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A ogni emorroide la sua operazione: una guida alle opzioni di trattamento per un problema comune

A ogni emorroide la sua operazione: una guida alle opzioni di trattamento per un problema comune

Le emorroidi sono di diverse tipologie e ad ognuna di esse è indicato un tipo di intervento. Scopriamo quali sono.

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Più del 50% della popolazione adulta occidentale soffre o ha sofferto di emorroidi, questo il dato riportato dalla SICCR, la Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale.

Le emorroidi sono, dunque, un problema diffuso che interessa la metà della popolazione adulta almeno una volta nella vita. È una condizione che può essere particolarmente fastidiosa e dolorosa, e che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre.

1 Perché le emorroidi sono un problema frequente?

Le emorroidi sono vasi sanguigni presenti in tutti gli individui, situati nella zona anorettale, e svolgono un ruolo fondamentale nella continenza.

Il problema si presenta quando questi vasi si infiammano o si gonfiano a causa di uno sforzo eccessivo, tipicamente durante la defecazione.
La loro alta frequenza è legata a vari fattori di rischio, come una dieta povera di fibre, l'uso di lassativi, la stitichezza cronica e persino la gravidanza.

La pressione prolungata sui vasi sanguigni dell'area rettale è il fattore principale che porta allo sviluppo delle emorroidi; per questo motivo sono così comuni.


Sono più colpiti gli uomini o le donne?

Le emorroidi colpiscono entrambi i sessi, ma le donne potrebbero essere più predisposte in alcuni momenti della loro vita, come durante la gravidanza. L'aumento della pressione esercitata dall'utero in crescita può comprimere i vasi sanguigni pelvici, causando una dilatazione delle emorroidi.
Anche il parto, a causa dello sforzo fisico, può contribuire allo sviluppo o all'aggravarsi di questo disturbo.

Detto ciò, la frequenza generale delle emorroidi non sembra variare in modo significativo tra uomini e donne.

 

2 Esistono più tipologie di emorroidi?

Sì, esistono diversi tipi di emorroidi e vengono classificati principalmente in due categorie: interne ed esterne.

Le emorroidi interne si formano all'interno del canale anale e spesso non causano dolore poiché la zona è povera di terminazioni nervose. Tuttavia, possono sanguinare e, nei casi più gravi, possono prolassare, cioè scivolare verso l'esterno.

Le emorroidi esterne, invece, si formano sotto la pelle intorno all'ano e sono generalmente più dolorose. In alcuni casi, possono anche trombizzarsi, cioè formare un coagulo di sangue, causando un dolore improvviso e intenso.

3 Quali sono i trattamenti e le operazioni più indicate?

La scelta del trattamento dipende da quanto le emorroidi sono voluminose, diffuse a tutta circonferenza, da quanto fuoriescono dal canale anale e da quanto sono accompagnate da un prolasso mucoso al di sopra di esse.

Emorroidi piccole e poco prolassanti: spesso possono essere trattate con rimedi conservativi, come una dieta ricca di fibre, l'uso di pomate locali e l'aumento dell'apporto di liquidi. Il trattamento ambulatoriale, come la legatura elastica, può risolvere gran parte delle emorroidi piccole che non rispondono a terapia medica.

Emorroidi di medie dimensioni e poco prolassanti: la tecnica laser interviene quando le emorroidi sono troppo voluminose per essere trattate ambulatorialmente. Ha il vantaggio di essere meno traumatica rispetto all’asportazione del gavocciolo emorroidario, riducendo il dolore post-operatorio e accelerando la ripresa. Quando le emorroidi però sono di grosse dimensioni, e molto diffuse, diventa poco fattibile.

Emorroidi grandi e prolassanti: nel caso in cui le emorroidi siano voluminose e costantemente fuori dal canale anale, si deve ricorrere alla classica emorroidectomia. Si tratta di un intervento più invasivo, che consiste nella rimozione delle emorroidi; oggi, però, viene eseguito con strumenti di sintesi e coagulo che danno meno dolore rispetto alla emorroidectomia di un tempo. Resta comunque un intervento maggiormente doloroso rispetto agli altri.

Emorroidi a tutta circonferenza: quando le emorroidi sono voluminose a tutta circonferenza, e sostenute al di sopra di esse da un prolasso mucoso, allora può essere utilizzata la tecnica di mucoprolassectomia con emorroidopessia sec. Longo. Questa tecnica, asportando una striscia di tessuto al di sopra delle emorroidi con una suturatrice meccanica, crea una specie di “lifting” della parete del retto, riposiziona le emorroidi nella loro sede naturale e, interrompendo i ponti vascolari, riduce il flusso di sangue ai tessuti emorroidari.
Al tempo stesso, quindi, le emorroidi vengono riposizionate verso l’alto nella loro sede naturale e svuotate. Questo intervento è indicato principalmente per le emorroidi diffuse a tutta circonferenza sostenute da un prolasso mucoso, e ha il vantaggio di essere meno doloroso rispetto alla chirurgia tradizionale.

4 Ci possono essere recidive?

La possibilità di una recidiva esiste, soprattutto se non si adottano misure preventive a lungo termine. Alcuni fattori di rischio, come la stitichezza cronica e la dieta povera di fibre, possono contribuire alla formazione di nuove emorroidi anche dopo l'intervento.

È quindi fondamentale seguire uno stile di vita che favorisca la regolarità intestinale, adottando una dieta equilibrata, aumentando l'apporto di fibre e mantenendosi idratati. Anche evitare sforzi eccessivi durante la defecazione e praticare attività fisica regolare può aiutare a prevenire le recidive.

Inoltre, come per molti altri problemi di salute, anche per le emorroidi è importante rivolgersi al proprio medico ai primi segnali di disagio. Trattare le emorroidi in fase iniziale permette spesso di evitare interventi più invasivi, e garantisce una gestione più efficace del problema.

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Dott. Sandro Carnio Dott. Sandro Carnio
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