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Artrosi del ginocchio: la protesi moderna in artroscopia in assenza di taglio chirurgico a conservazione anatomica

Artrosi del ginocchio: la protesi moderna in artroscopia in assenza di taglio chirurgico a conservazione anatomica

Le protesi Hemicap permettono una ripresa più rapida dopo l’intervento in artroscopia.

La gonartrosi, o artrosi del ginocchio, è una malattia degenerativa caratterizzata dalla progressiva usura della cartilagine articolare che riveste le superfici delle ossa e che permette il loro scorrimento.
 

Dottore, esistono diverse tipologie di gonartrosi?

Sì, si definisce “primitiva” quando compare dopo i 55 anni di età, “secondaria” quando è conseguente a varie patologie, come deformazioni articolari o conseguenze post-traumatiche, infettive o reumatiche.
 

Quali sono i principali sintomi?

Dolore durante la deambulazione, soprattutto nel salire o scendere le scale. La diagnosi viene eseguita con una semplice radiografia ed approfondita con esame TAC o risonanza magnetica.
 

Qual è la terapia da seguire?

In fase iniziale si somministrano anti-infiammatori, in particolar modo condroprotettori ad azione antalgica e con processo di protezione della cartilagine. 

Nei pazienti in sovrappeso è di fondamentale importanza il calo ponderale. Nei casi dove vi sono già sintomi maggiori di dolore, con iniziale fissurazioni cartilaginee, può essere indicata la terapia infiltrativa con acido ialuronico o PRP. 
Nel primo caso si inietta all’interno del ginocchio acido ialuronico che permette di ristabilire la normale quantità dello stesso nell’articolazione artrosica, migliorandone il movimento e la funzionalità.

L’infiltrazione con PRP (plasma arricchito di piastrine) apporta all’articolazione fattori di crescita e mediatori in grado di migliorare l’ambiente articolare e di favorire la rigenerazione tessutale. Le protesi Hemicap permettono una ripresa più rapida dopo l’intervento in artroscopia. 
 

In quali casi invece occorre ricorrere alla protesi?

L’intervento di protesi di ginocchio è indicato lì dove il trattamento farmacologico o fisioterapico non è più sufficiente a stabilire un quadro di vita ottimale, dove l’articolarità risulta deformata portando il paziente ad un arresto della deambulazione o a dolore continuo anche a riposo.
 

In cosa consiste l’intervento?

I tessuti cartilagineo e quello osseo immediatamente sottostante vengono rivestiti con componenti in plastica e metallo. Tradizionalmente era possibile eseguire soltanto l’intervento di artroprotesi totale in cui i tre compartimenti (femoro-tibiale mediale e laterale e femoro-rotuleo) venivano protesizzati. Tuttavia frequentemente l’artrosi interessa prevalentemente solo uno dei tre compartimenti, pertanto sono state sviluppate tecniche chirurgiche che prevedono la protesizzazione isolata del compartimento coinvolto.
 

Come decide la protesi da impiantare?

Valutando attentamente ogni singolo caso a seconda della gravità, in maniera che l’intervento chirurgico risulti meno invasivo e risolutivo nel minor tempo possibile.

Quali sono i diversi tipi di protesi?

La protesi totale, formata da componenti di metallo che sostituiscono i condili femorali ed il piatto tibiale, ed uno spessore in polietilene interposto tra queste per favorirne lo scorrimento. Quella monocompartimentale, invece, viene utilizzata nel caso un solo compartimento articolare mediale o laterale sia usurato: si tratta quindi di un intervento meno invasivo rispetto alla protesi totale con un recupero più rapido nel post-operatorio. In quest’ultimo caso impiego le protesi Hemicap, arthrosurface, dove solo la componente metallica riveste la parte di condilo artrosica o osteocondrosica.
 

Come esegue l’intervento con protesi Hemicap?

In artroscopia, che sta registrando risultati eccellenti poiché c’è un risparmio totale delle componenti ossee ed un ripristino immediato dell’articolazione e della funzionalità del ginocchio, con ritorno ad una vita regolare pressoché immediata.
 

Quali sono i vantaggi?

Sono molteplici, come la conservazione anatomica totale del ginocchio, l’assenza di incisione chirurgica (circa 2/3 cm), il dolore ed il rigonfiamento sono meno traumatici, il recupero è molto più rapido, con deambulazione nelle 24 ore successive l’intervento, ed il ritorno ad una vita regolare in 2/3 settimane.
 

Quanto durano queste protesi?

Le mini protesi Hemicap possono durare dai 25 ai 30 anni, anche se la durata è soggettiva e dipende dal paziente e dalle condizioni di sclerosi e usura periprotesiche.

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