e sicura, può essere eseguita al termine dell’ecografia, evitando di dover tornare in ambulatorio in un secondo momento

Durante l’ecografia potrebbe evidenziarsi una lesione sospetta. Eseguendo subito l’agobiopsia mammaria eco-guidata si riduce il numero dei controlli ravvicinati a sei mesi, aumenta la capacità di individuare tumori di piccole dimensioni e migliora quindi la diagnosi precoce.
 

Che cos’è e come si svolge l’agobiopsia mammaria eco-guidata?

Si tratta della tecnica di prima scelta per il prelievo istologico di lesioni mammarie. Sotto guida ecografica, un ago a scatto del calibro di circa 2 mm viene inserito attraverso la cute all’interno del nodulo o dell’area sospetta, consentendo il prelievo di un piccolo frustolo di tessuto. Ai fini di una adeguata valutazione istologica in genere vengono prelevati 2-4 frustoli.
 

Quanto dura la procedura?

Dura circa 20 minuti ed è praticamente indolore, perché preceduta dall’anestesia locale.
 

Qual è il suo scopo?

Tramite l'esame istologico dei frustoli prelevati si definisce con certezza la natura benigna o maligna della lesione e, in caso di tumore maligno, il grado di aggressività e la sua invasività.
 

L’agobiopsia mammaria e l’agoaspirato mammario sono la stessa cosa?

No. L’agoaspirato mammario si esegue con ago sottile e, la scarsa quantità di materiale tissutale prelevato, consente soltanto l’esame citologico. Esso è gravato da un elevato tasso di inadeguatezza e non permette di valutare le caratteristiche biologiche del tumore. Salvo rari casi, è stato sostituito dall’agobiopsia.
 

Quando andrebbe eseguita l’agobiopsia mammaria?

Nei casi di noduli sospetti ed in presenza di lesioni dubbie, con una possibilità di malignità superiore al 2%. Eseguire un campionamento bioptico di queste lesioni, piuttosto che ricontrollarle a distanza di sei mesi, fa la differenza. È possibile biopsiare lesioni molto piccole, fino a 4 mm di diametro.
 

Possono esserci complicanze?

Sono rare e generalmente di lieve entità. Spesso nella sede del prelievo si forma un piccolo ematoma, che si riassorbe spontaneamente in pochi giorni. Infezione, emorragia, puntura della pleura e passaggio di aria nel cavo pleurico sono evenienze veramente rare e comunque curabili.


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Dott. Patrizio Bianchi Dott. Patrizio Bianchi
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