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Sabrina Salerno, la medicina estetica ci aiuta ad accettare il tempo che passa con dolcezza

Sabrina Salerno, la medicina estetica ci aiuta ad accettare il tempo che passa con dolcezza

Se usata con equilibrio e criterio la medicina estetica è un’ottima alleata per accompagnarci nel percorso della nostra vita.

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Icona sexy della musica pop italiana, Sabrina Salerno è salita alla ribalta negli anni ’80 con il successo mondiale Boys (Summertime Love), conquistando il panorama musicale internazionale.

Protagonista del mondo della televisione e della recitazione, Sabrina, nel corso della sua carriera ha ottenuto, e continua a ottenere, grandi riconoscimenti, anche in Francia dove ha consolidato la sua popolarità.

Cultrice di una vita sana, s’impegna costantemente a promuovere l’importanza della prevenzione e della cura per sé stessi.

1 Nonostante i molti impegni, come riesci a mantenerti in forma?

Diciamo che seguo una routine di salute, ovviamente più il tempo passa e più è indispensabile avere degli accorgimenti, in primis nell’alimentazione, e poi è molto importante allenarsi e fare sport. In questo modo possiamo andare incontro al tempo con dolcezza, ma allo stesso tempo con fermezza, e per farlo bisogna allenarsi.

Passati i quarant’anni le donne devono fare i pesi, non ci sono storie, per prevenire il cedimento è importantissimo aumentare la massa muscolare.

2 Qual è il tuo rapporto con il cibo?

La salute va mantenuta con l’alimentazione a tavola, ma senza troppe privazioni, io non mi privo di tutto, però è importante non esagerare. Mi ritengo molto fortunata perché non sono una golosa, i dolci non mi attraggono, però in compenso mi piace lo champagne, il prosecco, il lambrusco, l’amarone... quindi anch’io rinuncio a qualcosa, nel senso che uno o due giorni a settimana mi prendo i miei bonus e poi gli altri giorni sto a regime, bevo acqua.

C’è anche da dire che è soggettivo, dipende molto dal fisico, ognuno di noi ha il suo percorso da fare e il mio è sempre stato quello di cercare di capire quello che mangio. Ho sempre avuto questa sensibilità, sin da piccola la mia alimentazione è stata orientata verso la frutta e la verdura, non ho mai mangiato pesce in mia vita perché non riesco a sopportarne nemmeno l’odore, ho mangiato sempre pochissimi formaggi, pochissima carne e adesso sto cercando di, non dico eliminarla totalmente, perché al momento non ci sono riuscita, però cerco di sostituirla mangiando moltissimo tofu e anche seitan, che adoro tra l’altro. A mio marito non piace, neanche a mio figlio, ma a me piace moltissimo, lo preparo con il limone e il pomodoro.

La buona salute l’ottieni curando l’alimentazione e la forma fisica, facendo controlli e assumendo degli integratori, io ad esempio uso la vitamina C e l’acido ialuronico.
Ovviamente dipende dallo stile di vita di ognuno, però io sono sempre stata molto attenta e coscienziosa in questo, quello che mangio per me è fondamentale. Noi siamo quello che mangiamo, sembra una frase fatta ma non lo è.

3 Come riesci a conciliare il benessere fisico con quello mentale?

Gli allenamenti, ed è provato scientificamente, aiutano ad aumentare la serotonina e ad attivare una serie di meccanismi che ci aiutano ad affrontare quello che è il nostro nemico numero uno: lo stress.
Purtroppo tutti noi, chi più, chi meno, siamo costretti a confrontarci con lo stress e con l’ansia; viviamo in una società schizofrenica, ormai siamo diventati schizofrenici, abbiamo una tale velocità di pensiero...pensiamo dieci cose contemporaneamente, e magari ne facciamo tre nello stesso momento. Questa frenesia ci causa un fortissimo tasso di stress, rendendoci sempre più soggetti a infiammazioni, accelerando così il processo di invecchiamento.

Al giorno d’oggi, fortunatamente, ci sono moltissimi metodi per contrastarlo, dallo sport allo yoga, dalla meditazione alla corretta respirazione.

Personalmente, non sono incline a queste attività, non le pratico perché non riesco a rilassarmi, non ci sono mai riuscita, però grazie alla palestra, agli allenamenti che svolgo tre volte alla settimana (quando non sono in tournée), riesco a scaricare e a staccare un pochino la spina dai pensieri quotidiani.

4 Cosa ne pensi dei trattamenti di medicina estetica?

Proprio in questo periodo sto scrivendo un programma televisivo incentrato sulla medicina estetica perché, a mio parere, se usata con equilibrio e criterio, è un’ottima alleata per accompagnarci nel percorso della nostra vita.

La medicina estetica in realtà ha un impatto molto più profondo di quanto si pensi comunemente. Tutti credono, impropriamente, che le donne vi ricorrano solo perché non vogliono invecchiare, ma in realtà oltre ad aiutarci a sentirci belle, ci permette di accettare il tempo che passa con dolcezza.
Io devo piacere prima di tutto a me stessa! Quando scelgo un vestito, ad esempio, deve piacere a me, non m’importa di quello che dicono gli altri, dovremmo sempre fare le cose per noi stessi e non per gli altri, questo è un messaggio molto importante che voglio dare.

Avere un aspetto più fresco e rilassato mi fa stare bene, se io sto bene con me stessa va da sé che sto meglio anche in mezzo agli altri. Inoltre, non dobbiamo dimenticarci che ci sono molte persone che ricorrono alla medicina estetica perché magari hanno avuto gravi problemi di salute, come la paralisi di Bell, o ad esempio chi ha dovuto fare la chemioterapia, e che grazie alle punture di acido ialuronico o al botulino hanno riacquistato un aspetto gradevole.

La medicina estetica ha un significato molto più profondo: pensiamo solo a che differenza può fare un filler al naso per correggere una piccola gobbetta, evitando così interventi chirurgici più invasivi. Quindi, sfatiamo il mito che alla medicina estetica si approcciano solo donne che vogliono sembrare più belle, in realtà ridà il sorriso a tante persone che hanno fatto dei percorsi di salute faticosi e difficili!

5 Tu hai un figlio maschio, come riesci a trasmettergli il valore del rispetto reciproco?

Mi sono sempre impegnata per trasmettere questo valore a mio figlio, sin da quando era piccolo. 

Penso che il rispetto primario debba essere rivolto innanzitutto a sé stessi, perché solo in questo modo puoi rispettare tutto ciò che ti circonda, dagli animali all’ambiente. Trovo preoccupante osservare molti giovani che si fanno del male attraverso scelte autodistruttive, come bere e fumare, questo significa non amarsi, non rispettarsi.
Se tu rispetti te stesso, se tu ti ami, riesci ad amare anche gli altri!

Questa è una società in cui i ragazzi sono un po’ disumanizzati, e i social non hanno certo contribuito ad aiutarli. Hanno meno rapporti interpersonali perché tutto è più fruibile, sui social si dicono “ti amo, ti voglio bene” con un sms che lascia il tempo che trova, e poi, dopo 24 ore si dicono “ti odio, non me ne frega niente di te”, è diventato tutto molto facile, come bere un bicchier d’acqua. E quindi il valore forte del sentimento, di vedere una persona, dell’incontro, certe aspettative si sono un po’ distrutte con l’avvento della tecnologia.
Non voglio addossare tutta la colpa ai social media, è la tecnologia nel suo complesso che ci ha portati a essere meno umani.

Io ho un figlio un po’ particolare, pratica boxe ed è iscritto all’Università dove studia Economia e Studi Internazionali in lingua inglese, è un ragazzo che si dà molto da fare, ed è molto strutturato. Ha tantissime passioni, dalla politica alla storia, avendo una formazione classica è molto severo con sé stesso, quindi per il momento nella sua vita c’è solo spazio per lo studio e per la boxe.
È un ragazzo molto costante, che non molla mai, ha un profondo senso del sacrificio, ed è anche molto attento alla sua alimentazione che è iper curata.

6 I social sono utili per chi svolge una professione artistica come la tua? Li usi?

I social sono un’invenzione meravigliosa, sono un biglietto da visita per gli artisti. Ho capito tardi come utilizzarli, ma sono molto fiera di come li utilizzo anche perché ho raggiunto 1.3 milioni di followers senza acquistarne nemmeno uno, non ho mai adottato questa politica perché sapevo che acquistare scatole vuote non avrebbe portato a niente.

Ovviamente l’utilizzo dei social va fatto, come tutte le cose, con criterio e intelligenza. In questo senso, la presenza degli haters mi sfiora. Non ne ho molti, solo una minima percentuale di individui che mi dedicano ossessivamente alcuni commenti negativi. In fondo, ritengo che gli haters siano i nostri più grandi estimatori perché il loro odio spesso deriva dalla mancanza di ciò che tu possiedi.
Trovo che odiare sia molto più impegnativo che amare, fortunatamente la mia struttura intellettuale mi consente di gioire dei successi degli altri e di ignorare chi non merita la mia stima.

7 Recentemente ti abbiamo vista alla conduzione del Gialappa Show, dove hai dimostrando una forte vena comica. È importante vivere con leggerezza?

Le cose vanno prese con ironia. Purtrop- po sono una persona piuttosto ansiosa quindi non riesco ad affrontare le cose con leggerezza, ma ho imparato a gestire bene la situazione.

Sono una maniaca del controllo perciò, quando devo approcciarmi a nuove situazioni vado in ansia perché vorrei poter controllare tutto autonomamente, ma per fortuna è una tensione che riesco a superare velocemente. Questi sono tempi difficili per tutti, e a qualsiasi livello, perché viviamo in una società che ti divora, in cui è difficile staccare con la mente e prendere le distanze, anche se a un certo punto lo devi necessariamente fare.

Quindi è importantissimo avere quell’ironia che ti fa vedere le cose con più leggerezza. Il problema è che spesso non ci riusciamo perché non siamo capaci di dare il giusto valore alle cose. Per affrontare la vita dobbiamo avere delle difese naturali, mentali e fisiche, notevoli!

8 Progetti futuri?

Al momento non posso dire niente, sono in piena trattativa per un 2024 full, che mi occuperà totalmente.

9 Che consiglio daresti alle donne rispetto alla tema della prevenzione?

La prevenzione è fondamentale, è amore per sé stessi, io infatti faccio la mammografia ogni anno. Nella vita le sfide possono accadere, ma la prevenzione e la perseveranza sono imprescindibili.

Oggi, fortunatamente, la medicina avanza sempre di più, ma le donne che devono affrontare percorsi di salute complessi vivono una condizione faticosissima, sia mentalmente, sia fisicamente. Dobbiamo imparare a prenderci i nostri spazi, superando il senso di colpa che spesso affligge noi donne. Siamo sempre di corsa, e ci sentiamo in colpa se non riusciamo a fare tutto, e in una certa maniera. Mettiamo in primis la famiglia, i nostri figli e così scattano questi maledettissimi sensi di colpa che talvolta ci portano a trascurarci, magari facendoci rinunciare alla mammografia o rimandandola all’anno successivo, ma è importante capire che per occuparci degli altri dobbiamo prima di tutto occuparci di noi stesse.

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