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Sovrappeso nell'adolescenza: non serve rinunciare alla pizza

Sovrappeso nell'adolescenza: non serve rinunciare alla pizza

Risvolti pratici e psicologici nella gestione del peso nei giovani ragazzi.

Cosa ci vorrà a perdere qualche chilo, con l'energia e il metabolismo dell'età adolescenziale? Eppure il problema non è così semplice, e soprattutto occorre fare attenzione a trattarlo in maniera quanto più delicata possibile.
 

Quali sono le possibili cause di sovrappeso in adolescenza?

Per la maggior parte dei casi, le cause del sovrappeso adolescenziale sono legate a comportamenti e abitudini scorrette, qualitativamente e quantitativamente. Oggi i ragazzi fanno poca attività motoria prediligendo i giochi online e l’uso di dispositivi digitali, favorendo così un’introduzione più alta di calorie a fronte di una spesa energetica ridotta. Inoltre, molto spesso, proprio mentre si trovano a guardare la televisione o utilizzare lo smartphone, tendono a consumare bibite o cibi confezionati che non danno senso di sazietà e forniscono un apporto nutrizionale scarso a fronte di un indice calorico molto alto. Questa situazione comporta inevitabilmente un aumento di peso e di conseguenza un disagio psicologico innescando un circolo vizioso che difficilmente trova risoluzione spontanea.
 

È sempre consigliabile intervenire correggendo le abitudini errate prima di arrivare all'età adulta? Perché?

È importante intervenire nel più breve tempo possibile per evitare che il sovrappeso si trasformi in obesità o che diventi causa di patologie che un tempo si associavano solo agli adulti ma che oggi vediamo purtroppo aumentare anche nei giovanissimi, come colesterolo alto, ipertensione, problemi articolari. Anche per questo, è preferibile evitare il “fai da te” rischiando di attivare delle carenze nutrizionali inutili e pericolose.


Si tratta, probabilmente, di un disagio da trattare in maniera sinergica e non solo dal punto di vista alimentare, è corretto?

L’adolescenza è un periodo di crescita particolare, i ragazzi sono più sensibili e anche più fragili. Il loro corpo cambia drasticamente e purtroppo durante questo cambiamento spesso mirano a modelli irrealistici, irraggiungibili. Questa situazione ha una forte influenza negativa poiché quando si rendono conto di non assomigliare ai loro idoli, rinunciano e utilizzano il cibo come valvola di sfogo, dando il via a un circolo vizioso. Questa è la classica dinamica che colpisce in particolare le ragazze che si sottopongono a diete troppo restrittive o svolgo un’attività fisica eccessiva.
 

È molto importante trasmettere il concetto che il punto realmente importante non è il peso ma la salute. Come si può promuovere questa cultura, soprattutto tra i più giovani?

Non è facile confrontarsi su questo tema con l’adolescente perché lui vive il momento, non pensa al futuro e al rischio per la sua salute. Occorre puntare su argomenti per loro più “vicini”, come possono essere il concetto di “sentirsi bene nel proprio corpo” per stare bene con gli altri, di poter riuscire meglio nello studio e nell'attività fisica grazie a una maggiore concentrazione ed energia garantite da una dieta corretta. È importante che comprendano che non devono rinunciare ai cibi che amano di più, ma solo imparare a equilibrare la loro alimentazione. Una pizza non ha mai fatto male a nessuno, in fondo!

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Susanna Fattoretto

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