Artrosi del polso: come riconoscerla
Una patologia legata non solo all'invecchiamento che causa dolore e difficoltà nel movimento.
L'artrosi del polso è una condizione degenerativa che interessa le articolazioni del polso, provocando l'usura della cartilagine, il tessuto elastico che consente alle ossa di muoversi senza attriti.
La cartilagine sana funge da ammortizzatore tra le ossa, ma nel caso dell'artrosi, questo strato protettivo si assottiglia progressivamente fino a scomparire in alcuni punti, causando attrito tra le ossa e dando origine a dolore al polso, gonfiore e limitazione dei movimenti.
Indice
1 Cos'è l'artrosi del polso?
L'artrosi del polso è una forma di degenerazione che colpisce principalmente le articolazioni del polso. Questa condizione si verifica quando la cartilagine che riveste le estremità delle ossa si deteriora con il tempo o a causa di traumi che abbiano in qualche modo interessato le superfici articolari direttamente o secondariamente alterando i rapporti di tali superfici (lesioni dei legamenti che mantengono in posizione corretta le ossa).
La perdita di cartilagine porta ad un aumento dell'attrito tra le ossa che causa dolore e reazione infiammatoria che nel tempo deforma l'articolazione.
2 Sintomi dell’artrosi del polso
L'artrosi del polso è una condizione che può passare inosservata nelle sue fasi iniziali, ma i sintomi tendono a peggiorare con il tempo. Di seguito i segnali da monitorare che possono indicare la presenza di questa patologia.
Dolore: questo sintomo è il più comune dell'artrosi e può variare da lieve a intenso. Può presentarsi inizialmente solo durante il movimento dell'articolazione, ma nelle fasi più avanzate può essere presente anche a riposo. Il dolore è spesso descritto come un senso di bruciore o fitte acute.
Gonfiore e rigidità: il gonfiore può essere accompagnato da una sensazione di calore nella zona interessata. La rigidità, particolarmente evidente al mattino o dopo periodi di inattività, limita l'ampiezza di movimento del polso, rendendo difficili le attività quotidiane.
Crepitii e limitazione del movimento: molte persone notano un suono o una sensazione di scricchiolio, noto come crepitio, quando muovono il polso. Questo, se associato anche al dolore, può essere dovuto ad un’instabilità articolare che porta all’usura della cartilagine. Inoltre, l'artrosi può causare una progressiva limitazione nella flessione e nell'estensione del polso, influenzando la capacità di afferrare oggetti o di eseguire movimenti che richiedono precisione.
Deformità articolare: nei casi avanzati, l'artrosi del polso può portare a una deformità visibile dell'articolazione. Questo accade perché il deterioramento della cartilagine e le alterazioni ossee cambiano la struttura del polso, che può apparire gonfio o distorto.
3 Differenza tra artrite e artrosi del polso
È importante distinguere l'artrite del polso dall’artrosi, anche se i termini vengono spesso usati in modo intercambiabile.
Per artrite, in generale, si intende un quadro infiammatorio articolare che può avere cause diverse come, ad esempio, un’infezione batterica o virale, un eccesso di acido urico (gotta), un quadro di artropatia reumatica o di artrosi che infiamma l’articolazione. Quindi, l’artrite è un effetto di cause diverse che può colpire persone di tutte le età, inclusi i bambini.
L’artrosi invece e una condizione articolare non acuta ed è più comune nelle età avanzate a seguito del deterioramento delle superfici articolari dovuto soprattutto all'uso e al tempo
4 Cause principali dell’artrosi del polso
Tra le principali cause dell'artrosi del polso possiamo elencare:
- Usura naturale: con l'avanzare dell'età, la cartilagine può naturalmente assottigliarsi e diventare meno elastica, aumentando il rischio di artrosi.
- Lesioni al polso: fratture, lussazioni o danni ai legamenti del polso possono aumentare il rischio di sviluppare artrosi in seguito, anche se le lesioni sono state trattate correttamente al momento dell'occorrenza.
- Stress ripetitivo: movimenti ripetitivi o l'uso eccessivo del polso, comuni in certi lavori o sport, possono accelerare l'usura della cartilagine.
Fattori di Rischio
Alcuni fattori di rischio possono contribuire alla comparsa dell'artrosi del polso, tra cui:
- Età avanzata: il rischio di sviluppare artrosi aumenta con l'età, poiché la cartilagine tende a degenerarsi nel tempo.
- Sesso: le donne sono più suscettibili all'artrosi rispetto agli uomini, soprattutto dopo la menopausa, a causa di fattori ormonali.
- Predisposizione genetica: la tendenza all'artrosi, inclusa quella del polso, può essere ereditata, indicando che la genetica gioca un ruolo nella suscettibilità alla condizione.
- Condizioni mediche: alcune malattie reumatologiche come l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, altre tipologie di connettiviti e la gotta, possono aumentare il rischio di sviluppare artrosi a causa dell'infiammazione cronica e di altri meccanismi patologici.
Come prevenire l'artrosi del polso?
Mentre alcuni fattori di rischio come l'età e la genetica non sono modificabili, ci sono misure preventive che possono ridurre il rischio di sviluppare artrosi del polso o almeno rallentarne la progressione:
- Controllo del peso per ridurre lo stress sulle articolazioni.
- Esercizio regolare per mantenere la forza muscolare e l'elasticità delle articolazioni.
- Limitare o ridurre i movimenti ripetitivi con stress eccessivo sulle articolazioni del polso.
- Utilizzare attrezzature ergonomiche durante il lavoro o lo svolgimento di hobby che richiedono movimenti ripetitivi del polso.
5 Diagnosi dell'artrosi del polso: procedura ed esami
La diagnosi precoce dell'artrosi del polso è cruciale per gestire efficacemente la condizione e limitare l'ulteriore deterioramento dell'articolazione.
Il processo diagnostico inizia con una valutazione clinica dettagliata seguita da esami diagnostici specifici. Ecco come i medici procedono per diagnosticare l'artrosi del polso.
Consultazione e valutazione clinica
- Anamnesi: si inizia con un'accurata raccolta della storia clinica del paziente, ponendo domande specifiche sui sintomi, sulla loro durata e su eventuali fattori scatenanti o allevianti.
- Esame fisico: durante l'esame fisico, si valuta il polso per dolore, gonfiore, limitazione del movimento, deformità e la presenza di movimenti articolari anomali che sottendano una instabilità.
Esami Diagnostici
- Radiografia (RX): le radiografie sono spesso il primo esame diagnostico eseguito. Possono rivelare riduzione dello spazio articolare, sclerosi subcondrale (indurimento dell'osso sotto la cartilagine), osteofiti (escrescenze ossee) e altre alterazioni ossee tipiche dell’artrosi.
- Ecografia: può essere utilizzata per valutare le condizioni dei tessuti molli intorno al polso, come i tendini e i legamenti, e per rilevare la presenza di liquido sinoviale in eccesso, indicativo di infiammazione.
- Risonanza Magnetica (RM): la RM fornisce immagini dettagliate delle tessuti molli e delle ossa del polso. È utile per rilevare edema osseo dovuto all’infiammazione, al possibile versamento sinoviale intrarticolare e in alcuni casi le lesioni legamentose.
- Esami del sangue: anche se non specifici per l'artrosi, possono essere utilizzati per escludere altre condizioni che possono causare sintomi simili, come l'artrite reumatoide.
6 Trattamento dell’artrosi del polso
Una volta diagnosticata l'artrosi del polso, l'obiettivo del trattamento diventa la gestione del dolore, il mantenimento o l'aumento della mobilità articolare e il rallentamento della progressione della malattia. Non esiste una cura definitiva per l'artrosi, ma una combinazione di trattamenti può aiutare a controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita. Ecco le principali opzioni di trattamento disponibili.
Il trattamento conservativo dell'artrosi del polso
- Antinfiammatori non steroidei (FANS): farmaci come ibuprofene o naprossene possono ridurre il dolore e l'infiammazione.
- Analgesici: paracetamolo e altri analgesici possono essere utilizzati per controllare il dolore.
- Riposo e modifica delle attività: limitare o modificare le attività che peggiorano il dolore al polso può aiutare a ridurre i sintomi.
- Fisioterapia: esercizi specifici possono migliorare la forza e la flessibilità del polso, riducendo il dolore e migliorando la funzione.
- Terapie fisiche : tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni, paraffinoterapia. Sono tutte forme di terapia che possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
- Supporti ortopedici: tutori o fasce possono stabilizzare articolazioni di mano e polso in modo da ridurre il dolore durante le attività e dare tempo all'articolazione di riposare.
- Iniezioni intrarticolari (infiltrazioni): medicinali o preparati somministrati direttamente nell'articolazione per ridurre l'infiammazione e il dolore. In base alla condizione clinica lo specialista potrà proporre l’iniezione di acido ialuronico, corticosteroidi o preparati autologhi (concentrati o estratti di cellule da sangue o tessuto adiposo prelevati dal paziente stesso) che hanno la funzione di ridurre il processo degenerativo. Tali preparati richiedono una strumentazione apposita e devono essere eseguiti dallo specialista.
Le tipologie di interventi chirurgici
- Debridment artroscopico: rimozione di tessuti infiammati o danneggiati dall’interno dell'articolazione per alleviare i sintomi.
- Osteotomia: riallineamento delle ossa per ridurre lo stress sull'articolazione affetta e rallentare il processo di deterioramento.
- Artrodesi (fusione articolare): rimozione delle superfici articolari danneggiate facendo fondere i due capi ossei, eliminando di fatto l'articolazione e quindi il dolore. Questo intervento determina una limitazione del movimento non essendoci più movimento tra le ossa coinvolte.
- Artroplastica (sostituzione dell'articolazione): Sostituzione dell'articolazione danneggiata con un impianto artificiale o con tecniche biologiche che mantengono il movimento articolare senza impianti protesici.Tutte queste tecniche devono essere discusse con lo specialista per comprendere rischi, benefici e quali siano le modalità e i tempi di recupero.
Daniele Gianolla
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