Come curare la lassità cutanea
Capiamo le cause della perdita di elasticità e le migliori soluzioni per rassodare la pelle.
La lassità cutanea è un inestetismo che colpisce uomini e donne, soprattutto con l’avanzare dell’età. Si manifesta con la perdita di tonicità e compattezza della pelle, spesso visibile in zone come braccia, addome, interno coscia, glutei e viso.
Ma da cosa dipende, e soprattutto: è possibile intervenire in modo efficace?
Indice
1 Cos’è la lassità cutanea e perché si manifesta
La lassità cutanea è una condizione caratterizzata dalla perdita progressiva di tonicità ed elasticità della pelle, che si traduce visivamente in un aspetto rilassato, cadente o flaccido. Questo processo è spesso fisiologico e correlato all’età, ma può essere accelerato da numerosi fattori ambientali, ormonali e comportamentali.
Il ruolo di collagene ed elastina
La struttura e la compattezza della pelle dipendono principalmente da due proteine fondamentali presenti nel derma, lo strato intermedio della cute:
- Collagene: rappresenta circa il 70-80% della matrice dermica e agisce come impalcatura, donando resistenza e compattezza.
- Elastina: è una proteina elastica che consente alla pelle di tornare alla forma originaria dopo essere stata stirata o compressa.
Con l’invecchiamento fisiologico, a partire già dai 25-30 anni, si assiste a una graduale riduzione della sintesi di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti, accompagnata da una frammentazione delle fibre esistenti.
La pelle diventa più sottile, meno tonica, e inizia a cedere sotto l’effetto della gravità.
I meccanismi alla base della lassità
La lassità cutanea non dipende solo da un semplice rilassamento superficiale, ma coinvolge diversi livelli anatomici:
- Derma: degenerazione della matrice extracellulare
- Ipoderma (grasso sottocutaneo): ridistribuzione o atrofia del tessuto adiposo
- Strutture muscolari: perdita di tono muscolare, soprattutto a livello di viso, addome, glutei e arti
- Legamenti e fasce profonde: cedimento delle strutture di sostegno
In altre parole, la pelle cede non solo perché è meno elastica, ma anche perché le strutture che la tengono in tensione perdono la loro capacità di supporto.
Fattori che accelerano la comparsa della lassità
Oltre al normale invecchiamento, numerosi fattori possono anticipare o aggravare la perdita di tono cutaneo:
- Eccessiva esposizione solare (fotoinvecchiamento): i raggi UV danneggiano il DNA dei fibroblasti e degradano direttamente il collagene.
- Fumo di sigaretta: aumenta lo stress ossidativo e riduce l’ossigenazione dei tessuti.
- Dimagrimenti rapidi o importanti: la pelle non ha il tempo necessario per riadattarsi, lasciando un eccesso di tessuto flaccido.
- Gravidanza: l’estensione e il successivo rilassamento dell’addome possono alterare l’architettura cutanea.
- Carenze nutrizionali: una dieta povera di proteine, vitamine e antiossidanti può compromettere la sintesi del collagene.
- Sedentarietà: la mancanza di tono muscolare accentua la lassità, soprattutto a livello di arti inferiori e glutei.
2 Le aree del corpo più colpite
Le zone più soggette a cedimenti cutanei sono:
- Braccia (particolarmente l’interno)
- Addome, soprattutto dopo una gravidanza o un dimagrimento importante
- Interno coscia
- Glutei e fianchi
- Contorno viso e collo
3 Cause principali della pelle flaccida
Oltre all’età, esistono altri fattori che contribuiscono alla lassità cutanea:
- Dimagrimenti rapidi e significativi
- Gravidanza
- Esposizione prolungata al sole
- Fumo, alcol e alimentazione squilibrata
- Sedentarietà e scarso tono muscolare
4 Come prevenire la pelle flaccida
La prevenzione inizia con uno stile di vita sano: idratazione, alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e protezione dai raggi UV sono essenziali per mantenere una pelle più tonica e compatta.
L’uso di cosmetici con acido ialuronico, peptidi e antiossidanti può supportare la pelle, ma nei casi di lassità più marcata servono trattamenti mirati.
5 Trattamenti per rassodare la pelle: cosa funziona davvero
Oggi esistono diverse soluzioni non invasive per rassodare la pelle flaccida in modo sicuro ed efficace.
Radiofrequenza estetica
È una delle metodiche più utilizzate: attraverso onde elettromagnetiche che generano calore, la radiofrequenza stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene.
Effetto immediato di contrazione del collagene.
Effetto progressivo di rigenerazione tissutale.
Biorivitalizzazione e Profhilo
La biorivitalizzazione consiste in micro-iniezioni sottocutanee di sostanze attive (come acido ialuronico, aminoacidi e vitamine) che stimolano la rigenerazione cellulare e migliorano l’elasticità cutanea.
Il trattamento Profhilo, in particolare, è molto richiesto per il viso grazie alla sua capacità di idratare profondamente e rassodare.
Cellule mesenchimali autologhe (CMA)
Una soluzione avanzata e rigenerativa che sfrutta le cellule staminali prelevate dal paziente stesso. Reiniettate nella zona da trattare, favoriscono la formazione di nuovi fibroblasti e migliorano la struttura del derma in profondità.
6 Alimentazione, stile di vita e integratori
Nel trattamento della lassità cutanea, l’uso di integratori naturali può rappresentare un valido supporto, soprattutto in abbinamento a uno stile di vita sano e a trattamenti estetici mirati.
È importante chiarire che gli integratori non sono soluzioni miracolose, ma possono contribuire in modo efficace al mantenimento della compattezza e dell’elasticità cutanea, favorendo la produzione endogena di collagene, elastina e acido ialuronico.
I principi attivi più efficaci sono:
- Collagene idrolizzato
- Vitamina C
- Acido ialuronico
- Zinco
- Silicio organico
- Coenzina Q10
- Omega 3.
7 Quando rivolgersi a uno specialista
Se la pelle ha perso tono in modo visibile e persistente, è utile rivolgersi a un medico estetico o a un chirurgo plastico per valutare il trattamento più adatto.
La personalizzazione è fondamentale per scegliere la soluzione più efficace in base alla zona e alla gravità della lassità.