L’alimentazione può e deve essere nutrimento e terapia per l’organismo. La qualità della dieta è fondamentale per prevenire molte patologie e per il benessere psicofisico dell’individuo: non è necessario seguire diete restrittive ove non indicato dal medico, ma invece osservare una dieta equilibrata che tenga conto della piramide alimentare, ad esempio limitando l’assunzione di determinati alimenti e variando i pasti con una vasta scelta di prodotti freschi stagionali, magari a km 0. Proprio come ci indica la dieta mediterranea.
C’è però un altro aspetto che sta emergendo in tempi recenti: oltre alle indicazioni generali sui benefici di una dieta bilanciata, ognuno di noi dovrebbe indagare sulle proprie caratteristiche specifiche, dettate dal DNA, che lo rendono più o meno tollerante, più o meno incline ad assumere certi cibi. Si tratta di nutrigenetica, ossia lo studio dei rapporti tra patrimonio genetico e interazione con il cibo. Viceversa, il modo in cui il cibo interviene sul corredo genetico modificandolo viene chiamato nutrigenomica.
Il Dott. Favretto ci spiega come nutrigenetica e nutrigenomica influiscono nella nostra vita quotidiana in questa videopillola:
SALUTE&GUSTO – Nutrigenetica e Nutrigenomica, i consigli del Dott. Favretto
Temi di forte attualità: lo testimonia l'attenzione ad essi riservata ad Expo 2015:
- nel Padiglione Svizzero è possibile visitare una mostra interattiva e divulgativa che racconta, in quattro tappe, la relazione tra nutrizione, organismo e salute approfondendo i meccanismi che producono in mente e corpo lo stimolo a prediligere determinati alimenti
- nel Padiglione Italia, INAIL e Ministero della Salute in collaborazione con le scuole superiori promuovono un progetto su “Epigenetica e nutrizione” in cui i ragazzi rivestono un ruolo fondamentale nella divulgazione di conoscenze relativamente all’interazione tra alimentazione e DNA
Immagine: candacegelman.com