La stenosi lombare: cos'è, quali sono i sintomi e come si cura
Una patologia della colonna vertebrale che può diventare invalidante. Ne parliamo con il Dott. Federico Dante, ortopedico.
La stenosi lombare è una condizione caratterizzata dal restringimento del canale spinale nella regione lombare, in particolare a livello delle vertebre L4-L5. Può manifestarsi in una gamma di sintomi significativi, influenzando la qualità della vita del paziente e, nei casi più gravi, portando all'utilizzo di una sedia a rotelle.
Vediamo in modo approfondito la sintomatologia, le opzioni di trattamento e le cure mirate per affrontare questa complessa patologia vertebrale.
Indice
1 Sintomi della stenosi lombare e impatto sulla mobilità
I sintomi della stenosi lombare possono variare ampiamente, spesso influenzando la capacità di una persona di muoversi liberamente.
I sintomi più comuni sono:
- dolore lombare
- debolezza nelle gambe
- intorpidimento e formicolio (parestesie)
- difficoltà nella deambulazione
Dolore lombare persistente
Il dolore nella parte bassa della schiena è uno dei sintomi più comuni della stenosi lombare. Questo dolore può manifestarsi come un dolore sordo e costante o come spasmi acuti, spesso peggiorando con l'attività fisica e migliorando con il riposo.
Debolezza e instabilità nelle gambe
La compressione dei nervi spinali nella regione lombare può causare debolezza e instabilità nelle gambe. I pazienti possono sperimentare difficoltà a sostenere il proprio peso corporeo o manifestare una marcata perdita di forza durante la deambulazione.
Intorpidimento e formicolio
La stenosi lombare può dare luogo a sensazioni di intorpidimento, formicolio (parestesie) o "spilli e aghi" nelle gambe o nei glutei. Queste sensazioni anormali possono variare in intensità e possono essere persistenti o episodiche.
Difficoltà nella deambulazione
La progressione della stenosi lombare può portare a una marcata difficoltà a camminare (claudicatio neurogena). I pazienti potrebbero trovare arduo effettuare movimenti ordinari con la necessità del supporto di dispositivi ausiliari o, in alcuni casi, l'utilizzo di una sedia a rotelle.
In alcuni casi piuttosto rari, quando il restringimento del canale vertebrale interessa la zona lombo-sacrale, dalla vertebra L3 fino alle vertebre sacrali, si può verificare una condizione nota come la sindrome della cauda equina. Questa è particolarmente grave e ha un decorso molto rapido che porta a incontinenza e paralisi permanente degli arti inferiori.
Gli effetti cumulativi dei sintomi possono influire notevolmente sulla qualità della vita complessiva del paziente. La limitazione delle attività quotidiane e l'impatto psicologico associato alla gestione della stenosi lombare sottolineano l'importanza di un approccio terapeutico completo.
2 Le cause della stenosi lombare
La stenosi lombare ha un'origine multifattoriale, con diverse cause che possono contribuire alla progressiva riduzione dello spazio nel canale spinale nella regione lombare.
Le cause principali sono:
- spondiloartrosi e degenerazione spinale
- ernie discali
- anomalie congenite e difetti strutturali
- lesioni spinali e traumi
Spondiloartrosi e degenerazione spinale
La spondiloartrosi, o artrosi della colonna vertebrale, rappresenta una delle principali cause della stenosi lombare. Nel corso del tempo, a causa dell’invecchiamento, le articolazioni intervertebrali e i dischi intervertebrali subiscono una degenerazione, con conseguente formazione di osteofiti e riduzione dell'altezza dei dischi. Questi cambiamenti strutturali contribuiscono significativamente al restringimento del canale spinale, infatti la stenosi lombare è una delle cause più frequenti del mal di schiena dopo i 40 anni.
Ernie discali
Le ernie discali, caratterizzate dalla fuoriuscita del materiale gelatinoso all'interno del disco, possono essere una causa diretta di compressione sui nervi spinali nella regione lombare. Ciò contribuisce all'infiammazione e al restringimento dello spazio nel canale spinale, generando sintomi dolorosi e limitazioni funzionali anche gravi.
Anomalie congenite e difetti strutturali
In rari casi alcuni individui possono nascere con anomalie congenite, come la scoliosi, che predispongono allo sviluppo della stenosi lombare nel corso della vita. Difetti strutturali della colonna vertebrale, come la spondilolistesi, possono creare un ambiente favorevole al restringimento del canale spinale e alla compressione dei nervi.
Lesioni spinali e traumi
Traumi o lesioni alla colonna vertebrale possono contribuire alla stenosi lombare, specialmente se comportano danni alle strutture ossee o ai dischi intervertebrali. Le cicatrici risultanti da lesioni possono aumentare il rischio di compressione nervosa nel tempo.
3 Gli esami diagnostici per la stenosi lombare
Per una diagnosi accurata della stenosi lombare si utilizza una combinazione di esami di fisici e test di imaging per avere una visione completa del quadro clinico del paziente.
In particolare si eseguono:
- anamnesi del paziente
- esame fisico
- imaging radiologico
- esami funzionali
- studi dinamici
Anamnesi del paziente
Un'approfondita anamnesi del paziente è il punto di partenza cruciale nella valutazione della stenosi lombare. È necessario raccogliere informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, compresi i sintomi, l'andamento temporale del dolore, i fattori scatenanti ed eventuali condizioni preesistenti.
Esame fisico
Gli esami fisici specifici mirano a valutare la forza muscolare, i riflessi, la sensibilità e la portata di movimento nella regione lombare. Test come il test delle dita dei piedi, il test della forza muscolare e la valutazione della sensibilità possono fornire indicazioni cruciali sulla presenza e la gravità della stenosi lombare.
Imaging radiografico
Le radiografie del tratto lombare offrono una visione dettagliata della condizione ossea e permettono di identificare eventuali deformità, osteofiti o altri cambiamenti strutturali.
La risonanza magnetica (RM) è uno strumento diagnostico fondamentale per visualizzare dettagliatamente i tessuti molli, come dischi, nervi e midollo spinale. Permette una valutazione accurata della presenza e della localizzazione delle compressioni nervose.
La tomografia computerizzata (TC) fornisce immagini dettagliate dei tessuti ossei, rivelando anomalie strutturali, ernie discali e osteofiti.
Esami funzionali
L’elettromiografia (EMG) misura l'attività elettrica dei muscoli, consentendo di valutare la funzione nervosa e identificare eventuali danni o compressione dei nervi.
Il blocco antalgico, consiste in iniezioni di anestetico locale nella zona del dolore: in questo modo, se il paziente prova sollievo è possibile confermare la fonte del dolore.
Studi dinamici
L’imaging in posizione eretta come la Rx dinamica, può catturare dettagli che potrebbero sfuggire durante la risonanza magnetica tradizionale. Infatti, alcuni pazienti possono sperimentare sintomi solo durante la deambulazione o in posizione eretta.
4 Il trattamento della stenosi lombare
La gestione della stenosi lombare richiede un approccio personalizzato, considerata la gravità dei sintomi, la risposta individuale del paziente e le specifiche caratteristiche della condizione. Le opzioni terapeutiche possono essere di tipo conservativo, per alleviare il dolore, migliorare la funzionalità e preservare la qualità della vita del paziente oppure di tipo chirurgico, quando non c’è miglioramento soddisfacente con l’uso di farmaci.
Terapie conservative
La fisioterapia con programmi di esercizi mirati può migliorare la forza muscolare, la flessibilità, la postura e migliorare la pressione sui nervi spinali. Anche alcune modifiche allo stile di vita come mantenere un peso salutare e adottare abitudini posturali corrette possono aiutare a gestire i sintomi dolorosi.
L’uso di farmaci analgesici, antinfiammatori non steroidei (FANS), miorilassanti e le infiltrazioni di corticosteroidi possono contribuire a gestire il dolore e l’infiammazione.
Trattamenti microinvasivi
La radiofrequenza ablativa sfrutta un campo elettrico a temperatura controllata per ridurre la trasmissione dei segnali nervosi che alimentano la sensazione dolorosa. Per mezzo di un ago cannula, inserito sotto guida ecografica, collegato a un generatore si rilasciano scariche di corrente che “intorpidiscono” il nervo e limitano la sua capacità di trasmettere il dolore.
La medicina rigenerativa utilizza infiltrazioni locali a base di cellule mesenchimali provenienti dal grasso del paziente stesso o di plasma arricchito (PRP) per diminuire l’infiammazione.
Chirurgia
Nei casi in cui le terapie conservative non forniscono un sollievo sufficiente, o se la stenosi lombare è avanzata e la qualità della vita in netto peggioramento, è necessario l’intervento chirurgico.
Le opzioni chirurgiche possono includere interventi come la laminectomia decompressiva e la fusione spinale.
Federico Dante
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