Ecocardiografia digitale: cos’è e come funziona?
Macchinari all’avanguardia per la cardiologia al Centro di medicina
Può capitare che il tradizionale elettrocardiogramma non sia sufficiente per riscontrare eventuali patologie del cuore. Viene quindi in aiuto la tecnologia con i macchinari ed esami di ultima generazione.
In cosa differisce l’ecocardiografia digitale rispetto agli esami più classici?
L’ecografia digitale permette il passaggio di tutte le misure direttamente sul referto, senza rischio di errori di trascrizione o di dimenticanze. La memorizzazione degli esami, inoltre, avviene sul supporto digitale mantenendo inalterata la qualità delle immagini e dando la possibilità al cardiologo di rivedere e confrontare gli esami registrati fianco a fianco con quelli in esecuzione.
Al Centro di medicina Treviso è attivo anche il laboratorio di ecocardiografia avanzata. Che tipologia di esami esegue?
Oltre ai tradizionali ecocardiogrammi transtoracici, eseguiamo anche gli ecocardiogrammi transesofagei ed ecografie da stress fisico con il lettoergometro.
Che cos’è un ecocardiogramma transesofageo?
È un esame invasivo che prevede l’in- troduzione della sonda ecocardiografica attraverso la prima parte del canale digerente. Trattasi di una metodica che utilizza gli ultrasuoni prodotti da una sonda posta nell’esofago per studiare meglio la morfologia e la funzione del cuore.
Per quali pazienti viene richiesto?
In tutti quei casi in cui l’ecocardiogram- ma transtoracico non risulta significativo per risolvere un quesito diagnostico, come nel caso di pazienti con una finestraacustica transtoracica di scadente qualità (ad esempio nei pazienti enfisematosi), in caso di presenza di strutture metalliche artificiali (protesi valvolari meccaniche), o ancora nei pazienti per i quali c’è bisogno di una migliore visualizzazione delle strutture cardiache (per esempio valuta-zione dei vizi valvolari o delle masse intracardiache).
Cosa ci può dire invece dell’ecocardiogramma da stress fisico?
Durante l’esecuzione di un ecostress da sforzo il paziente svolge un esercizio fisico. Questo ci consente di studiare il comportamento del muscolo cardiaco o le variazioni dei parametri emodinamici valvolari durante lo sforzo. È un esame molto utile nel sospetto di una malattia coronarica o di una valvulopatia.
Come viene svolto l’esame?
Il paziente è sdraiato su un lettino ecocardiografico che presenta una pedaliera all’estremità e che può essere inclinato, il cosiddetto lettoergometro. Vengono posizionati gli elettrodi per la registrazione elettrocardiografica ed un bracciale è collegato allo sfigmomanometro. Il paziente viene invitato a pedalare e, ad intervalli di tempo stabiliti da protocolli internazionali standardizzati, si aumenta la durezza dei pedali per incrementare progressivamente il carico di lavoro e quindi lo sforzo fisico. Durante l’esame si registrano immagini del cuore in movimento, oltre all’esecuzione dell’elettrocardiogramma e la misurazione della pressione arteriosa.
Sonja Cukon Buttignoni
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