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Samantha de Grenet: come ho affrontato e sconfitto il cancro

Samantha de Grenet: come ho affrontato e sconfitto il cancro

La storia di Samantha con il tumore al seno

Samantha de Grenet, volto famoso ed amato della TV, racconta come ha affrontato e vissuto la diagnosi di tumore al seno, dalla sua scoperta sino al post operatorio, condividendo con noi le sensazioni ed i timori vissuti con estrema sincerità.


Sei attenta alla salute e fai periodicamente un check up generale delle stato della tua salute?

Sono assolutamente convinta che la prevenzione sia il primo strumento per combattere e sconfiggere alcune malattie. Da sempre faccio tutti quei controlli che ogni anno mi vengono consigliati e, onestamente, mi piacerebbe che i tempi di attesa per un esame diagnostico o una visita specialistica fossero più brevi per tutti.


Come hai scoperto di avere "qualcosa che non andava"?

Ero in barca con un'amica e ho sentito un nocciolo sulla parte alta del seno destro, era qualcosa di molto duro... questo mi ha spinta ad andare immediatamente a fare un controllo dalla mia senologa.


La parola tumore fa paura a tutti. Come hai regito alla notizia di esserne affetta?

Quando mi è stato detto che avevo un tumore al seno e che avrei dovuto operarmi immediatamente è stato come ricevere un pugno in faccia! Ero frastornata... sono uscita da quello studio e ho preso il motorino per tornare a casa e solo allora ho realizzato la cosa: ho cominciato a piangere... il primo pensiero è stato, come credo naturale sia per ogni madre, per mio figlio: come avrebbe affrontato la cosa, la sua sofferenza... e se non ce l'avessi fatta? Ero un fiume in piena di pensieri, molti dettati dalla mia poca lucidità del momento, ma ho visto il mio mondo crollare.


Com'è stato il tuo percorso terapeutico?

Nella sfortuna di ammalarmi sono stata una donna fortunata! Mi hanno operata, hanno eseguito una quadrantectomia e, grazie a Dio, il mio tumore non era troppo cattivo e soprattutto era circoscritto ed i linfonodi non erano stati toccati. Quando l'oncologo mi ha detto che non avrei dovuto fare la chemioterapia ma solo la radioterapia ed una cura di 5/10 anni con il tamoxifene ho tirato un sospiro di sollievo: il mio percorso sarebbe stato molto più leggero.


I medici che ti hanno seguita ti sono stati d'aiuto anche da un punto di vista morale e psicologico?

Ho incontrato tutte persone straordinarie, dal primo all'ultimo, non potevo desiderare di meglio! Il Prof. Luini dello Ieo di Milano che mi ha operata poi lo considero un vero angelo: professionista straordinario e persona umanamente meravigliosa. Inizialmente non pensi di aver bisogno di un aiuto psicologico perché è tutto molto veloce, sono tante le cose a cui pensare ma poi, dopo l'operazione e finite le terapie, hai assolutamente bisogno di parlare con qualcuno che può capirti fino in fondo.


I tuoi affetti ti sono stati vicini? Anche per loro non deve essere stato semplice...

Mio marito è stata la prima persona che ho chiamato uscendo dalla studio della senologa, poi mia sorella e mio fratello. Mio figlio l'ho tenuto, facendo salti mortali, all'oscuro fino a qualche giorno dopo l’operazione, mentre ai miei genitori l'ho detto a esami completati e sminuendo la cosa, per un genitore sentire una figlia che ti dice "ho un tumore, mi devo operare" è un colpo durissimo ed io ho voluto proteggerli per quanto ho potuto.
 poi ho degli amici fantastici che mi vogliono bene e che mi sono stati davvero vicino. Avere delle persone vicino che ti sostengono, che ti dimostrano vicinanza e amore è fondamentale!


Cosa ti senti di consigliare ad una donna che sta vivendo questo momento così difficile?

Da quando ho deciso di raccontarmi ho tante donne che mi scrivono condividendo con me le loro storie, a volte molto simili alla mia, altre molto più complicate, e con loro c'è una complicità incredibile perché solo chi ci passa può comprendere fino in fondo ogni pensiero, ogni paura, ogni sfumatura... Tante altre donne mi hanno scritto che grazie al mio racconto sono andate a farsi i controlli e questa cosa per me è un grande successo, perché una diagnosi precoce ti può salvare la vita. Quindi alle donne posso consigliare solamente di fare prevenzione.

Fortunatamente possiamo affermare che sei guarita. Quanto è importante la prevenzione?

Come ho già detto la prevenzione è fondamentale, ma non si possono aspettare mesi per fare una mammografia! Io ho potuto fare tutto rapidamente perché mi sono potuta muovere privatamente, ma non tutti hanno le stesse possibilità. Abbiamo la fortuna in Italia di avere un'ottima sanità con medici ed infermieri straordinari che dedicano la loro vita al prossimo, ma i tempi di attesa per i controlli sono troppo lunghi.


È cambiato il rapporto con il tuo corpo?

Inizialmente sì! Per quanto le cicatrici ti ricordano che ce l'hai fatta, anche se è stata dura, io ho evitato per molto tempo di guardarmi allo specchio, per non parlare poi quando ho cominciato il tamoxifene: gli effetti collaterali li ho patiti tutti, ed i cambiamenti sul fisico non sono tardati a manifestarsi: non mi riconoscevo più, non mi piacevo... Poi ci si assesta e si comincia a lavorare più di prima per ritornare in forma, ma accettando serenamente i cambiamenti.


Lasciata alle spalle questa esperienza, hai dei sogni nel cassetto che vorresti realizzare?

Ho imparato che si deve vivere giorno per giorno gioendo delle cose che ci accadono, a smettere di lamentarsi per le sciocchezze e a tirarsi su le maniche per provare a cambiare ciò che non ci piace, perché la vita è un dono bellissimo... Detto questo, mi piacerebbe tornare alla conduzione con un programma per le donne dove si parla di tutto il nostro meraviglioso mondo.


Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Vivere col sorriso nell'anima quanto più è possibile.


La protagonista

Samantha de Grenet (Roma, 9 novembre 1970), secondogenita di papà Mario e mamma Gabriella, sin da giovanissima muove i suoi primi passi nel mondo della moda, che la portano a sfilare per i più famosi stilisti italiani ed internazionali. Da qui un susseguirsi di impegni che vedono Samantha approdare anche alla conduzione di programmi per il piccolo schermo. Si avvicina poi al cinema, la musica e la scrittura. Nel 2005 il suo più grande traguardo: diventa mamma del piccolo Brando. Nel 2014 lancia il suo blog dedicato al mondo dei bambini www.ilovebimbo.com, dedicato a tutte le persone che li amano e se ne occupano.

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