Quando si parla di “cervicali” spesso si intende quel dolore che coinvolge il collo e si irradia verso il capo e le spalle, accompagnato anche da nausea e capogiri. Ma il disturbo è più vasto e articolato, con origini in differenti patologie.
Vediamo quali sono le cause, i sintomi e i migliori rimedi.
Indice
1 Come riconoscere il dolore cervicale: i sintomi
I dolori cervicali sono l’effetto di una serie di disturbi che vanno dalle disfunzioni della colonna vertebrale a eventi traumatici che si propagano in più parti del corpo.
Contrazioni muscolari, torcicollo o scricchiolio delle vertebre spesso sono causati da un problema localizzato in altre parti dell’apparato muscolo-scheletrico.
I sintomi che si manifestano in presenza di infiammazioni cervicali possono essere di moderata o severa entità, transitori o cronici e sono:
- cefalea
- torcicollo (mialgia cervicale)
- difficoltà di movimento (flessione, estensione, movimento)
- dolore cervico-brachiale (cervicobrachialgia agli arti superiori)
- inclinazione del rachide cervicale
I sintomi possono comparire subito dopo un trauma che li ha provocati, ma anche a distanza di qualche giorno e protrarsi nel tempo fino alla cronicizzazione.
Cefalea da cervicali
Il mal di testa da cervicali è di tipo tensivo con un senso di compressione che, partendo dalla nuca, si irradia fino alla fronte e ai lati. Spesso può essere accompagnato da sensazione di nausea e capogiro, ipersensibilità alla luce e ai suoni.
Torcicollo o mialgia cervicale
Il torcicollo o mialgia cervicale si caratterizza per la comparsa improvvisa di un dolore acuto nella zona del collo, accompagnato da rigidità muscolare e difficoltà nei movimenti. È solitamente un’infiammazione di tipo transitorio e si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni.
Dolore cervico-brachiale
Dalla zona delle vertebre cervicali il dolore si irradia anche a uno o entrambi gli arti superiori con sensazione di compressione e intorpidimento che coinvolge spalle, braccia e dita delle mani.
2 Cosa sono i dolori cervicali: le cause
La colonna vertebrale o rachide è un insieme di ossa che sostiene il corpo e dal suo interno si irradiano le terminazioni nervose provenienti dal midollo spinale.
Il rachide si compone di 33 o 34 vertebre (il numero dipende dalla fusione delle vertebre coccigee) e ha una caratteristica forma a S.
Le vertebre sono suddivise in:
- 7 vertebre cervicali
- 12 vertebre dorsali
- 5 vertebre lombari
- 5 vertebre sacrali
- 4 o 5 vertebre coccigee
La zona della colonna vertebrale interessata dalla cervicalgia è composta dalle vertebre che vanno dalla C1 alla C7 e dai muscoli e tendini che la avvolgono.
Uno sforzo improvviso o un contraccolpo può risultare in un indolenzimento della zona cervicale che si risolve da solo nel giro di pochi giorni, ma un difetto posturale può protrarsi nel tempo e cronicizzarsi.
Un incidente automobilistico con il conseguente colpo di frusta o un movimento brusco con la muscolatura poco tonica, tipica di una vita sedentaria, possono dare origine a dei dolori cervicali.
Lo stile di vita e il lavoro possono influire sul manifestarsi della cervicalgia: troppo tempo passato al computer o un periodo caratterizzato da episodi di stress.
Ma alcuni pazienti hanno delle predisposizioni genetiche come le malformazioni della colonna vertebrale, oppure una malocclusione a livello dentale o, ancora, problemi ai muscoli oculari.
Le cause della cervicalgia possono essere numerose:
- postura
- sovraccarico funzionale
- traumi acuti (colpo di frusta)
- ernia
- artrosi
- fibromialgia
- cervicalgia e vertigini (nausea e vomito)
- malocclusione
Postura e dolori cervicali
Spesso l’uso di computer nello smartworking o tablet e smartphone per molte ore al giorno porta ad assumere una posizione innaturale della testa.
Può essere la posizione del mento che si flette troppo verso lo sterno o se ne allontana eccessivamente, oppure un’inclinazione laterale che porta l’orecchio verso la spalla.
Anche durante il sonno si verificano posture anomale della testa, magari a causa di cuscini usurati o non ergonomici, che causano contratture e dolore al collo.
Quando avviene un disallineamento tra la testa e il collo si instaurano dei problemi posturali che affliggono la muscolatura provocando indolenzimenti e tensioni cervicali.
Sovraccarico funzionale
La ripetizione di alcuni movimenti soprattutto nella pratica sportiva, come può essere il ballo o il nuoto che prevedono continui movimenti del capo, determina una serie di microtraumi alla muscolatura e ai tendini che può sfociare in un’infiammazione.
Traumi acuti e cervicalgia
Il colpo di frusta causato da un movimento brusco tipico un incidente in auto sottopone le vertebre cervicali, assieme ai muscoli e ai tendini che le avvolgono, a un trauma che può sfociare in cervicalgia anche di tipo cronico.
Ernia del disco cervicale
L’ernia del disco è la compressione dei nervi della colonna vertebrale causata dalla rottura di un disco e dalla fuoriuscita di materiale discale da una o più vertebre. Colpisce spesso anche le vertebre cervicali ed è causa di forte dolore e ridotta mobilità.
Artrosi cervicale
L’artrosi o spondilosi cervicale è una patologia degenerativa che porta a situazioni dolorose a carico del collo dovute alla deformazione delle vertebre a causa della diminuzione dello spessore delle cartilagini.
È spesso conseguenza di lavori usuranti, ma intervengono anche familiarità e invecchiamento.
Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia cronica che provoca indebolimento e dolore diffuso a causa di anomalie nei recettori della dopamina e della serotonina che amplificano la percezione del dolore nei soggetti affetti da questa patologia.
Vertigini e cervicali
La vertigine spesso è considerata un sintomo della cervicalgia, ma va annoverata tra le cause.
Infatti, quando subentra un disallineamento tra collo e testa, il flusso sanguigno e il fluido cerebrospinale rallentano e il cervello elabora informazioni sbagliate sulla posizione del corpo. Si creano così problemi di equilibrio e capogiri che causano tensione e contratture muscolari a livello del collo.
Malocclusione
La malposizione di un dente o un’usura avanzata causata da bruxismo determinano una malocclusione della bocca che si ripercuote sull’equilibrio della mandibola e causa una serie di vizi posturali che possono sfociare in cervicalgia.
Anche l’anchiloglossia il ovvero il frenulo linguale corto è spesso causa di posture scorrette.
Muscoli oculomotori malfunzionanti
Una visione scoordinata è causa di una difficoltà del cervello ad elaborare i dati cognitivi e sensoriali che gli vengono trasmessi: invierà, di conseguenza, impulsi sbagliati al corpo causando una postura errata.
3 Come curare la cervicalgia: diagnosi e rimedi
Gli esami strumentali per la ricerca delle cause dei dolori cervicali sono la diagnostica per immagini, quindi raggi X, TAC e RMN per valutare la conformazione del rachide cervicale e individuare eventuali patologie.
L’elettromiografia serve a valutare la funzionalità muscolare e neurologica. Tramite la neurografia si misura, con degli elettrodi di superficie, la velocità di trasmissione di uno stimolo elettrico attraverso il nervo, mentre con la miografia che utilizza dei micro-aghi inseriti nel muscolo, si valuta la funzione muscolare.
Anche le analisi del sangue possono essere prescritte per individuare eventuali infezioni in corso.
Rimedi per la cervicalgia
Se i dolori cervicali sono di tipo transitorio si può procedere con dei rimedi naturali.
Le manifestazioni lievi di cervicalgia di norma si risolvono spontaneamente in pochi giorni e possono essere trattate anche con rimedi naturali come un’alternanza di impacchi caldi e freddi per rilassare la muscolatura e ridurre l’infiammazione.
La pratica di esercizi di stretching muscolare e l’utilizzo di un cuscino ortopedico aiutano a risolvere e prevenire il problema della cervicalgia.
Il nordic walking è una disciplina sportiva adatta a chiunque e molto efficace per riallineare la postura e migliorare la coordinazione. Aiuta anche la capacità cardiovascolare e il controllo del peso.
Anche la fitoterapia può venire in aiuto con la tintura madre di Harpagophytum Prudens, meglio conosciuto come Artiglio del Diavolo, una pianta dalle proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
Farmaci e Chirurgia
Trattamento farmacologico
Il trattamento farmacologico prevede, a seconda dell'intensità dei sintomi, la somministrazione di farmaci antinfiammatori o la terapia infiltrativa che servono a superare la fase acuta.
Metodo osteopatico
Dopo che la fase di dolore acuto è stata risolta con la terapia farmacologica, il medico osteopata può intervenire con la tecnica di manipolazione Strain Counterstrain che con un approccio passivo e indiretto raggiunge la normalizzazione dei punti di dolore. In pochi minuti il medico riesce a riportare il muscolo alla tensione normale.
Nanotecnologie
Il Taopatch è un dispositivo medico che aiuta a riequilibrare la postura tramite un chip che può essere portato in modo continuativo sulla pelle con l’utilizzo di un cerotto. Aiuta a ridurre le contratture e a migliorare l’equilibrio grazie all’emissione di fotoni a bassa frequenza simili a quelli di una terapia laser.
Ortognatodonzia
Quando la malocclusione è la causa di posture sbagliate l’ortognatodonzia può intervenire per riallineare la mandibola in soggetti di tutte le età e, soprattutto di soggetti sportivi, tramite apparecchi ortodontici personalizzati.
Microchirurgia
Se le terapie conservative (farmaci, fisioterapia o collari cervicali) non risolvono la cervicalgia si può intervenire con la chirurgia vertebrale micro-invasiva, una tecnica chirurgica ortopedica a basso impatto per il paziente, con una degenza ridotta a 1-2 giorni e che permette la ripresa delle normali attività in tempi molto brevi.
Si tratta di un intervento che viene eseguito per via percutanea, senza quindi la necessità di una vera e propria incisione o con l’uso di un microscopio chirurgico.