L'alimentazione in menopausa: nutrirsi con consapevolezza

1 Cos’è la menopausa e perché è spesso considerata alla stregua di una malattia?

Mentre nell’uomo l’invecchiamento avviene in modo continuato e progressivo, per la donna l’ultimo ciclo mestruale rappresenta una tappa che stabilisce in modo più drastico e netto il passaggio a una nuova epoca, dove i processi di invecchiamento sono più accelerati e iniziano i disturbi legati alle profonde modificazioni ormonali e metaboliche che il corpo subisce.

Molto spesso, purtroppo, sono proprio le conseguenze del calo degli estrogeni a far definire erroneamente la menopausa non più come periodo fisiologico della vita della donna ma come una patologia, che inficia profondamente la qualità della sua salute psico-fisica.

2 Qual è il miglior atteggiamento per accogliere questo periodo della vita?

Il modo corretto di affrontare questa fase sta nel valorizzare gli aspetti positivi di un’età più matura e nel ricercare nuovi equilibri. In questo contesto, una sana alimentazione e un più corretto stile di vita possono adattarsi ai cambiamenti fisiologici e renderli più accettabili.

3 Quali sono gli effetti su peso e metabolismo?

Il famigerato "metabolismo basale" subisce una diminuzione progressiva durante tutta la vita, con una nuova inflessione proprio dopo la menopausa.
Questo cosa significa? Significa che, pur mangiando e muovendosi nello stesso identico modo rispetto a prima, in menopausa è molto probabile che si verifichi comunque un aumento di peso.

Un modesto aumento del peso non sempre va visto come un evento avverso, soprattutto se questo avviene in donne molto magre, in quanto il tessuto adiposo contribuisce in parte alla produzione di estrogeni che, invece, calano in menopausa.
Tuttavia, se l'aumento di peso avviene su una condizione di obesità o sovrappeso già in partenza, allora è il caso di prendere subito provvedimenti, senza fare di testa propria e programmando un intervento nutrizionale personalizzato e mirato.

Altri disturbi che sono il riflesso del quadro infiammatorio portato dalla menopausa e che diventano gestibili grazie a dei consigli alimentari ad hoc sono:

• il rischio aumentato di osteoporosi
• l’aumento del colesterolo
• il rischio cardiovascolare
• la maggiore ritenzione idrica
• la tendenza all'ipertensione
• le vampate di calore
• l’insonnia
• i disturbi urogenitali
• i disturbi articolari

4 La dieta chetogenica può essere una soluzione?

La dietoterapia chetogenica è sicuramente un’ottima alleata. Considerate le basi fisiologiche dei disturbi che la menopausa porta con sé, il regime alimentare chetogenico trova ampio spazio di applicazione e risultati efficaci. Si tratta di un protocollo dietetico che, tramite la forte riduzione dei carboidrati dall’alimentazione, permette al corpo di fare un cambiamento metabolico a favore dei grassi.

Questo permetterà non solo di favorire la perdita del tessuto adiposo viscerale dannoso per il corpo in modo repentino, ma anche di migliorare i valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia e di contrastare l’infiammazione.

Ovviamente, si tratta di un protocollo dietetico che viene mantenuto per un periodo di tempo limitato e che deve essere seguito da un lavoro di educazione alimentare al fine di mantenere i risultati ottenuti. Fondamentale e indispensabile è che venga svolto sotto controllo di un professionista (medico, nutrizionista, dietista), il quale si accerterà della presenza di eventuali patologie incompatibili con lo svolgimento della dieta.