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Deborah Compagnoni, campionessa di benessere
e stile di vita

Deborah Compagnoni, campionessa di benessere
e stile di vita

Sintonia con la propria essenza, sana alimentazione,
movimento spontaneo: una scelta da compiere ogni giorno,
con consapevolezza.

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La sua fama d’atleta e di campionessa olimpica mondiale pluripremiata la precede di gran lunga: incontrare Deborah Compagnoni non può che provocare una grande emozione e ammirazione ricordando le sue storiche imprese sulle piste da sci.

Trevigiana d’adozione, custodisce in sé il meraviglioso paesaggio della Valtellina che l’ha vista nascere e crescere in totale armonia con l’ambiente naturale e le amate montagne dove ha mosso i primi passi della vita e sugli sci. Dal debutto ai Mondiali juniores di Bad Kleikirchheim nel 1986 e per tutto il corso della sua lunga carriera agonista, ha vinto i principali trofei olimpici e le coppe in palio nelle competizioni Mondiali con forza e determinazione, sfidando numerosi infortuni ma sempre sostenuta dalla sua tenacia e abilità tecnica.

Qual è il suo segreto per mantenersi sempre in forma?

Serenità e motivazioni positive. Io punto molto su una vita attiva, non necessariamente sportiva, ma il più possibile in movimento, anche nei piccoli e semplici gesti quotidiani. Ho eliminato dal mio vocabolario la parola sedentarietà. Capisco che non sempre sia possibile per le contingenze di lavoro, ad esempio.

È importante però che, soprattutto con l’avanzare dell’età, dato che comunque questa procede con gradualità e che in sé non è un trauma, ci sia una crescente consapevolezza, un’attenzione al benessere e alla cura di sé fisica e non solo. In questo senso credo che lo stile di vita possa fare la differenza.

Non lo dico da ex atleta; lo stile di vita riguarda tutti quanti, a qualsiasi età e, se necessario, va cambiato o migliorato per rispondere alle nuove esigenze. È necessario fare movimento, mangiare in modo sano e imparare a gestire le fonti di stress ricercando la propria serenità.

Quanto ritiene importante fare prevenzione?

È molto importante! Per fortuna ci sono iniziative di comunicazione e di screening per far sì che le persone pongano maggiore attenzione a talune malattie particolarmente gravi e conoscano in anticipo gli eventuali sintomi.

Prevenzione è prima di tutto il condurre una vita sana: movimento, alimentazione e... anche pensieri sani! Credo che con una vita condotta in questo modo, poi, ci si senta avviati ad essere più sereni, positivi, propositivi in generale in ogni circostanza.

Che posto occupa oggi lo sport nella sua vita?

Lo sport, o meglio il movimento, fa parte della mia vita di tutti i giorni ma faccio una premessa. Io distinguo il movimento in tre tipologie. Il “movimento spontaneo” che significa svolgere il più possibile attività semplici come andare in bicicletta, non usare l’ascensore, svolgere attività manuali.

C’è poi un secondo tipo di movimento, il “movimento programmato”: può andare dalla semplice camminata o corsa, purché svolte con regolarità, alle numerose proposte offerte dalle palestre e centri fitness.
Per fortuna si vedono sempre più persone che praticano questa modalità di movimento, da soli o in gruppo: un mezzo efficace per contrastare la sedentarietà.

Infine c’è il movimento più specificatamente sportivo, ovvero l’ “attività atletica agonistica”. L’obiettivo dev’essere, in ogni caso, il benessere generale, seguendo le proprie attitudine ed esigenze.

C’è un’esperienza significativa tra le tante di cui si occupa dal punto di vista sociale: Camminare per la vita. Di cosa si tratta?

Camminare per la vita è una manifestazione germogliata dall’esperienza dell’Associazione Sciare per la vita ODV con sede a Santa Caterina Valfurnio in provincia di Sondrio e che ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare al sostegno di enti e associazioni che si occupano di ricerca e cure delle malattie leucemiche.

Camminare per la vita dal 2017 a Treviso, ogni anno nel mese di settembre, promuove gli stessi obiettivi e condivide gli stessi valori, in questa occasione, però, non sulle piste da sci ma... camminando! L’idea di fondo è quella di incontrarsi all’aria aperta, di camminare in compagnia e allo stesso tempo di essere coinvolti in un progetto di solidarietà.

Ottobre Rosa 2022, iniziativa promossa da LILT e sostenuta da Centro di Medicina, la vede protagonista della Campagna di comunicazione “Da me a te”. Cosa pensa dell’importanza di veicolare il messaggio che si vuole trasmettere legato alla prevenzione dei

È molto importante sensibilizzare tutte le donne, ad ogni età, riguardo la tematica della prevenzione dei tumori al seno. La prima persona che può dare questo messaggio è proprio la donna che ci è più vicina: la madre, la figlia, l’amica.

La prevenzione dovrebbe far parte del nostro percorso, divenire in qualche modo normale; invece vedo che talvolta c’è una sorta di pudore, o, peggio ancora, di disinteresse, soprattutto dopo una certa età.
Dobbiamo abituarci il prima possibile a prenderci cura di noi stesse, gradualmente. Se ci si abitua ad effettuare gli screening richiesti, a fare gli esami necessari e a migliorare il proprio stile di vita, allora tutto diventa semplice e la prevenzione diventa la normalità e ci mette nelle condizioni di agire per il meglio rispondendo alle necessità che si presentano.

Direi che lo sport ci insegna molto questo aspetto del fare tutto con gradualità, è la base dell’allenamento: allenarsi significa procedere per livelli avendo sì un obiettivo ma sapendo anche valutare le proprie forze e migliorando le condizioni strada facendo. Un passo alla volta.

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