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Problemi di fertilità: le cause che possono portare all’infertilità

Problemi di fertilità: le cause che possono portare all’infertilità

La ricerca di un bambino a volte si rivela un momento difficile per quelle coppie che riscontrano dei problemi nel diventare genitori.

Dott. Marco Ghezzi

Quando il desiderio di una gravidanza non viene soddisfatto, dopo alcuni mesi, iniziano le preoccupazioni, la coppia si trova a dover vivere un periodo di riassestamento del proprio rapporto, sia dal punto emotivo che da quello sessuale. Con il Dottor Ghezzi facciamo una panoramica generale della definizione d’infertilità, delle potenziali cause e dei possibili trattamenti.
 

Facciamo un premessa: quando si parla d’infertilità?

Una coppia si definisce infertile quando non riesce ad ottenere una gravidanza spontanea dopo almeno 12 mesi di rapporti costanti non protetti.
 

Quali possono essere le cause?

Le cause dell’infertilità di coppia sono molteplici e non devono essere relegate al solo ambito femminile. Il maschio, infatti, può contribuire al determinismo dell’infertilità da solo o in associazione a problematiche femminili nel 30-70% dei casi. Patologie quali il criptorchidismo (cioè la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nello scroto entro il primo anno di vita), il varicocele (ovvero la dilatazione del plesso pampiniforme con ristagno di sangue venoso) o condizioni genetiche e/o cromosomiche (quali la sindrome di Klinefelter caratterizzata dalla presenza di un cromosoma X sovrannumerario in tutte le cellule che causa un blocco della crescita e maturazione dei tubuli seminiferi testicolari) sono condizioni che possono alterare in maniera, più o meno severa, i parametri seminali e portare, quindi, ad infertilità.
 

Ci si accorge solo attraverso esami specifici o ci possono essere campanelli d’allarme?

Il mancato accrescimento volumetrico testicolare durante la pubertà, l’evidenza di una dilatazione sopra il testicolo sinistro (come “un sacchetto di vermi”), fastidio o dolenzia durante l’eiaculazione e/o la minzione, senso di pesantezza in sede pubica/perineale possono essere campanelli d’allarme di una condizione patologica che può alterare le capacità riproduttive del soggetto e richiedere, quindi, un’attenta visita andrologica ed eventuali esami specifici di approfondimento.


Generalmente, quali sono le terapie possibili?

Trattamenti con antiossidanti, antinfiammatori ed in alcuni casi ormonali possono, dopo un’attenta valutazione diagnostica, essere indicati nel trattamento dell’infertilità maschile.
 

Si può parlare di prevenzione in caso di infertilità?

Certamente. Alcuni accorgimenti alimentari (incrementare l’uso di frutta e verdura, ridurre carboidrati, alcolici, proteine animali, fritti, insaccati, abolire il fumo di sigaretta) e stili di vita (prevedere un’attività fisica moderata ma costante, evitare tutte quelle condizioni che tendono ad aumentare la temperatura scrotale) possono salvaguardare la salute riproduttiva maschile.

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