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Insalata in busta: allarme Listeria

Insalata in busta: allarme Listeria

Ritirati lotti di insalata in busta di 19 marchi. Scopri quali sono e i rischi correlati con la Dott.ssa Margherita Cendon.

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Il Ministero della Salute ha comunicato il ritiro di alcuni lotti di insalata in busta, nello specifico di tipo iceberg, perché a rischio contaminazione Listeria. I marchi interessati sono ben 19 e resi pubblici nel portale ufficiale del Ministero

1 Cos’è la Listeria?

“La listeria - ci spiega la dott.ssa Cendon - è un batterio che può proliferare in situazioni in cui c’è un terreno fertile per la contaminazione, ad esempio dove c’è umidità.”

Infatti, la Listeria monocytogenes è un batterio Gram-positivo mobile e ubiquitario che, proprio per questa sua natura, può proliferare sia sul terreno, sull’acqua che sulla vegetazione causando, attraverso l’ingerimento di cibi contaminati, un’infezione nota come listeriosi.

2 L’insalata in busta va lavata?

“Le buste dell’insalata sono prelavate, e quindi bagnaticce. Se si verifica un inceppo nei vari passaggi, dalla coltivazione all’imbustamento, e il batterio trova uno stato a lui favorevole questo inizia a proliferare e a propagarsi. 

In genere l’insalata in busta non va lavata, a meno che non sia indicato, ma è sempre bene controllarla visivamente. Se notiamo qualcosa di strano è bene non consumarla”.

3 Quali sono i rischi se si ingerisce dell’insalata contaminata?

A preoccupare è la listeriosi, l’infezione causata dal batterio listeria, che si presenta con dei sintomi, tipici di una gastroenterite.

“Generalmente dà i classici sintomi da intossicazione alimentare quindi un po’ di nausea, vomito, dissenteria, ma in alcuni soggetti può provocare dei problemi molto più gravi” prosegue la dott.ssa Cendon. 

La listeriosi, infatti, può causare anche meningiti, encefaliti e setticemie, e ad essere più a rischio sono gli immunodepressi, gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza. 

4 Cosa fare se si mangia l’insalata in busta contaminata?

“In presenza di sintomi da Listeria- conclude la dott.ssa Cendon - è fondamentale rivolgersi al medico di base. Se pensiamo di aver ingerito dell’insalata contaminata è bene riferire al medico l’accaduto per procedere alla cura, partendo dal mantenersi idratati. Nella maggior parte dei casi il problema si risolve con una scarica di dissenteria, quindi nulla di cui allarmarsi troppo”. 

È da sottolineare, inoltre, che questo batterio può interessare anche in altri cibi come i formaggi freschi e a pasta molle, carni crude o lavorate, e il pesce affumicato quindi per eliminare il batterio è necessario cuocere gli alimenti a una temperatura sopra i 65°C e, soprattutto, lavare sempre bene le mani e gli utensili da cucina. 

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