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L’antibiotico-resistenza: il nuovo spettro della salute italiana

L’antibiotico-resistenza: il nuovo spettro della salute italiana

La lotta mondiale contro la resistenza agli antibiotici

L’antibiotico-resistenza è stato il tema centrale e caldo dello scorso G7 dedicato alla Salute svoltosi ad Ancona. Un vero problema che sta mettendo a repentaglio la salute globale e, in particolare, quella del nostro Paese.

“La nuova pandemia”, così l’ha definita l’On. e Ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione del forum informale dedicato alla salute che ha riunito allo stesso tavolo i suoi omologhi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA.

Una dichiarazione forte, ma supportata dai numeri: in Italia, oltre 10.000 decessi sono attribuiti ogni anno all’antibiotico-resistenza, una cifra che rende evidente la gravità della situazione.

Questa emergenza sanitaria, che si presenta come silente e invisibile, è stata monitorata con attenzione nel corso degli anni come dimostrato dall’ultimo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, che conferma la crescente preoccupazione internazionale. L’analisi mostra come la resistenza agli antibiotici stia progressivamente riducendo l'efficacia di questi farmaci, fondamentali per trattare infezioni comuni. Ma il dato più allarmante messo in luce è che oltre 39 milioni di persone potrebbero morire a causa di infezioni resistenti agli antibiotici entro il 2050.

Ma perché gli antibiotici da potentissimi alleati stanno perdendo la loro efficacia? L’uso indiscriminato e molto spesso improprio di questi farmaci, in ambito umano ma anche in quello veterinario, ha favorito l'evoluzione di batteri sempre più resistenti. A questo si aggiunge la mancanza di sviluppo di nuovi antibiotici, rendendo pertanto la lotta contro le infezioni sempre più difficile.

Dalla nascita della penicillina nel 1929 ad oggi, gli antibiotici hanno salvato tantissime vite, ma l’abuso e l’automedicazione hanno contribuito a ridurre l’efficacia di questi farmaci. Negli ultimi decenni, infatti, c’è stata la brutta abitudine di curare un po’ tutto con gli antibiotici, come ad esempio un banale raffreddore o l’influenza non considerando che, essendo infezioni virali e non batteriche, non possono essere curate con farmaci antibiotici.

A fronte di questo tetro scenario, il Ministro Schillaci ha comunicato che verranno stanziati 21 milioni di dollari da destinare alla lotta contro l’antibiotico-resistenza. Un primo passo per promuovere l'uso responsabile degli antibiotici, migliorare la prevenzione delle infezioni e incentivare la ricerca di nuovi antibiotici.

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