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Seno maschile (ginecomastia): cause, diagnosi e soluzioni efficaci

Seno maschile (ginecomastia): cause, diagnosi e soluzioni efficaci

Il rigonfiamento della mammella nell'uomo rappresenta un disagio notevole, che tuttavia può essere risolto

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La comparsa di un rigonfiamento o di un vero e proprio “seno” nell’uomo è una condizione più frequente di quanto si pensi.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ginecomastia, cioè l’aumento del tessuto mammario maschile, che può essere temporaneo o permanente e coinvolgere una o entrambe le mammelle.

Sebbene nella maggior parte dei casi sia una condizione benigna, può creare imbarazzo estetico e disagio psicologico. Conoscere le cause e rivolgersi tempestivamente allo specialista permette di affrontare il problema in modo efficace.

1 Che cos’è la ginecomastia e come si manifesta

La ginecomastia è un ingrossamento anomalo della ghiandola mammaria nell’uomo.
Può interessare un solo lato (monolaterale) o entrambi (bilaterale) e si manifesta come un rigonfiamento sotto l’areola, talvolta associato a sensibilità o lieve dolore al tatto.

Si distingue in:

  • Ginecomastia vera, dovuta a un aumento del tessuto ghiandolare
  • Pseudoginecomastia o lipomastia, legata invece all’accumulo di grasso nella regione pettorale.

È una condizione relativamente comune: può comparire nel neonato (per effetto transitorio degli ormoni materni), durante la pubertà (per squilibri ormonali temporanei) o nell’età adulta e anziana, quando cala la produzione di testosterone.

2 Perché si forma il seno nell’uomo

La causa principale è uno squilibrio tra ormoni maschili (androgeni) e ormoni femminili (estrogeni).
Quando il livello di estrogeni è relativamente più alto, il tessuto mammario può svilupparsi anche nel sesso maschile.


Cause ormonali

  • Fase puberale: in molti adolescenti si verifica un temporaneo aumento del tessuto mammario che tende a regredire spontaneamente entro 1-2 anni
  • Età adulta e invecchiamento: la diminuzione fisiologica del testosterone può favorire lo sviluppo della ginecomastia
  • Patologie endocrine: disturbi testicolari, ipogonadismo, ipertiroidismo o tumori che secernono estrogeni possono esserne causa.


Farmaci e sostanze

Alcuni farmaci interferiscono con l’equilibrio ormonale, favorendo la comparsa del seno maschile. Tra questi:

  • Antiandrogeni e alcuni farmaci per la prostata
  • Anabolizzanti e steroidi utilizzati in palestra
  • Alcuni antidepressivi, antiulcera e farmaci per l’HIV
  • Consumo cronico di alcol, cannabis o sostanze dopanti

In molti casi, sospendere o sostituire il farmaco può risolvere il problema.


Pseudoginecomastia (seno grasso)

In soggetti in sovrappeso o obesi, l’aspetto del torace può somigliare a una ginecomastia ma derivare in realtà da accumulo di grasso e non da aumento ghiandolare.
Solo una visita e un’ecografia possono distinguere con certezza le due situazioni.

3 Diagnosi e visita specialistica

La diagnosi di ginecomastia richiede una valutazione clinica accurata.
Lo specialista (chirurgo plastico o endocrinologo) esegue un’anamnesi completa per individuare farmaci, patologie endocrine o variazioni ormonali.

Durante la visita vengono valutati:

  • Consistenza del tessuto: il nodulo ghiandolare si presenta più duro rispetto al grasso
  • Simmetria e localizzazione: un aumento unilaterale o nodulare può richiedere approfondimenti
  • Dolore o secrezioni dal capezzolo, da indagare con esami strumentali.

4 Esami diagnostici utili

  • Analisi del sangue: testosterone, estrogeni, prolattina, funzionalità epatica, renale e tiroidea
  • Ecografia mammaria e testicolare per valutare il tessuto e l’eventuale presenza di masse
  • Mammografia o RM nei casi dubbi o con sospetto oncologico.

È importante rivolgersi a uno specialista se il rigonfiamento compare rapidamente, è duro, dolente o interessa solo un lato: il tumore al seno non colpisce solo la popolazione femminile.

5 Come curare la ginecomastia

Il trattamento dipende dalla causa, dall’età del paziente e dal grado di ingrossamento.
In alcuni casi può regredire spontaneamente, in altri è necessario un approccio medico o chirurgico.


Trattamenti medici

Se la ginecomastia è legata a uno squilibrio ormonale o all’assunzione di farmaci, la correzione della causa di base può portare alla regressione del problema.
In alcune situazioni selezionate, il medico può prescrivere:

  • Modulatori ormonali selettivi (come tamoxifene o clomifene)
  • Inibitori dell’aromatasi, per ridurre la conversione di testosterone in estrogeni.

Queste terapie sono efficaci solo nelle fasi iniziali, quando il tessuto non è ancora fibrotico.


Chirurgia estetica e ricostruttiva

Quando la ginecomastia persiste o causa disagio psicologico, l’opzione più risolutiva è l’intervento chirurgico.
L’obiettivo è ridurre il volume del torace e ripristinare un profilo maschile naturale.

Le tecniche più utilizzate:

  • Liposuzione (per rimuovere il tessuto adiposo in eccesso)
  • Mastectomia sottocutanea (asportazione del tessuto ghiandolare tramite incisione areolare)
  • Combinazione delle due, nei casi misti.

L’intervento dura circa 60–90 minuti, si esegue in anestesia locale o generale e richiede una breve convalescenza.


Rimedi complementari e stile di vita

Per i casi lievi o associati a sovrappeso:

  • Ridurre il peso corporeo
  • Evitare steroidi anabolizzanti, alcol e sostanze dopanti
  • Mantenere attività fisica regolare per migliorare la tonicità pettorale.

6 Recupero e risultati dopo l’intervento

Nei giorni successivi all’intervento può comparire gonfiore e lieve indolenzimento, che tendono a risolversi entro 2-3 settimane.
Si consiglia di indossare una fascia elastica contenitiva e di evitare sforzi o attività fisiche intense per circa un mese.

I risultati sono generalmente molto soddisfacenti e visibili già dopo poche settimane: il torace appare più piatto e proporzionato, con cicatrici quasi invisibili.
Il rischio di recidiva è basso, purché la causa ormonale o farmacologica sia stata risolta.

7 Qual è l’impatto psicologico e sulla qualità della vita

La ginecomastia non è solo un problema fisico, ma può avere forti ripercussioni sull’autostima.
Molti uomini evitano di spogliarsi in pubblico, andare in palestra o al mare, con conseguenze sul benessere psicologico e sulla vita sociale.

La correzione, sia medica che chirurgica, porta quasi sempre a un miglioramento del rapporto con il proprio corpo e della fiducia personale.

8 Quando rivolgersi allo specialista

È consigliabile prenotare una visita se:

  • Il seno aumenta rapidamente di volume
  • Si avverte dolore o tensione al torace
  • È presente secrezione dal capezzolo
  • Il rigonfiamento è duro o localizzato su un solo lato.

Solo lo specialista può distinguere una ginecomastia benigna da condizioni più gravi, come i tumori del seno maschile (rari ma possibili).

9 Domande frequenti (FAQ)

Quanto tempo ci vuole perché la ginecomastia scompaia da sola?
Nei ragazzi in età puberale tende a risolversi spontaneamente entro 6–24 mesi. Negli adulti è più raro che regredisca senza trattamento.

Come capire se è ginecomastia o grasso?
La ginecomastia vera si presenta come un nodulo compatto sotto il capezzolo, mentre l’accumulo di grasso è più diffuso e morbido. L’ecografia è l’esame più utile per distinguerle.

Che medico cura la ginecomastia?
Generalmente il chirurgo plastico per la parte correttiva e l’endocrinologo per la valutazione ormonale.

La ginecomastia può tornare dopo l’intervento?
È molto raro. Tuttavia, se persistono le cause ormonali o farmacologiche, può ripresentarsi nel tempo.

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Dott. Doriano Ottavian Dott. Doriano Ottavian
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