Per potersi sottoporre a liposuzione il paziente deve rivolgersi ad uno specialista in chirurgia plastica e, nel corso della visita, esporre le proprie aspettative e presentare la propria cartella clinica. Il medico, oltre alle condizioni mediche del paziente, deve tener conto anche della consistenza della pelle che dev’essere tonica ed elastica.
Oltre alla liposuzione esistono altre tecniche, come la liposcultura e l’adipocitolisi, che vanno a correggere la presenza di grasso localizzato in quei pazienti che, nonostante uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta, presentano ancora degli accumuli di tessuto adiposo in zone piuttosto concentrate come fianchi, cosce, glutei, ginocchia, addome, caviglie, braccia, sottomento.
Questi interventi non si sostituiscono ad una dieta equilibrata e ad un’attività fisica costante, ma sono da intendersi quali interventi risolutivi per rimodellare il corpo solo quando rimangono dei cuscinetti in eccesso.
Scendiamo ora più nel dettaglio.
Indice
1 Differenze tra liposuzione, liposcultura e altre tecniche
Liposuzione, liposcultura, adipocitolisi e LESC sono delle tecniche chirurgiche volte ad eliminare il grasso in eccesso. Si distinguono tra loro per il tipo di approccio chirurgico che viene applicato. Andiamo ora a scoprirle una per una.
L’operazione di liposuzione
La liposuzione (o lipoaspirazione) è una vera e propria operazione chirurgica durante la quale si rimuove il grasso corporeo sottocutaneo in eccesso aspirandolo con una cannula.
Non è indicata per le persone obese o in sovrappeso che devono, invece, seguire un’apposita dieta creata per loro da uno specialista; e non elimina cellulite e smagliature.
È adatta per persone con tessuto adiposo localizzato o per coloro che, dopo una dieta, presentano ancora dei cumuli di grasso in precisi punti del corpo. Non solo le donne vi ricorrono ma anche gli uomini che, dopo i 30 anni, registrano adiposità localizzate in particolare ai fianchi e al ventre.
Si tratta di un intervento mini-invasivo che si effettua tramite l’inserimento di apposite cannule (di 3-5 mm) fino a raggiungere lo strato di grasso in eccesso, dopo aver effettuato delle piccole incisioni in zone vicine a quella da trattare. Attraverso appositi movimenti delle cannule si va a frantumare ed aspirare il grasso sottocutaneo.
L’intervento si pratica, in genere, in day hospital o con il ricovero di una notte nel caso di interventi più importanti. Alla fine dell’operazione di liposuzione si mettono i punti nei forellini aperti e, successivamente, si applica una medicazione particolare che viene rimossa dopo alcuni giorni.
Le tecniche di aspirazione del grasso utilizzate nella liposuzione sono:
- Laser lipolisi
- Lipolisi reciprocante
- Vibrolipoaspirazione
- Lipoaspirazione ad ultrasuoni
Dopo l’operazione di lipoaspirazione si consiglia qualche giorno di riposo ed una ripresa graduale delle attività quotidiane e dell’attività motoria (dopo circa 10 giorni). Nelle aree di trattamento vengono posizionate delle fasce elastiche compressive e, in seguito, una guaina elastocompressa per almeno 4 settimane.
Il chirurgo può, inoltre, prescrivere l’eparina, a seconda dell’entità dell’intervento e delle abitudini del paziente, in modo da ridurre il rischio di complicanze post-operatorie. Al termine dell’intervento e per successivi 3-4 giorni, il paziente potrebbe sentire dolore premendo la zona trattata, come nel caso traumi da contusione (botte). I lividi saranno presenti per almeno 4 settimane.
Per non compromettere il risultato estetico è fondamentale, successivamente, mantenere il peso costante. I risultati si vedono con il passare delle settimane e dopo circa tre mesi dall’intervento si stabilizzano per diventare definitivi.
Infine, dopo l’intervento è importante esporsi al sole applicando crema solare con protezione molto alta sulle cicatrici generatesi in seguito all’intervento.
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Dott.ssa Rossella Sferrazza
Liposcultura
Evoluzione della liposuzione, poiché - rispetto a quest'ultima - utilizza cannule dal diametro più piccolo (2-3 mm), la liposucltura permette di eseguire un intervento meno traumatico ma allo stesso tempo di ottenere un rimodellamento della figura più preciso e armonioso.
L’adipocitolisi
L’adipocitolisi è un intervento non chirurgico di liposuzione di ultima generazione che va ad agire sul grasso localizzato. È ancora meno invasivo della liposcultura e si pratica in day hospital con tempi di recupero molto veloci.
Prima di questo intervento viene effettuata una visita di anamnesi per verificare lo stato di salute del paziente e l’assenza di patologie, quindi si effettuano:
- Una valutazione antropometrica con il calcolo della composizione corporea
- Esami del sangue
- Test genomici specifici per lo studio e l’evoluzione genica delle adiposità localizzate (AL)
Le AL (grasso localizzato) si dividono in:
- Adiposità ipertrofiche ossia cellule in numero normale ma di grandi dimensioni
- Adiposità iperplastiche ossia cellule di normale dimensione ma in grande numero
Grazie all’adipocitolisi è possibile “sciogliere” queste due tipologie e rimodellare piccole aree del corpo come mento, braccia, interno coscia, addome, fianchi, ginocchia e caviglie con una serie di vantaggi:
- Ottima tolleranza da parte dei pazienti
- Non è invasivo
- Non è traumatico (la liposuzione invece può presentare indolenzimento e gonfiore)
- Consente un ritorno rapido alle normali abitudini di vita
- Non provoca lassità cutanea
Le uniche controindicazioni sono la gravidanza, l’allattamento e le malattie autoimmuni.
La tecnica LESC: LipoEmulsione SottoCutanea
Anche la tecnica LESC LipoEmulsione SottoCutanea è un trattamento non chirurgico che va ad agire sulle adiposità localizzate con una tecnica mini-invasiva.
La LESC si effettua con un apparecchio ad ultrasuoni cavitazionali in multifrequenza che agisce sulle adiposità rendendo il grasso fluido in modo che possa essere facilmente aspirato con una siringa o eliminato con un massaggio apposito.
Questa tecnica non provoca dolore ed è indicata per accumuli di grasso di piccole e medie dimensioni. Si svolge in anestesia locale e in regime ambulatoriale. Una micro cannula, introdotta nella cute tramite un piccolo forellino, raggiunge lo strato adiposo per un trattamento che dura dai 20 ai 60 minuti. Il forellino viene poi medicato con un cerotto e per due settimane il paziente dovrà portare una guaina contenitiva.
La LESC consente di sciogliere il grasso in modo omogeneo e di conservare intatte le strutture vascolari e nervose. È adatta anche per combattere la cellulite.
2 A cosa serve la liposuzione?
Lo scopo della liposuzione e delle tecniche viste finora è quello di ridurre gli accumuli di grasso che si sono formati nel corpo ed in particolare nei seguenti distretti anatomici:
- Arti inferiori (interno/esterno cosce, caviglie, glutei, coulotte de cheval)
- Girovita (addome, fianchi e schiena)
- Parte superiore del corpo (petto, braccia e sottomento)
I risultati dei trattamenti di liposuzione si vedono dopo alcuni mesi e sono duraturi nel tempo determinando così un miglioramento del profilo corporeo.
Per mantenere i risultati, però, sono importantissimi la collaborazione e l’impegno del paziente attraverso:
- Un’alimentazione corretta e bilanciata
- Attività fisica quotidiana per il mantenimento osteoarticolare, del tono muscolare e della frequenza cardiaca
- Supporto cosmeceutico per mantenere elastica, tonica ed idratata la cute
- Sonno, secondo le esigenze del paziente che deve mantenere il suo ritmo circadiano
- Integrazione con nutraceutici, antiossidanti, Sali minerali, multivitaminici
- Tecniche olistiche, naturopatiche e di rilassamento
3 Tecniche naturali per il trattamento del grasso localizzato
Oltre ai trattamenti di chirurgia e medicina estetica, esistono anche alcuni trattamenti completamente naturali che consentono di sciogliere il grasso localizzato in eccesso. Parliamo del coolsculpting e della liposuzione alimentare.
Il coolsculpting
Coolsculpting significa letteralmente “scolpire con il freddo”. Questa tecnica, che non prevede l’utilizzo di cannule e bisturi per sciogliere il grasso, riesce a distruggere le cellule adipose grazie ad un macchinario che si appoggia sulla parte adiposa da trattare e viene fatto raffreddare a temperature molto basse.
Le cellule di grasso distrutte vengono eliminate dal corpo attraverso il sistema linfatico, il fegato ed il tubo gastroenterico. I risultati del trattamento si hanno in qualche mese dalle sedute di coolsculpting.
Questa tecnica, che costa circa 800 euro a seduta, non è adatta a chi è in sovrappeso, a chi ha avuto un’ernia ombelicale o un parto cesareo recente; inoltre non si può fare su cosce e ginocchia.
La chetosi: liposuzione alimentare
La liposuzione alimentare è un protocollo dietetico che, attraverso la riduzione dell’assunzione di carboidrati, attiva la chetosi. La chetosi è il processo per mezzo del quale il nostro organismo, in assenza di carboidrati introdotti, inizia ad alimentarsi dei grassi in eccesso.
Questo protocollo dietetico, che deve avere durata limitata nella vita di una persona, va lentamente a rimodellare la figura di una persona eliminando il grasso dai fianchi, dalla pancia e da tutte le zone in cui si formano i cuscinetti.
Ha i seguenti vantaggi:
- Perdita di peso significativa e consumo della massa grassa
- Mancanza della sensazione di fame
- Protezione della massa muscolare con l’apporto ottimale di proteine
- Miglioramento clinico generale e dei parametri ematochimici
La liposuzione alimentare è indicata non solo come trattamento estetico ma anche per il trattamento di:
- Obesità
- Sovrappeso associato a fattori di rischio
- Diabete mellito di tipo 2
- Sindrome metabolica
- Menopausa con obesità correlata
- Policistosi ovarica (PCOS)
- Difficoltà di concepimento in donne obese
- Apnee del sonno
- Patologie dell’apparato locomotore
- Epilessia
- Emicrania medio/severa
- Fase di pre-intervento di chirurgia bariatrica o estetica
Invece, non va prescritta in persone con:
- Insufficienza renale, epatica o cardiaca
- Diabete mellito di tipo 1
- Gravidanza e allattamento
- Disturbi psichiatrici gravi
- Neoplasie
- Disordini alimentari
4 La liposuzione nel trattamento di altre patologie
La liposuzione ed il tessuto adiposo sono diventati molto importanti anche come tecniche di intervento per ripristinare il seno delle donne che hanno subito l’asportazione della mammella in seguito a carcinoma, per la cura della ginecomastia e per combattere la degenerazione delle tendinopatie.
Il lipofilling: ricostruzione del seno con liposuzione
Nelle donne con seno piccolo che hanno avuto un carcinoma con asportazione della mammella è possibile utilizzare la tecnica del lipofilling.
Tramite una liposuzione si preleva il grasso della paziente nelle aree a più alta concentrazione adiposa; si procede poi a processare e ripulire il grasso dal sangue e da altri componenti, per poi trasferirlo nella zona del seno attraverso piccole cannule.
In questo modo si va ad aggiungere il volume, aumentare le dimensioni, migliorare la forma, la texture della pelle ed il profilo della mammella. In alcuni casi l’intervento riesce talmente bene che non è nemmeno necessario installare una protesi per ricostruire il seno mancante.
Il processo, per ottenere un risultato ottimale, va ripetuto 3 o 4 volte in quanto il grasso impiantato tende a riassorbirsi.
Il lipofilling è, in generale, adatto a tutte le donne che non vogliono utilizzare la protesi per la ricostruzione della mammella.
La liposuzione nel trattamento della ginecomastia
La ginecomastia è il rigonfiamento della mammella nell’uomo; può verificarsi in entrambi i pettorali o in uno solo ed è causata o da una concentrazione di tessuto adiposo dovuta a fluttuazioni di peso (ginecomastia falsa) o da uno sviluppo della ghiandola mammaria (ginecomastia vera). Nel secondo caso c’è un coinvolgimento del sistema ormonale.
La ginecomastia può, inoltre, essere causata da:
- Terapie e farmaci con ormoni a base di estrogeni
- Assunzione di bevande alcoliche
- Assunzione di steroidi o anabolizzanti
- Uso di marijuana
- Malattie croniche e tumori
Dal momento che non può essere risolta con l’attività fisica o con la dieta, è necessario intervenire chirurgicamente. Nel caso di ginecomastia vera viene asportato il tessuto ghiandolare in più con una piccola incisione sull’areola del capezzolo; nel caso di ginecomastia falsa si procede ad effettuare una mini liposuzione nella zona dei pettorali.
Se il paziente presenta sia un eccesso di tessuto adiposo che uno sviluppo della ghiandola mammaria si eseguono in un unico intervento chirurgico sia la mini liposuzione che l’asportazione.
Entrambi gli interventi si eseguono in day hospital in anestesia locale con sedazione. Dopo l’intervento il recupero post operatorio è abbastanza veloce e non doloroso; il paziente può avvertire un leggero fastidio curabile con i farmaci prescritti dal medico.
Il paziente dovrà indossare una fascia elastica per due settimane e potrà riprendere le normali attività quotidiane dopo qualche giorno, mentre la ripresa dell’attività fisica va valutata con il chirurgo. La cicatrice, inoltre, deve essere coperta dall’esposizione al sole.
La liposuzione nel trattamento delle tendinopatie degenerative
Le tendinopatie sono delle lesioni da sovraccarico dei tendini, molto comuni negli sportivi, che possono diventare degenerative con il tempo. Più i tendini subiscono lesioni e minore è la loro capacità di guarire e tornare alla loro struttura originaria. I tendini, infatti, sono poco vascolarizzati e non sono in grado di riassorbire tutti i microtraumi che subiscono.
Così, molto spesso i pazienti devono far ricorso alla medicina rigenerativa per ripristinare o migliorare la tendinopatia, oltre che l’impiego del plasma ricco di piastrine (PRP), con le cellule mesenchimali.
Queste ultime sono cellule staminali adulte, immature e indifferenziate che, una volta iniettate nel tessuto, si differenziano in cellule dello stesso tipo del tessuto cui vengono associate. In questo modo consentono l’autorigenerazione.
In quale momento entra in gioco la liposuzione? Le cellule mesenchimali sono presenti in particolare nel tessuto adiposo sottocutaneo, e per estrarle si effettua quindi una liposuzione nella zona addominale o dei glutei.
Il tessuto adiposo estratto, attraverso l’apposita cannula per la liposuzione, viene lavato e filtrato per eliminare le parti inutili e successivamente, attraverso una guida ecografica, infiltrato nel tendine da riparare.
Il trattamento con le cellule mesenchimali ricavate dalla liposuzione del tessuto adiposo è una tecnica sicura, che dà un rapido miglioramento sia nel ripristino della funzione del tendine che nel lenire il dolore della tendinopatia.