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La prevenzione del melanoma: salvati la pelle

La prevenzione del melanoma: salvati la pelle

Sottoporsi regolarmente allo screening dermatologico è fondamentale per prevenire o diagnosticare precocemente il melanoma e/o altri tumori della pelle.

Dott.ssa Lara Brandolisio

Siamo tutti ormai informati sull'importanza della diagnosi precoce, grazie alla quale riusciamo oggi ad intervenire in tempi utili su alcune patologie prima incurabili. 
 

Qual è il valore della prevenzione in campo dermatologico?

L'incidenza del melanoma e dei tumori non melanocitici (carcinoma basocellulare, spinocellulare, ecc) è in aumento in tutto il mondo e la diagnosi precoce svolge un ruolo importante nel migliorare i tassi di guarigione. La diagnosi precoce più importante in dermatologia è quella del melanoma, tumore della pelle che se individuato in tempo si può curare con una semplice asportazione chirurgica.
Se, invece, viene diagnosticato tardivamente richiede interventi chirurgici impegnativi, esami diagnostici e cure più invasivi in quanto può rappresentare un rischio per la vita.

La visita dermatologica è una visita semplice per il paziente, non richiede preparazione, è indolore e permette di individuare il melanoma nel suo stadio iniziale quando ancora non è in grado di dare metastasi. La visita però deve essere condotta in modo corretto, con il paziente spogliato quasi completamente ed eseguita con il dermatoscopio.


Il videodermatocopio è uno strumento usato per eseguire la mappatura dei nei. Come funziona?

Per pazienti con numerosi nevi o considerati a rischio è consigliabile utilizzare durante la visita anche il videodermatoscopio (foto 2-3). La visita prevede l'esecuzione di foto (mappatura) prima delle varie aree del corpo e poi, in dettaglio, di ciascun nevo considerato a rischio, ingrandito in modalità dermoscopica (di 20 volte o più). In questo modo è possibile vedere degli aspetti speciali dei nei che a occhio nudo non si evidenziano.


Con che frequenza è bene ripetere l'indagine?

Lo screening dermatologico va fatto a partire dalla pubertà e ripetuto ogni anno o ogni due anni a discrezione del dermatologo. I pazienti che hanno avuto un melanoma in situ (superficiale) devono effettuare la visita ogni 6 mesi per i primi anni dalla diagnosi.



 

A chi è consigliata?

A tutti, e in particolare ai pazienti considerati a rischio: chi ha già avuto un melanoma, chi ha familiari di primo grado con diagnosi di melanoma, persone con molti nei oppure con storia di scottature solari importanti, soprattutto in età pediatrica.


In gravidanza generalmente si tendono a osservare delle alterazioni nella struttura dei nei. C'è da preoccuparsi? Qual è il momento adatto per sottoporsi a degli accertamenti?

La gravidanza induce delle alterazioni nella pigmentazione cutanea e nei nei. Spesso, queste alterazioni sono normali e tendono a regredire dopo il parto, ma è consigliabile far valutare al dermatologo la comparsa di nuovi nei o la modificazione dei nei preesistenti in quanto il melanoma può insorgere anche in questo periodo della vita. Per evitare diagnosi tardive che richiederebbero delle asportazioni durante la gestazione è consigliabile effettuare la visita in periodo preconcezionale.

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