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Dieta mediterranea: è ancora un modello alimentare o è superata?

Dieta mediterranea: è ancora un modello alimentare o è superata?

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La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato alle tradizioni alimentari tpiche dei paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Ma attenzione! Non stiamo parlando del modo in cui purtroppo mangiamo oggi, bensì ci riferiamo alle abitudini di un tempo, quando gli alimenti tipici della dieta erano soprattutto prodotti di origine vegetale, disponibili in abbondanza, come frutta, verdura, legumi, cereali integrali, frutta a guscio e ovviamente lo straordinario olio extra vergine di oliva.

Gli alimenti di origine animale come uova, latticini magri, carni bianche e pesce erano invece presenti solo in modeste quantità. Una dieta che, associata allo stile di vita di un tempo, è stata così studiata ed apprezzata da essere addirittura inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.

1 Quali sono i punti di forza della dieta mediterranea?

I punti di forza della dieta mediterranea sono molteplici.
Il primo ad intuire la straordinarietà delle abitudini alimentari dei paesi mediterranei fu il fisiologo e biologo Ancel Keys, che nel 1954 avviò uno studio gigantesco con lo scopo di confrontare le abitudini alimentari di ben sette paesi (si spaziava dagli Stati Uniti fino a Italia e Grecia), e di valutarne benefici o effetti negativi sulla salute cardiovascolare.

I risultati furono illuminanti e assolutamente chiari, la dieta dei paesi mediterranei come Italia e Grecia portava a una riduzione evidente del rischio cardiovascolare. E oggi sappiamo il perché: innanzitutto questa è una dieta estremamente varia in cui prevale l’attenzione alla stagionalità e alla freschezza degli alimenti (gli alimenti freschi e di stagione contengono più sostanze nutritive rispetto a quelli conservati o fuori stagione!).
Non ci sono alimenti processati, confezionati o particolarmente grassi per cui possiamo considerarla una dieta a bassa densità calorica e, soprattutto, ricca di sostanze preziose come fibre, vitamine, antiossidanti e grassi insaturi (come quelli presenti nella frutta a guscio, nei semi, nell’olio di oliva e nel pesce).

2 La dieta mediterranea è ancora un modello alimentare?

Assolutamente sì, e la florida letteratura scientifica ce lo dimostra.

Gli studi infatti ci confermano che seguire davvero una dieta mediterranea permette di abbassare e tenere a bada i valori di:

  • trigliceridi
  • colesterolo totale ed LDL (alzando invece i valori del colesterolo “buono” ovvero le HDL)
  • pressione sistolica

e abbassa la possibilità di sviluppare patologie cardiovascolari. Si riduce il rischio di infarto, di ictus e la mortalità per qualunque causa. L’incidenza di tumori diminuisce così come l’incidenza di diabete e di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.

Ma non solo, uno studio interessante del 2008 ha paragonato i risultati ottenuti, in termini di calo di peso, attraverso una dieta mediterranea, una dieta a basso contenuto di carboidrati e una dieta a basso contenuto di grassi.

I risultati dello studio hanno dimostrato che nei primi 5 mesi di terapia, la dieta a basso contenuto di carboidrati permette un calo di peso più consistente rispetto a quella mediterranea, ma nel lungo termine le cose cambiano. Secondo lo studio infatti, con una dieta a basso contenuto di carboidrati si tende a recuperare alcuni dei chili persi, mentre ciò non succede con una dieta mediterranea. La differenza tra le due diete (presente nei primi 5 mesi) rispetto alla perdita di peso, va quindi ad annullarsi.

3 Come mai negli ultimi anni c’è stata la tendenza ad allontanarsi dal modello mediterraneo?

In effetti appare quanto mai bizzarro che siano proprio i paesi di tradizione mediterranea ad essersi allontanati nel corso degli anni da questa dieta, avvicinandosi ad uno stile alimentare più occidentale e meno salutare. Credo che l’informazione e la sensibilizzazione riguardo ai benefici della dieta mediterranea stia fortunatamente invertendo questa tendenza, sensibilizzandoci e riavvicinandoci gradualmente alle nostre tradizioni alimentari. Ciò non toglie che le “contaminazioni” salutari e il contributo arricchente di altre tradizioni, sono ovviamente ben accette. Una dieta mediterranea, ben bilanciata, con un apporto calorico corretto e stabilito in base agli obiettivi ponderali, associata ad attività fisica e in generale ad uno stile di vita sano, dunque, consente di ottenere buoni risultati e di mantenerli nel lungo termine.

A tal proposito è molto interessante come Ancel Keys, in un suo libro del 1975, descriveva brillantemente la dieta mediterranea del sud Italia, dicendo che per la prevenzione delle malattie cardiovascolari non ci può essere scelta migliore che quella di imitare la dieta della gente comune della Napoli degli anni 50’!

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