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Il vero e il falso sull'ingrossamento della prostata

Il vero e il falso sull'ingrossamento della prostata

La prostata è un organo maschile molto importante, di cui spesso però non si hanno le corrette informazioni

Spesso si trovano online articoli riguardanti la prostata e le sue patologie, ma non sempre quanto scritto rispecchia la realtà. Il Dottor Massari fa chiarezza sulle “fake news”.


I casi di ingrossamento della ghiandola prostatica, detta comunemente prostata, sono legati all’età.

FALSO. L'ipertrofia prostatica, o ingros- samento della prostata, è una fastidiosa malattia comune con l’avanzare dell’età a causa del cambiamento dell’assetto ormonale, ma non è esclusivamente legato agli anni. Recenti studi clinici evidenziano una correlazione tra l’ingrossamento della ghiandola prostatica e la presenza di prostatiti, molto frequenti tra i giovani, ovvero le infiammazioni di varia natura che possono affliggere la prostata. Oltre alla riduzione degli ormoni androgeni e l’aumento degli estrogeni, esiste dunque correlazione tra l’ingrossamento della prostata e stimoli infiammatori ripetuti, nonché con infiammazione cronica.


La prostata ingrossata non è una malattia molto frequente ed influenza marginalmente lo stile di vita maschile. 

FALSO. La prostata, ghiandola esclusivamente maschile, ha la duplice funzione di secernere il liquido prostatico, che costituisce in modo fondamentale il liquido seminale, e di controllare il flusso diurina, perché proprio attraverso la prostata passa il canale uretrale. È quindi fondamentale che sia in salute affinché la vita sessuale funzioni serenamente e i disturbi minzionali compaiano il più tardi possibile.
Se un ingrossamento anomalo non viene diagnosticato e curato può portare, a lungo andare, ad una ostruzione cronica delle vie urinarie provocando una sofferenza del sistema urogenitale, fino ad un indebolimento del muscolo vescicale e ad una insufficienza renale.


Esistono esami diagnostici per valutare lo stato di salute della prostata.

VERO. La diagnosi precoce si fa con un semplice esame del sangue che è il PSA (marcatore organospecifico) e con l’esplorazione rettale operata da un medico specialista urologo. L’esplorazione rettale consiste nell’esplorazione digitale della prostata per valutarne le dimensioni, la consistenza ed eventuali noduli. Si tratta di un esame semplice e veloce, ma che è in grado di cambiare la vita del paziente. Durante la visita l’urologo deciderà se intraprendere una terapia medica, chirurgica o semplici consigli dietetici. In alcuni casi si procederà ad una biopsia prostatica oppure ad esami ultraspecialistici, come la risonanza prostatica magnetica multiparametrica.


Per curare una prostata ingrossata sono previsti importanti interventi chirurgici.

FALSO. Ormai gli interventi vengono svolti utilizzando tecniche mini invasive che spesso non comportano nemmeno tagli cutanei. La tecnologia laser consente di rimuovere esclusivamente la parte di prostata ingrossata: l'adenoma.


L'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione dei disturbi alla prostata.

VERO. Uno stile di vita sano, che contempli ovviamente anche una sana alimentazione, aiuta chi soffre di disturbi alla prostata e chi vuole prevenirli. Ampio spazio in tavola a pesce, verdura ed in particolare ai pomodori cotti ricchi di licopene, sostanza benefica per la prostata. Sono da prediligere tutti i cibi che tengano sotto controllo i livelli di colesterolo e di glicemia. Carne, formaggi, insaccati, cibi speziati, alimenti grassi, vino e birra, bevande zuccherate sono invece da consumare con moderazione.


Esiste una sostanza di origine vegetale che è una preziosa alleata della salute della prostata.

VERO. Il suo nome è Serenoa Repens ed è l’estratto di una palma tropicale dell’America sudorientale che ha dimostrato una buona azione antinfiammatoria. Il suo impiego fitoterapico, consigliato dallo specialista, ha riscontrato interessanti risultati.


Prostata ingrossata è sinonimo di tumore.

FALSO. Il tumore alla prostata è indipendente dalle dimensioni della prostata stessa.


Prevenire è meglio che curare: visite da uno specialista urologo sono consigliate già dalla giovane età.

VERO. Il controllo periodico è da prevedere fin da giovani, al fine di tenere sotto controllo lo stato di benessere del proprio apparato urogenitale, identificare eventuali problematiche e diagnosticare patologie che possono riguardare o estendersi alla prostata.

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Dott. Domenico Massari Dott. Domenico Massari
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