Biorivitalizzazione: il segreto per avere una pelle perfetta
Restituire alla pelle la sua vitalità e turgore è possibile grazie a iniezioni di acido ialuronico libero, cioè non cross-linkato.
Le caratteristiche di una “bella pelle” con il passare del tempo si perdono progressivamente e gli inestetismi che ne conseguono sono la disidratazione, le rughe, la lassità cutanea e le macchie. Tutte queste alterazioni dipendono in parte dalle caratteristiche genetiche di ognuno di noi, ma soprattutto sono la conseguenza del nostro stile di vita: fumo ed esposizione solare sono senz’altro gli elementi più dannosi per la nostra pelle, a cui poi si associano altri fattori esterni, tra cui le abitudini alimentari.
Cos’è la biorivitalizzazione?
Con il termine “biorivitalizzazione o biostimolazione cutanea” si intende quell’insieme di trattamenti medico-estetici in grado di migliorare la tonicità, la compattezza, la luminosità, l’elasticità e l’idratazione della pelle per restituirle vitalità e turgore.
In cosa consiste il trattamento?
Vengono eseguite piccole iniezioni nel derma di prodotti a base di acido ialuronico, talvolta associato ad aminoacidi, complessi vitaminici, antiossidanti, ecc. con lo scopo di trattenere molecole d’acqua che favoriscono l’idratazione del tessuto e stimolare o mantenere l’attività dei fibroblasti, che sono le cellule che producono collagene, elastina e acido ialuronico. La biorivitalizzazione ha dunque una funzione curativa per la nostra pelle, che si traduce poi gradualmente anche in un miglioramento estetico in modo molto naturale. I prodotti che oggi abbiamo a disposizione sono molti e molto efficaci e ognuno ha il suo protocollo di lavoro. La scelta del materiale più idoneo al singolo caso va fatta dopo un’attenta valutazione clinica del paziente.
Quali parti del corpo possono essere trattate con questa tecnica?
I trattamenti di biorivitalizzazione sono utili non solo per la cute del volto, ma anche per altre sedi come collo, decolleté e mani, dove spesso i segni dell’invecchiamento sono visibili e di difficile trattamento, ma anche braccia, interno coscia e pancia, in associazione con altre metodiche.
A partire da quale età è consigliato questo trattamento?
I trattamenti possono essere eseguiti fino dalla più giovane età, quando la biorivitalizzazione ha una funzione di mantenimento dell’attività cellulare e dunque previene la formazione di inestetismi, ma risulta efficace anche nelle età più mature.
Qual è il numero di sedute consigliate?
Il numero varia mediamente da 2 a 6, a seconda del prodotto impiegato, nell’arco di 2-3 mesi effettuando 1 o 2 cicli all’anno, in relazione alle caratteristiche della pelle.
Si può fare ricorso anche al filler?
La biorivitalizzazione non esclude assolutamente la possibilità di fare altri trattamenti, tra cui i filler, che talvolta si possono rendere necessari per correggere inestetismi più significativi, come rughe evidenti o perdite di volumi del volto. In questi casi, eseguire una corretta biostimolazione è molto utile per ottimizzare il risultato dei trattamenti con filler e prolungarne l’efficacia.
Che differenza c’è tra acido ialuronico “biorivitalizzante” e quello “filler”?
In un prodotto a base di acido ialuronico “filler” le molecole dell’acido vengono legate con un processo chimico chiamato “cross-linking”, che fa in modo che il prodotto rimanga alcuni mesi dove viene iniettato, mentre il biorivitalizzante si riassorbe in pochi giorni, ma richiama acqua e stimola l’attività dei fibroblasti.
Elisa Facci
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