Come verrà curata l'andropausa nell'uomo?
Dall'America arrivano DHEA, Keto-DHEA e Arimistane: la prossima terapia ormonale per l’andropausa
La cultura americana per la terapia antiaging nell’uomo è sicuramente più avanti di noi di molti anni. In questo blog descriviamo brevemente le caratteristiche di alcuni ormoni non conosciuti dalla maggior parte delle persone, e talvolta non considerati neanche dalla classe medica, che potrebbero invece avere un loro supporto e significato nella terapia dell’uomo in andropausa.
Cos'è il DHEA?
Il DHEA, ossia il deidroepiandrosterone, è un ormone prodotto dalla corteccia surrenale ed è attore di numerose funzioni nel nostro organismo essendo tra l’altro un precursore del testosterone. Presenta numerose azioni con finalità antitumorali, anti diabetiche contrastando l’avanzare dell’età nell’uomo anche a livello della sfera sessuale e delle prestazioni fisiche.
Ma esistono altre molecole che dobbiamo conoscere, ad esempio il 7-KETO-DHEA, un derivato (ossia un metabolita del dhea) che è stato scoperto nelle urine dell’uomo addirittura nel 1958; come il dhea anche il Keto-Dhea tende dopo i vent’anni a ridursi diminuendo progressivamente, tanto da arrivare a un 50% intorno all’età di 50 anni, età che guarda caso si identifica spesso con l’andropausa.
Il trattamento antiaging, utilizzato dai colleghi di oltre oceano, è con il 3-acetil-7-keto-dhea, che viene assorbito rapidamente dal nostro corpo, solforato ed eliminato nelle urine. Numerosi studi hanno evidenziato quanto quest’ormone sia privo di tossicità ma dia degli ottimi benefici da un punto di vista immunologico, termoregolatore e sul controllo del sovrappeso.
Un derivato del 7 keto dhea è l’Arimistane, un’anti aromatasi. Senza entrare nei dettagli tecnici, dobbiamo sapere che l’aromatasi è un enzima in grado di convertire il testosterone, ossia l’ormone maschile, in estrogeno, ossia ormone femminile: deduciamo da soli quale può essere l’effetto devastante nella sfera sessuale di un uomo in cui vi sia un eccesso di azione delle aromatasi.
Il derivato del 7- keto-dhea, arimistane, è in grado di bloccare le aromatasi impedendo quindi la conversione degli androgeni in estrogeni.
Come si può capire da queste poche righe esiste un mondo sommerso che riguarda gli ormoni ed i loro derivati che non deve essere sempre visto con un occhio critico e ostacolante, ma deve essere conosciuto e condiviso perché talvolta l’utilizzo di una terapia ormonale sostitutiva, cosciente e guidata da uno specialista, può sicuramente migliorare la qualità della vita nell’uomo, senza dimenticare che la donna in menopausa ha una sua terapia ormonale sostitutiva accettata e legalizzata.
Purtroppo le molecole di cui abbiamo parlato non sono ancora autorizzate nel nostro continente, mentre sono utilizzate con soddisfazione ed efficacia dall’altra parte dell’oceano.
È obbligatorio il classico messaggio della finalità terapeutica che dovrebbe avere questo approccio, sempre giustificato dalle attente valutazioni del proprio andrologo/endocrinologo di fiducia ed escludendo tutte le patologie ormonodipendenti, comprese ovviamente quelle tumorali.
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