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L’evoluzione della chirurgia plastica del seno

L’evoluzione della chirurgia plastica del seno

Non solo cambiano le tecniche e le protesi, ma anche i gusti e le esigenze delle pazienti.

Dott.ssa Ute Bauer

Con il passare degli anni le tecnologie si aggiornano, i materiali evolvono e gli Specialisti hanno un ruolo sempre più importante nell’indirizzare le pazienti alla scelta più adatta e consapevole. Passata la “moda” dei seni importanti, oggi si punta a valorizzare il corpo, con interventi volti a migliorare l’aspetto esteriore senza snaturare la fisicità.
 

Dottoressa, in che modo è cambiata la chirurgia plastica della mammella da quando ha iniziato questa attività professionale?

Negli anni ‘80 usavamo delle protesi di silicone con una superficie liscia, che poi vennero sostituite da protesi testurizzate, con una superficie ruvida. E’ solo è da pochi anni che abbiamo a disposizione impianti microtesturizzate e nuovamente lisci.

Nello specifico, l‘involucro delle protesi d’oggi, è composto di diversi strati di silicone, che evitano così perdite del gel coesivo di silicone medicale all‘interno e possono essere di forma anatomica o rotonda, con molte variazioni di misura e proiezione. Con così tante possibilità di personalizzazione, coinvolgere la paziente attivamente nella scelta della protesi aiuterà a trovare la misura adatta e darà alla fine anche una maggiore soddisfazione sul risultato. 



 

Dopo l’esplosione dei seni “esagerati”, si punta a trovare la naturale bellezza: è solo una questione di moda?

La scelta di cambiare il proprio corpo è molto personale ed intima. É importante comprendere il desiderio della paziente, ma allo stesso tempo l‘anatomia, l’altezza, la forma precedente e la qualità dei tessuti danno dei limiti di cui bisogna assolutamente tenere conto.
I seni esplosivi sono quelli con più complicanze: violentano i tessuti, provocano contrazioni e sono percepibili i bordi della protesi con un vero effetto finto. Secondo me c’è un ritorno ad una ricostruzione più elegante, meno provocante, e me lo conferma la moda, più sobria, meno “Push up”, vestiti fluidi su seni di aspetti naturali

 

Quali sono i vantaggi delle protesi che vengono utilizzate oggi e cosa consiglia alle pazienti operate precedentemente?

La novità veramente utile è che oggi alcune aziende danno una garanzia a vita sui loro prodotti e perfino una garanzia contro la contrattura capsulare, attivata gratuitamente dopo l‘intervento, che prevede la sostituzione delle protesi in caso di problematiche rilevanti. 
Precedentemente non potevamo dare sicurezze di questo tipo e quindi dovevamo informare le pazienti dell’eventuale necessità di sostituire le protesi dopo dieci anni. È comunque doveroso sottolineare che spesso un nuovo intervento non è necessario, le protesi possono benissimo essere intatte e morbide, ma quello che cambia è il proprio corpo, i tessuti sono meno elastici, abbiamo cambiamenti ponderali, gravidanze, che poi portano a una variazione estetica non più soddisfacente.

Ho visto prodotti perfettamente intatti anche oltre 20 anni dopo il primo intervento, confermato anche dagli esami senologici eseguiti pre intervento. Ma in caso si desideri o si necessita un cambio opterei oggi per un prodotto con garanzie per tutta la durata della vita della paziente.

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