La distorsione del ginocchio: le lesioni di legamenti e menischi
La distorsione del ginocchio è un trauma diffuso che, spesso, porta come conseguenze delle lesioni ai legamenti e ai menischi. Ne parliamo con il Dott. Diego Raimondo, ortopedico.
La distorsione del ginocchio è un evento traumatico piuttosto comune nella popolazione sia sportiva agonista che in chi pratica attività fisica a scopo ricreativo. Solitamente è dovuto ad un movimento di torsione del ginocchio verso l'interno o verso l'esterno.
In base all'intensità del trauma può essere sovente associata ad una contusione dei capi ossei, che molto spesso provoca versamento articolare e tumefazione.
Gli sport da contatto o dove il cambio di direzione nella corsa è più frequente, ad esempio il calcio, il rugby, il tennis o lo sci sono quelli in cui è molto comune una lesione dei legamenti articolari del ginocchio. Il trauma distorsivo del ginocchio è comune anche in chi fa attività sportiva di salto come ad esempio il basket o il volley.
La distorsione può anche verificarsi in seguito ad una caduta accidentale anche nella popolazione attiva e non sportiva.
1 I sintomi della distorsione del ginocchio
Il sintomo più comune è il dolore e il gonfiore, nell'immediato la soluzione più efficace da adottare è il cosiddetto protocollo R.I.C.E. (Riposo – Ice – Compressione ed Elevazione).
Successivamente è necessario rivolgersi al più vicino pronto soccorso, se il trauma è stato importante, per eseguire una radiografia atta ad escludere una frattura ed una prima valutazione specialistica.
2 La lesione dei legamenti
I legamenti sono delle strutture anatomiche, nello specifico fasce di tessuto connettivo composte di fibre elastiche e collagene, che avvolgono il ginocchio, fondamentali per stabilizzare e mantenere in sede l’articolazione.
Si compongono di 2 legamenti crociati (anteriore e posteriore) e 2 legamenti laterali (interno ed esterno). Il trauma da torsione del ginocchio coinvolge spesso i legamenti che sono strutture altamente resistenti, ma poco elastiche.
Gli esami diagnostici
Gli esami di secondo livello utili ad escludere eventuali lesioni articolari capsulo-legamentose sono l'ecografia (utile nelle lesioni dei legamenti collaterali) e in maniera più specifica la RMN.
L'esame RM ci permette di valutare in maniera più accurata una lesione del LCA, evento piuttosto comune in chi gioca a calcio ed eventuali lesioni cartilaginee o ossee associate.
Gli esami andranno valutati in accordo con il proprio specialista ortopedico di fiducia per stabilire l'opportuno iter terapeutico.
Il trattamento conservativo
Il trattamento conservativo riservato a quei traumi in cui si ha una lesione parziale dei legamenti collaterali, consiste nell'immobilizzazione dell'articolazione con ginocchiere ortopediche specifiche per alcune settimane. L'assunzione di farmaci analgesici, la fisioterapia, la terapia fisica locale come la tecar terapia o la laser terapia possono essere ottimi coadiuvanti nel processo di guarigione.
Il trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico delle lesioni legamentose di ginocchio, più frequentemente nelle lesioni del LCA, è riservato allo sportivo agonista o allo sportivo non agonista con una elevata richiesta funzionale.
La soluzione chirurgica di ricostruzione del legamento crociato anteriore è d'obbligo nel paziente giovane e attivo, mentre nel paziente che ha superato i 40-45 anni è auspicabile per il rientro alle normali attività ginnico-sportive.
L'intervento chirurgico di ricostruzione del LCA dura circa un'ora, viene eseguito in artroscopia e si possono utilizzare
- tendini autologhi (il tendine rotuleo o il gracile e semitendinoso)
- tendini da donatore
- tendini artificiali
La scelta dipende dall'età del paziente, dal tipo di attività sportiva svolta e dall'esperienza del chirurgo ortopedico.
Il post operatorio e il recupero
Successivamente all'intervento chirurgico il paziente cammina utilizzando due stampelle e inizia la fisioterapia nei giorni successivi. I tempi di recupero per una normale attività quotidiana si attestano nell'ordine delle 3-4 settimane. Mentre per il rientro alle attività sportive i tempi variano dai 6 agli 8 mesi in relazione allo sport.
3 La lesione dei menischi
Il trauma distorsivo a bassa intensità può essere responsabile di una lesione meniscale.
I menischi sono due strutture fibrocartilaginee che si trovano tra il femore e la tibia, si descrive un menisco mediale e un menisco laterale che hanno la proprietà di ammortizzare il carico articolare contribuendo alla stabilità del ginocchio.
Le lesioni meniscali nel paziente giovane sono solitamente riconducibili a un evento traumatico, mentre nel paziente con più di 40 anni è più frequente una lesione meniscale su base degenerativa a volte correlata ad un evento traumatico.
Gli esami
L'esame diagnostico che ci permette di fare diagnosi è sicuramente la Risonanza Magnetica.
Il dolore nella fase di carico, durante l'accovacciamento o inginocchiandosi è il sintomo clinico più frequente in una lesione meniscale.
Il trattamento conservativo delle lesioni del menisco
Nel paziente asintomatico l'approccio è solitamente conservativo, i comuni analgesici, la fisioterapia e le infiltrazioni articolari con steroidi o con acido ialuronico trovano comune indicazione.
Nel paziente sintomatico e con una richiesta funzionale più elevata, l'indicazione è chirurgica.
Il trattamento chirurgico delle lesioni meniscali
L'intervento elettivo è l'artroscopia di ginocchio che permette al chirurgo ortopedico di regolarizzare la lesione meniscale e in casi più specifici, anche la sutura della stessa.
É un intervento che avviene in Day Hospital, il paziente torna a domicilio in giornata, dura circa 10-15 minuti e prevede un periodo di riposo di 7-10 giorni con la possibilità di tornare alle proprie attività quotidiane nell'arco di 15-20 giorni e ad all'attività sportiva in circa 6-8 settimane.
Diego Raimondo
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