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Scoliosi: come gestire il problema

Scoliosi: come gestire il problema

È importante fare un autoesame per vedere se ci sono anomalie.

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La scoliosi è una deformità strutturale che comporta una deviazione laterale e una rotazione del rachide. Le cause non sono del tutto note ma è probabile che la genetica giochi un ruolo nel determinare la sua insorgenza. Oggi, grazie al progresso in campo medico, è possibile gestirla e affrontarla con la fisioterapia e/o l’ausilio di un busto correttivo, meno evidente e più comodo rispetto al passato.

1 Quando compare la scoliosi?

La scoliosi principalmente si può manifestare in due fasce di età: in età adolescenziale o in età adulta.

Poi vi sono delle forme più rare che possono comparire prima dell’adolescenza oppure forme ancora più rare che rientrano nella manifestazione di altre malattie, come per esempio alcune malattie neurologiche.

2 La postura scorretta può portare la scoliosi?

Questo è un argomento ampiamente dibattuto. Per molto tempo ci si è interrogati se delle posture precise o determinati sport potessero favorire lo sviluppo o il peggioramento di una scoliosi.

Allo stato attuale, non vi sono evidenze che una determinata postura o sport porti a sviluppare la scoliosi.

3 La scoliosi è genetica?

Quando si parla di scoliosi, purtroppo, attualmente non è ancora noto quale o quali siano le precise cause scatenanti, specie nella forma idiopatica dell’adolescente.

È dimostrato che avere dei parenti diretti che hanno la scoliosi è un fattore di rischio (così come il sesso femminile) ma, in quanto tale, è una probabilità più che una certezza. Infatti, la scoliosi può comparire anche in persone che non hanno parenti che ne hanno sofferto.

In defnitiva, molti sono i fattori coinvolti, e la componente genetica è uno di questi.

4 Quali sono i campanelli d'allarme per la scoliosi?

L’esame clinico del proprio corpo svolge un ruolo importante. Spesso noi stessi ci accorgiamo che qualcosa non va in noi e ci rivolgiamo a un medico. Per la scoliosi è la stessa cosa. Non solo capita spesso che il giovane paziente noti una differenza, ma anche i genitori o gli allenatori stessi.

L’autoesame si svolge classicamente davanti allo specchio indossando semplicemente la biancheria intima.
Guardandosi frontalmente si devono ricercare: 

  • asimmetrie delle spalle e del bacino (un lato più alto e uno più basso)
  • differenti lunghezze degli arti inferiori (uno più lungo e uno più corto)
  • asimmetria dei fianchi
  • tendenza del tronco a “sbandierare” verso destra o verso sinistra.

Guardandosi di lato, invece, si può notare la comparsa del cosiddetto gibbo costale o di una prominenza a livello lombare.

5 Si può prevenire?

Purtroppo, al giorno d’oggi, non sono note note tutte le cause che provocano la scoliosi; di conseguenza, non è una patologia prevenibile.

Una volta noto e inquadrato il problema, è possibile mettere in atto tutte le strategie terapeutiche per controllarne l’evoluzione.

Da non dimenticare: adottare uno stile di vita adeguato e attività sportiva costante aiutano il proprio corpo a mantenere una corretta tonicità e a tutelarne lo sviluppo.

6 L’uso del busto correttivo è sempre necessario?

Il busto correttivo è un presidio ortopedico che ha il fine di contenere e correggere parzialmente la deformità. Come tutti i presidi, ha le sue indicazioni, e tali indicazioni non si applicano in tutti i casi.

Per deciderne l’uso o meno, ci viene in aiuto la diagnostica per immagini, quindi una radiografia di tutta la colonna vertebrale in piedi. Una volta visionata la radiografia e applicati dei precisi criteri di misurazione, se il risultato rientra in determinati parametri, lo specialista può decidere se il busto è indicato o meno.

7 Il corsetto ortopedico

Il corsetto o busto per le scoliosi è un presidio ortopedico che viene prescritto dallo specialista in specifici casi di progressione della deformità o in caso di riscontro di una curva già con determinate caratteristiche.

Esistono diverse tipologie di busti, oggi molto meno evidenti e più confortevoli rispetto al passato: le categorie più diffuse e utilizzate in Italia sono i busti di scuola francese o scuola italiana.

Ogni modello di busto si applica a una determinata tipologia di deformità. La caratteristica fondamentale è che, a prescindere dal modello scelto, il busto viene elaborato e costruito sul paziente: il paziente ha il suo busto personalizzato che, nel tempo, è soggetto a usura pertanto, periodicamente, il busto deve essere ricostruito. L’altra eventualità in cui il busto deve essere ricondizionato o sostituito è se il paziente dovesse crescere.

Ad oggi la letteraturamedica conviene che un busto andrebbe indossato tra le 8 e le 12 ore al giorno.

Va specificato, infine, che il busto da solo non cura la scoliosi; esso è un presidio per contenere e correggere parzialmente una deformità, e il suo uso non va inteso come un sostituto della corretta fisioterapia e delle corrette abitudini quotidiane, ma come un aiuto nella gestione della scoliosi.

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