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Tumore al seno, il ruolo dello stile di vita

Tumore al seno, il ruolo dello stile di vita

Uno stile di vita sano può essere d'aiuto nella prevenzione del carcinoma mammario.

La serata sarà incentrata sulla correlazione tra stili di vita, alimentazione e tumore al seno. Con le moderne tecnologie diagnostiche oggi è possibile individuare precocemente il tumore al seno con un'importante riduzione della mortalità con una sopravvivenza dell'87% a cinque anni dalla diagnosi e dell'80% a dieci anni.
 

Per stili di vita, intende anche quello alimentare? Esistono dei cibi cosiddetti anticancro?

Consiglio sempre alle Signore che mi vengono a far visita, uno stile di vita quanto più regolare possibile: astensione da fumo di sigaretta, abuso di alcool, attività fisica costante sono fondamentali. Per quanto riguarda l'alimentazione, la dieta mediterranea non passa mai di moda. Studi recenti hanno inoltre evidenziato come alcuni cibi, per proprietà particolari, possano aiutarci a ridurre il rischio di contrarre il cancro al seno durante la nostra vita: legumi, melograno, soia, verdure a foglia larga e soprattutto gli alimenti ricchi di Omega 3. Tutte in pescheria, quindi!
 

Per quanto riguarda la diagnosi precoce, cosa consiglia alle nostre lettrici?

Un mio caro maestro, diceva sempre alle Sue pazienti che il cancro al seno è trattabile se diagnosticato in tempo. La nostra arma è la diagnosi precoce.  Lo screening nazionale ci aiuta attraverso la mammografia. Ci sono timori circa i  possibili danni  da radiazione  derivanti da tale  indagine: rassicuriamo  che il dosaggio è  bassissimo e non va ad alterare,  se eseguita al massimo 1 volta l'anno, le cellule. A volte tale esame può non essere sufficiente: perchè la signora é troppo giovane, con un seno "denso" o perchè è necessario un approfondimento diagnostico. Utile quindi l'ecografia mammaria. È  di fondamentale importanza che la donna abbia consapevolezza della struttura del proprio seno e che si affidi a professionisti che la indirizzino verso l'esame più indicato. Io consiglio un'ecografia mammaria con cadenza annuale a partire almeno dai 30 anni.
 

Esistono delle novità nella chirurgia conservativa?

Una donna che debba affrontare l'intervento chirurgico ha mille perplessità e paure che riguardano soprattutto la sua interezza come essere femminile. L'intervento dev'essere senz'ombra di dubbio eradicante ma, con nuove tecniche ed aggiornamenti costanti, riusciamo a garantire sempre più la conservazione della mammella e  del complesso areola/capezzolo con risultati estetici ottimi. 

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