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La sindrome femoro-rotulea: cause, sintomi e trattamento

La sindrome femoro-rotulea: cause, sintomi e trattamento

È chiamata Sindrome Femoro-Rotulea la condizione dolorosa che colpisce l’articolazione tra femore e rotula, dando luogo a una sintomatologia nel compartimento anteriore del ginocchio.

Dott. Roberto Galati
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Il dolore rotuleo (o disallineamento dell’apparato estensore, o strabismo rotuleo) è una sindrome dolorosa provocata da un difettoso scorrimento della rotula nel proprio solco, la troclea femorale. La rotula è un anello fondamentale della catena muscolo- tendinea che rende possibile l’estensione del ginocchio (e quindi la deambulazione, la stazione eretta, e la quasi totalità delle nostre attività motorie).

In questa catena, la rotula è compresa tra il muscolo quadricipite, il principale muscolo della coscia, e il tendine rotuleo, che, inserendosi sulla tibia a livello dell’apofisi tibiale anteriore, permette di trasformare la contrazione del muscolo in estensione del ginocchio. Per poter scorrere liberamente, la rotula possiede un “binario” scavato nella parte terminale del femore, la troclea. L’articolazione deputata a questo scorrimento è l’articolazione femoro-rotulea, che è parte integrante del ginocchio di cui costituisce uno dei tre compartimenti.

1 Quali sono le cause del dolore rotuleo?

I dolori alla rotula possono essere provocati da diversi fattori e non è sempre possibile identificarne la causa certa, ma tutte determinano un’incongruenza tra il percorso seguito dalla rotula e quello tracciato dalla troclea femorale.
In particolare, le più frequenti cause sono il ginocchio valgo (perché la troclea si trova angolata rispetto all’apofisi tibiale anteriore), i vizi torsionali del femore o della tibia (perché la troclea si trova ruotata all’interno rispetto all’apofisi tibiale anteriore), un muscolo quadricipite displasico (perché traziona la rotula non lungo l’asse, ma in modo asimmetrico verso l’esterno).

La rotula può presentare deformazioni o risultare spostata leggermente verso l’alto, il basso o di lato rispetto alla sua posizione originaria, con una conseguente alterazione della sequenza fisiologica dei movimenti.

In alcuni pazienti una precedente lussazione traumatica ha determinato una lesione del legamento femoro-rotuleo mediale, condizionando una successiva instabilità cronica dolorosa anche laddove non vi erano condizioni predisponenti particolarmente sfavorevoli.

Un’ulteriore causa dei dolori alla rotula è costituita dall’usura delle articolazioni, ovvero l’artrosi di ginocchio. Quest’ultima può determinare uno spostamento verso l’alto della rotula. Il termine medico per questo posizionamento scorretto è “rotula alta“, che si manifesta soprattutto con dolori alla rotula, ripetuti spostamenti della stessa e continui versamenti articolari al ginocchio.

2 Quali sono i sintomi della sindrome femoro-rotulea?

I dolori maggiori di questo problema sono il dolore anteriore che si avverte soprattutto nel salire o nello scendere le scale (è qui che i dolori si fanno particolarmente intensi) oppure quando il ginocchio resta piegato a lungo. Può, ad esempio, risultare molto doloroso rimanere a lungo seduti o in ginocchio o dormire a gambe piegate.

 

3 In cosa consiste il trattamento?

La maggior parte delle sindromi rotulee trova beneficio nel trattamento riabilitativo. Questo deve tendere al potenziamento selettivo di quella parte del muscolo quadricipite (vasto mediale) che permette di correggere il cattivo scorrimento, mentre deve mirare all’allungamento altrettanto selettivo di quella parte che contribuisce al cattivo scorrimento (vasto laterale).

Solo un programma specifico può ottemperare a questi criteri. L’adozione di una ginocchiera di stabilizzazione rotulea (consiglio ginocchiera Baurfain Genu Train P3), infine, può rivelarsi utile nella pratica sportiva.
I casi refrattari alle cure kinesiterapiche sono candidati alla terapia chirurgica, purché il disturbo sia significativo e/o il disallineamento sia grave al punto da far prevedere un’artrosi precoce.

Non esiste un trattamento univoco, poiché la scelta della procedura dipende essenzialmente dalla causa del disallineamento.
Se ad esempio la causa è il ginocchio valgo, si eseguirà un’osteotomia correttiva. Invece se la causa è un vizio torsionale si eseguirà una trasposizione dell’apofisi tibiale anteriore. Oppure se la causa è una displasia quadricipitale, si eseguirà una plastica del quadricipite. Infine se la causa è una lesione legamentosa, si eseguirà una ricostruzione del legamento femoro-rotuleo mediale.

Minori indicazioni ha il semplice intervento di sezione dei legamenti alari laterali della rotula (“lateral release”), che, ha sì, il pregio della scarsa invasività potendo essere eseguito in artroscopia, ma ha il difetto di essere solitamente insufficiente se non associato ad altri gesti chirurgici come la trasposizione della TTa (tuberosità tibiale anteriore), con o senza ricostruzione del legamento patello femorale mediale.

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