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Cross Linking accelerato: il laser che sconfigge il cheratocono in 19 minuti

Cross Linking accelerato: il laser che sconfigge il cheratocono in 19 minuti

Con la nuova tecnica si evita il trapianto della cornea per guarire da questa patologia

La deformazione della cornea può portare al peggioramento della vista, sino alla
sua perdita. La tecnologia di ultimissima generazione permette di porvi rimedio in un “battito di ciglia”.
 

Che cos’è il cheratocono?

È una malattia oculare che coinvolge la cornea assottigliandola progressivamente e deformandola fino a causare la perdita della vista. Insorge spesso in giovane età, praticamente sempre bilateralmente.
 

Quali sono i principali sintomi per riconoscerlo?

I sintomi sono inizialmente la comparsa di una semplice miopia o, più spesso, un astigmatismo: solamente una visita medica accurata e l’esecuzione di un esame strumentale, chiamato tomografia corneale, riescono ad evidenziarlo. Da qui la necessità di rivolgersi sempre ad un medico oculista per ogni difetto visivo, pena il rischio di una mancata o tardiva diagnosi.
 

Se non viene diagnosticata in tempi brevi, quali possono essere le conseguenze?

La tempestività della diagnosi è essenziale per poter bloccare una malattia che, altrimenti, porta inesorabilmente al trapianto di cornea.
 

In che modo si può curare?

Da pochi anni esiste una tecnica parachirurgica che permette di bloccare la malattia, chiamata Cross Linking (CXL), che consiste nell’applicazione sulla cornea di una sostanza, la riboflavina, e della sua attivazione tramite un laser ad ultravioletti. Questo metodo si è evoluto fino a permettere oggi, con una procedura accelerata ed un laser potenziato, di svolgere l’intervento in soli 19 minuti!
 

Come viene eseguito il Cross Linking?

Al paziente sdraiato sul letto operatorio del laser viene applicato un collirio anestetico e poi alcune gocce di Riboflavina, che penetra lentamente nel tessuto corneale in 10 minuti. A quel punto il soggetto viene invitato a fissare una luce laser per 9 minuti: la riboflavina si “attiverà” e l’intervento sarà concluso.
 

Si avverte dolore durante la procedura?

L’intervento è praticamente indolore: il paziente viene subito dimesso e dovrà seguire una terapia a base di antidolorifici e colliri antinfiammatori. Il Cross Linking, in questa sua ultima evoluzione, blocca praticamente sempre la malattia, scongiurando il trapianto. In alcuni casi la patologia non solo viene bloccata, ma con una variante che utilizza un secondo laser (laser ad eccimeri), si riesce ad ottenere un aumento della capacità visiva rispetto alla preoperatoria.
 

Cos’è necessario per l’ottima riuscita dell’operazione?

È essenziale poter disporre di un laser di ultima generazione, di caratteristiche evolute e di potenza maggiore rispetto alle versioni precedenti. Il Centro di medicina si è dotato di questa nuova versione di laser da circa 6 mesi, perché la velocissima evoluzione della tecnologia impone un continuo aggiornamento. 


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Dott. Claudio Genisi Dott. Claudio Genisi
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