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Cardi e carciofi: il fegato ringrazia

Cardi e carciofi: il fegato ringrazia

Prodotti stagionali a basso contenuto calorico, ricchi di vitamine e sali minerali, fanno bene a tutti ma soprattutto a chi soffre di disturbi epatici.

Dobbiamo arrenderci! Siamo in autunno e queste giornate ce lo fanno ricordare e sono ormai lontani i caldi ricordi estivi. Non disperiamo però e accogliamo sulle nostre tavole cardo e carciofo, così come spinaci, verze e cavoli.
 

I cardi, ideali per una dieta detox

Al cardo vengono riconosciuti un basso contenuto calorico e un alto effetto saziante: un mix ottimale per essere messo ai primi posti tra gli ortaggi indicati nelle diete autunnali e invernali. Pur ricordando il sedano nella forma, il cardo appartiene alla stessa famiglia del carciofo (asteracee). Il gambo è la parte commestibile del cardo, il cui sapore ricorda il carciofo e un po’ anche il sedano. I cardi di buona qualità possono essere consumati crudi, mentre per gli altri ci vuole una cottura piuttosto lunga (tra i 30 e i 60 minuti).
 

I carciofi aiutano a depurare il fegato

Il carciofo povero in calorie, è ricco in ferro e in sali minerali (calcio, sodio, potassio, fosforo) e in alcune vitamine (A, B1, B2, C e PP).

Il principio attivo è la cinarina, che oltre a connotare il particolare sapore amaro, attribuisce al carciofo proprietà benefiche per la diuresi, nonché per la regolarità intestinale. Il carciofo viene consigliato in particolare per problemi legati: al colesterolo, al diabete, all’ipertensione, al sovrappeso ed alla cellulite.

Ma l’organo che più ringrazia è certamente il fegato, in questo cardo e carciofo ci vengono molto in aiuto per la loro azione epatoprotettiva e detossificante, nonché per la loro capacità rigenerativa riscontrata sul parenchima epatico aumentando il numero dei epatociti (le cellule proprie del fegato).
 

Il fegato grasso o steatosi epatica

Una situazione di frequente riscontro nei giorni nostri è il cosiddetto “fegato grasso” o “steatosi epatica”, spessissimo associata agli stati di sovrappeso e obesità e presente in circa l’80% delle persone affette da diabete. Non tenuta in considerazione per molti anni, in quanto ritenuta una situazione senza conseguenze, attualmente desta molte più preoccupazioni per l’evidenza della possibile evoluzione in forme di epatopatia ben più grave, come la steato-epatite non alcolica e la conseguente evoluzione in cirrosi epatica.

Ebbene attualmente non esistono farmaci per la cura di tale patologia, invece viene fortemente raccomandata una dieta adeguata e se necessario un corretto calo ponderale, lo svolgimento di attività fisica e l’assunzione proprio dei due protagonisti di questo articolo, il cardo ed il carciofo.

E allora per tutti, in particolare nei cambi di stagione, aiutiamo il nostro fegato e approfittiamo di ciò che la natura ci mette a disposizione.

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