Dieta per la fertilità: gli alimenti che aiutano concepimento e gravidanza

1 Cos’è e cosa non è una dieta per la fertilità

Seguire dei consigli alimentari per la fertilità non significa avere una dieta punitiva e restrittiva, anzi. Si tratta di avere un’alimentazione molto più varia, bilanciata, sostenibile e che gratifichi corpo, mente e anima. 

Tutte le giovani coppie interessate a diventare genitori dovrebbero intraprendere un percorso per capire come scegliere gli ingredienti più adeguati e come combinarli per il bene della loro salute riproduttiva e come evitare le abitudini che ostacolano la fertilità. 

Avere uno stile alimentare sano non significa necessariamente seguire una dieta per migliorare la fertilità. Un’alimentazione che miri al concepimento, infatti, deve includere cibi ricchi di specifici nutrienti necessari per la riproduzione, l’equilibrio ormonale, lo sviluppo fetale, la salute degli ovociti e degli spermatozoi.

2 Quali sono gli effetti di una dieta per la fertilità

Per prima cosa, seguire un’alimentazione corretta permette al corpo di rimanere in forma. Sia il sovrappeso e l’obesità che l’eccessiva magrezza sono considerati fattori di rischio e possono rappresentare degli ostacoli per il concepimento. 

In aggiunta, attraverso la dieta è possibile ridurre lo stato infiammatorio del corpo, migliorando la qualità del liquido seminale nell’uomo e del fluido follicolare nella donna, ovvero gli ambienti dove maturano i gameti (spermatozoi e ovociti). 

Per farlo è bene avere un occhio di riguardo alla salute del fegato. Attraverso la sua detossificazione garantiamo che il suo funzionamento sia ottimale nel rimuovere eventuali batteri patogeni, tossine e radicali liberi che potrebbero ostacolare la fertilità. 

Un altro organo fondamentale è l’intestino. Il corretto funzionamento intestinale garantisce l’assorbimento di tutti i nutrienti indispensabili per il mantenimento della salute riproduttiva e di tutte le funzioni corporee.
Inoltre, l’intestino è la sede principale del sistema immunitario che, se alterato, aumenta l’infiammazione sistemica e aumenta la probabilità di aborti durante un percorso di fecondazione in vitro. 

Infine, grazie a dei consigli alimentari specifici è possibile bilanciare la risposta glicemica e insulinemica successiva ai pasti e quindi migliorare il quadro infiammatorio, metabolico e ormonale del corpo, che sono intimamente collegati.

3 I cibi che aiutano la fertilità

Esistono degli alimenti e nutrienti specifici in grado di favorire l’equilibrio ormonale e l’eliminazione di tossine negative per l’organismo. Tra di essi troviamo:

• Uova, per il contenuto di colina, proteine, vitamine B12, E, zinco e grassi buoni. Sono il super-food della fertilità
• Avocado, mandorle e anacardi, per il loro quantitativo di acidi grassi monoinsaturi, potassio, vitamina E, importanti nelle prime fasi di gravidanza
• Acidi grassi omega 3, per il ruolo antinfiammatorio e di regolazione ormonale. Possiamo trovarli in: salmone selvaggio, ostriche, semi oleosi, pesce grasso, frutta secca
• Verdure a foglia verde (cavoli, spinaci, bietole) per il loro contenuto di fibre e nutrienti prenatali come acido folico, magnesio, ferro, calcio
• Polline d’api e pappa reale, per sostenere la funzione ovarica
• Spezie come la curcuma e la cannella, per l’azione antinfiammatoria e di stabilizzazione della glicemia
• Bacche, lamponi, mirtilli e melagrana, per il quantitativo di vitamine e antiossidanti naturali

4 I cibi che ostacolano la fertilità

Come ci sono alimenti che supportano la fertilità sia maschile che femminile, ce ne sono altri che la ostacolano. In particolare:

• Alimenti di origine non biologica: pesticidi, antibiotici e residui tossici agiscono da interferenti endocrini, ovvero influiscono sugli ormoni ostacolando il normale ciclo riproduttivo. 
• Alcol, caffeina, bibite gassate 
• Carboidrati raffinati (pasta, pane, riso bianchi) e zuccheri semplici
• Cibi lavorati, altamente processati, ricchi di oli vegetali dannosi per le membrane cellulari
• Grandi pesci come pesce spada, merluzzo, tonno che contengono elevati livelli mercurio e inquinanti ambientali
• Cibi a ridotto contenuto di grassi “light”, perché risultano impoveriti di nutrienti fondamentali a favore di zuccheri per renderli palatabili