Le patologie oculari comprendono un’ampia gamma di disturbi che possono colpire diverse strutture dell’occhio, dal segmento anteriore alla retina, fino ai muscoli oculari.
Alcune malattie degli occhi possono causare disturbi visivi temporanei, mentre altre se non trattate, possono portare a una progressiva perdita della vista.
In questa guida vediamo le principali malattie oculari, i loro sintomi e le possibili cure, oltre ad alcuni consigli per preservare la salute degli occhi.
Indice
1 Elenco delle principali malattie degli occhi
L’occhio è un organo complesso e delicato, composto da diverse strutture che collaborano per garantire una visione chiara e nitida.
Qualsiasi alterazione a carico di queste componenti può compromettere la qualità della vista, causando sintomi che vanno dal semplice fastidio fanno alla perdita parziale o totale della funzione visiva.
Le malattie oculari possono derivare da molteplici cause tra cui:
- fattori genetici
- invecchiamento
- infezioni e infiammazioni
- disturbi metabolici e sistemici
- traumi e lesioni
Analizziamo le principali malattie degli occhi, suddivise in base alla struttura coinvolta.
Malattie del segmento anteriore dell’occhio
Congiuntivite: infiammazione della congiuntiva spesso causata da infezioni virali, batteriche o allergie.
Sindrome dell’occhio secco: alterazione della produzione o della qualità del film lacrimale, con sensazione di sabbia negli occhi.
Pterigio: crescita anomala della congiuntiva sulla cornea, frequente in chi è esposto a sole e vento.
Episclerite: infiammazione dello strato di tessuto tra congiuntiva e sclera.
Scelrite: infiammazione profonda e dolorosa della sclera spesso legata a patologie autoimmuni.
Uveite: infiammazione dell’uvea di origine infettiva o autoimmune.
Patologie della cornea
Cheratite: infiammazione della cornea che può essere infettiva (batterica, virale o fungina) o dovuta a traumi.
Cheratocono: malattia progressiva in cui la cornea si assottiglia e assume una forma conica causando un’alterazione della vista.
Distrofie corneali: malattie genetiche che causano un accumulo anomalo di sostanze nella cornea compromettendone la trasparenza.
Ulcera corneale: lesione profonda della cornea dovuta a infezioni o traumi che può portare a una cicatrizzazione e a una riduzione permanente della vista.
Leucoma corneale: opacizzazione della cornea causata da traumi, infezioni o infiammazioni croniche.
Patologie del segmento posteriore e della retina
Degenerazione maculare senile (DMS): Malattia che colpisce la macula, riducendo la visione centrale.
Retinopatia diabetica: complicanza del diabete che danneggia i vasi sanguigni della retina.
Distacco della retina: ergenza medica caratterizzata dalla separazione della retina dallo strato sottostante.
Foro maculare: piccola lacerazione della macula che può compromettere la visione centrale.
Retinite pigmentosa: malattia genetica degenerativa che porta a una progressiva perdita della visione periferica e, nei casi avanzati, alla cecità notturna e completa.
Malattie del nervo ottico e della pressione oculare
Glaucoma: aumento della pressione intraoculare che danneggia io nervo ottico e può portare a cecità
Neurite ottica: infiammazione del nervo ottico, spesso associata a sclerosi multipla o infezioni virali.
Patologie della palpebra e del sistema lacrimale
Orzaiolo e calazio: infiammazioni delle ghiandole palpebrali che causano gonfiore e dolore.
Blefarite: infiammazione cronica del bordo palpebrale, spesso legata a disfunzioni delle ghiandole di Meibomio.
Entropion ed ectropion: alterazioni della posizione delle palpebre che possono causare irritazione o esposizione della cornea.
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2 Malattie oculari che possono portare alla cecità
Alcune patologie oculari, se non diagnosticate e trattate tempestivamente, possono compromettere in modo irreversibile la funzione visiva, fino a provocare la carità totale o parziale:
- Glaucoma avanzato
- Retinopatia diabetica proliferante
- Degenerazione maculare avanzata
- Distacco della retina non trattato
- Retinite pigmentosa.
3 Sintomi oculari da non sottovalutare
Se si manifestano uno o più dei seguenti sintomi è consigliabile consultare un medico oculista:
- Sfarfallio visivo dopo un intervento alla cataratta o in caso di pressione oculare elevata
- Macchie nere improvvise nella vista che potrebbero indicare un distacco di retina o problemi circolatori
- Arrossamento degli occhi associato a problemi epatici segno di possibili disfunzioni sistemiche
- Dolore oculare persistente che può indicare un’infiammazione del segmento anteriore o un aumento della pressione intraoculare.
Complicanze oculari e patologie visive negli anziani
L’invecchiamento aumenta il rischio di sviluppare disturbi oculari. Tra le malattie degli occhi più frequenti negli anziani troviamo:
- Cataratta: opacizzazione del cristallino che porta a una visione offuscata.
- Presbiopia: difficoltà a mettere a fuoco a vicino a causa della perdita di elasticità del cristallino.
- Degenerazione maculare senile: problema progressivo che colpisce la visione centrale.
4 Pressione oculare elevata: cosa fare?
Un’elevata pressione intraoculare può essere un segnale precoce di glaucoma.
Oltre ai farmaci prescritti dall’oculista, alcuni esercizi per abbassare la pressione oculare possono aiutare, come tecniche di rilassamento, respirazione profonda e attività fisica regolare.
L'attività fisica aerobica migliora le prestazioni cardiovascolari e può contribuire ad abbassare la pressione intraoculare: quindi regolari passeggiate all'aperto, bicicletta o nuoto.
Si possono effettuare anche degli esercizi visivi come sbattere le palpebre ed eseguire piccoli massaggi per alleviare l'affaticamento, soprattutto dopo aver fissato schermi e monitor, il cui uso, in presenza di glaucoma, andrebbe limitato allo stretto necessario.
5 Esami diagnostici per le patologie oculari
Per identificare precocemente eventuali problemi visivi e monitorare la salute dell’occhio, l’oculista può eseguire diversi esami diagnostici.
A seconda dei sintomi e delle patologie sospette, possono essere utilizzate tecniche specifiche per valutare la funzionalità l’integrità delle struttura oculari:
- Esame della vista: misura l’acuità visiva utilizzando tabelle con lettere o simboli di diverse dimensioni per valutare la capacità dell’occhio di mettere a fuoco.
- Tonometria: serve a misurare la pressione intraoculare ed è fondamentale per la diagnosi precoce del glaucoma.
- Fundus oculi: permette di osservare la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni retinici.
- Tomografia a coerenza ottica: tecnica avanzata di imaging che consente di analizzare la retina e la macula.
- Campo visivo computerizzato: valuta la capacità visiva periferica.
- Topografia corneale: mappa la curvatura della cornea in previsione di interventi di chirurgia refrattiva.
- Fluorangiografia retinica: con l’iniezione un colorante evidenzia eventuali attrazioni della circolazione retinica.
- Pachimetria corneale: misura lo spessore della cornea per valutare il rischio di glaucoma e pianificare interventi di chirurgia refrattiva.
- Elettroretinogramma e PEV: studiano l’attività elettrica della retina e del nervo ottico.
- Biomicroscopia con lampada a fessura: esami in dettaglio le struttura dell’occhio come la cornea, il cristallino e l’umore acqueo.
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6 Prevenzione e controlli oculistici
Mantenere una buona salute visiva è possibile seguendo alcuni accorgimenti:
- Sottoporsi a controlli regolari dall’oculista soprattutto dopo i 40 anni o in presenza di fattori di rischio
- Proteggere gli occhi dai raggi UV indossando occhiali da sole con filtro UV400
- Seguire una dieta ricca di antiossidanti con alimenti come carote, spinaci e pesce ricco di Omega-3
- Evitare il fumo che aumenta il rischio di cataratta e degenerazione maculare.
Quando sottoporsi a un controllo oculistico?
È consigliabile effettuare un esame oculistico:
- ogni 1-2 anni per chi non presenta problemi visivi
- ogni anno per chi soffre di glaucoma, diabete o ipertensione
- dopo i 40 anni per monitorare l’eventuale insorgenza presbiopia, cataratta o degenerazione maculare
- in caso di sintomi improvvisi come perdita di visione, comparsa di macchie nere o lampi di luce.