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TAC dentale: perchè il mio dentista mi ha prescritto una tac?

TAC dentale: perchè il mio dentista mi ha prescritto una tac?

Senza rischi per il paziente, consente di stabilire la situazione dell’osso mascellare e della mandibola prima di procedere ad un intervento chirurgico, ad esempio nell'implantologia.

Prima di procedere all'impianto dentale, occorre effettuare un'attenta analisi della situazione generale della bocca del paziente, soprattutto per verificare l'eventuale mancanza di osso. La TAC dentale, chiamata anche Cone Beam TC (CBCT), rappresenta un'importante e recente evoluzione tecnica in Radiologia Odontoiatrica, in grado di fornire dettagliate immagini tridimensionali con un'importante riduzione della dose radiante.
 

A cosa serve la TAC dentale?

La TAC dentale è un apparecchio radiologico inventato e sviluppato a Verona agli inizi degli anni ’90 per lo studio del massiccio facciale ad uso odontoiatrico: permette di vedere con molta precisione i denti, l’osso della mascella, della mandibola ed i seni paranasali. Le immagini prodotte vengono visualizzate da un programma chiamato Dentascan.
 

È vero che rappresenta un supporto fondamentale per l'implantologia? In quali casi?

Per l’implantologia questa apparecchiatura è fondamentale, sia per vedere lo stato e lo spessore dell’osso della mascella o della mandibola, ma soprattutto perché permette al chirurgo di preparare al meglio l’intervento e di operare in assoluta sicurezza. È utile anche per i pazienti con poco osso (atrofia dei mascellari) per pianificare gli interventi di incremento di osso (rialzo di seno, innesti ossei) che consentiranno, in un secondo momento, di inserire gli impianti. 


 

Come si svolge l'esame? Comporta dei rischi per il paziente?

Ci sono due tipologie di apparecchiature: quelle con il paziente disteso su un lettino e quelle con il paziente seduto. La qualità delle immagini è identica per entrambe le macchine; ricordiamo però che quelle con il lettino permettono di effettuare anche degli esami per gomiti, polsi, ginocchia e caviglie. Il tempo complessivo per effettuare l’esame è di circa 5 minuti, l'acquisizione dei dati avviene in circa 30-40 secondi, durante i quali il paziente viene invitato a non muoversi. Successivamente, il tecnico prepara le immagini per la refertazione a cura del medico radiologo. Il successo a livello mondiale di questa apparecchiatura è dovuto alla bassa dose di radiazioni: per questo motivo, l'esame può essere effettuato in sicurezza su adulti e bambini, naturalmente se utilizzata da personale qualificato. Inoltre, l'elevata qualità delle immagini permette di usare queste indagini anche per altre applicazioni odontoiatriche e ORL, come riportato nella tabella in basso.

 

Quali sono i benefici garantiti da questa tecnologia?

Da un lato la bassa dose radiante, dall’altro la possibilità di avere a disposizione i dati del massiccio facciale del paziente (imaging 3D) e consentire una serie infinita di elaborazioni al computer, che consentono di trovare la migliore soluzione per ogni problema.


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