La sintomatologia e diagnosi dei fibromi all'utero
I leiomiomi sono in genere asintomatici, ma dipende dalla posizione, numero e dimensioni dei fibromi. Visita ginecologica ed ecografia confermano la diagnosi.
La maggior parte dei fibromi è asintomatica; non è raro, infatti, che siano scoperti per caso durante una visita ginecologica ma, nel 30% circa delle pazienti in particolare nelle donne che non hanno avuto gravidanze, sono presenti sintomi quali menorragie e dolore pelvico.
La presenza e il tipo di sintomatologia sono legati alla posizione del fibroma, al numero e alle dimensioni. Quando producono una compressione agli organi vicini (vescica, ureteri e intestino), possono manifestarsi con sintomi dell’organo compresso quali disturbi nell’urinare o stitichezza. In alcuni casi, le pazienti con miomi uterini possono presentare infertilità, aborti ricorrenti o parti prematuri.
La diagnosi dei miomi uterini
La diagnosi è clinica: la visita ginecologica è generalmente in grado di diagnosticare fibromi di medie e grandi dimensioni, con l’apprezzamento di un utero aumentato di dimensioni, spesso irregolare, mobile e non dolente.
La conferma è strumentale e l’ecografia è l’indagine di primo livello, seguita dall’isteroscopia e, in casi selezionati, dall’isterosalpingografia e dalla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). Le indagini consentiranno di definire con maggiori dettagli il numero, la localizzazione e le dimensioni dei fibromi, informazioni utili per decidere il successivo eventuale approccio terapeutico medico o chirurgico.
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