Artrosi della spalla oppure semplicemente omartrosi: quando è necessario l’intervento?
La maggior parte dei pazienti si affida a trattamenti non chirurgici prima di considerare un intervento chirurgico di sostituzione della spalla.
Quando i trattamenti non chirurgici non riescono a trattare adeguatamente l'artrite della spalla, l’ortopedico può raccomandare l’intervento protesico. Ne parliamo con il Dott. Carpeggiani.
Dottore, come avviene l’intervento di protesi alla spalla?
Le superfici danneggiate dell'articolazione vengono rimosse e sostituite con parti protesiche, tipicamente realizzate in polietilene e leghe metalliche.
Quali sono gli obiettivi dell’operazione?
Sono principalmente due: la diminuzione del dolore ed il miglioramento dell’uso dell’articolazione.
Esistono diversi tipi di protesi ed intervento?
Sì, abbiamo la protesi anatomica, che sostituisce le superfici originali della spalla con protesi di forma simile.
È considerata l'opzione più affidabile per alleviare i sintomi di un’artrosi debilitante, ma non è adatta per le persone che vogliono rimanere molto attive o hanno i muscoli della cuffia dei rotatori danneggiati.
La protesi inversa, invece, prevede l’inversione delle posizioni della sfera e dell'incavo nell'articolazione della spalla: la parte sferica superiore dell'omero (osso del braccio) viene sostituita con una protesi a forma di cavità, mentre l’incavo (glenoide) situato nella scapola viene dotato di una sfera protesica. È un’ottima opzione per le persone in cui la cuffia dei rotatori è danneggiata e in buona parte delle fratture.
Esistono infine il resurfacing e l’endoprotesi, opzioni meno utilizzate ma molto valide soltanto con indicazioni ideali: si sostituisce la sola parte usurata del versante omerale e necessita un’accurata ricostruzione della cuffia dei rotatori come nella protesi anatomica.
Come viene scelta la tipologia di operazione?
Dipende dall’età del paziente, dalla sua salute generale e dal livello di attività. Di particolare importanza sono inoltre le condizioni delle superfici articolari del paziente e dei muscoli della cuffia dei rotatori, da valutare molto bene prima dell’intervento, per definire il tipo di artrosi in atto e quindi la tipologia di protesi da utilizzare.
Rimandare l’intervento può avere delle conseguenze?
Il rinvio può comportare ulteriori danni all'articolazione originale della spalla, rendendo più difficile l’imminente intervento ed il successivo recupero.
La chirurgia protesica della spalla può alleviare il dolore ed aumentare la funzionalità della spalla a lungo termine, richiedendo un’ottimale fisioterapia post operatoria.
Guilherme Carpeggiani
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