Prevenire i difetti visivi nei bambini
La vista dei bambini è molto importante per cui è essenziale fare attenzione ai primi segnali di difetti visivi.
La prevenzione della progressione dei difetti visivi nei bambini si basa su controlli visivi regolari e comportamenti salutari, come trascorrere tempo all'aperto e limitare l'uso di schermi, per garantire uno sviluppo visivo ottimale e intervenire tempestivamente in caso di anomalie.
Indice
1 A che età fare la prima visita oculistica?
Le prime valutazioni vengono eseguite nei primi mesi di vita nei reparti di neonatologia e presso il pediatra, per individuare evidenti malformazioni o difetti, come un aspetto anomalo biancastro della pupilla (rischio di retinoblastoma) o malposizionamenti (strabismi).
In ogni caso, soprattutto se in presenza di familiarità per difetti o patologie visive, è consigliato effettuare una visita oculistica tra i 2 e i 4 anni di età, o almeno effettuare una valutazione ortottica di screening.
2 Quali sono i segnali di difetti visivi nei bambini?
Se il bambino strizza gli occhi o li stropiccia, o tende ad avvicinarsi molto alle cose o non riconosce oggetti o persone a distanza, o mantiene una posizione anomala del capo, o tende a chiudere un occhio, potrebbe essere necessario un approfondimento con una visita oculistica.
È importante non sottovalutare questi segnali, poiché la correzione tempestiva di eventuali difetti visivi è cruciale per garantire un corretto sviluppo visivo, prevenire il peggioramento della vista e supportare il benessere psicofisico e l'apprendimento del bambino.
3 Quali sono i difetti visivi più frequenti nei bambini?
I quadri clinici di più frequente riscontro in età pediatrica sono lo strabismo e l’ambliopia. In questi casi si può determinare il cosiddetto quadro comunemente noto come “occhio pigro”. In questa situazione uno dei due occhi viene sostanzialmente sconnesso dal cervello, dove normalmente avviene la fusione delle due immagini provenienti dai due occhi, con la creazione di una unica immagine tridimensionale.
Questo quadro clinico può purtroppo non essere riconosciuto dai genitori, in quanto apparentemente il bambino riesce e vedere e a muoversi senza problemi. Più precoce è il riconoscimento di questo quadro clinico, con conseguente individuazione delle cause e applicazione delle necessarie terapie, più è alta la probabilità di recupero funzionale dell’occhio ambliope (“pigro”).
Tutti questi interventi hanno efficacia solo se effettuati in età prescolare, cioè prima dei sei anni, in quanto in questa fase la plasticità neuronale è ancora buona e permette buoni recuperi.
Quanto sono importanti i controlli regolari dall'oculista?
I difetti visivi refrattivi non individuati possono determinare difficoltà nell’apprendimento e nella postura. Ipermetropia e astigmatismo possono essere meglio riconosciuti durante una approfondita visita oculistica con l’utilizzo di colliri cicloplegici.
Nell’età scolare può comparire la miopia, condizione refrattiva che può tendere a progredire fino al completamento del processo di crescita (22-25anni). E’assolutamente importante, pertanto, seguire l’evoluzione di questo difetto per intervenire tempestivamente con corretti strumenti compensativi o terapie mirate, riducendo così il rischio di complicanze a lungo termine.
Quali sono le terapie più indicate?
Oggi abbiamo a disposizione sistemi per rallentare la progressione miopica. La correzione con l’occhiale adatto è il primo passo fondamentale; in caso di progressione evidente, possono essere utilizzate lenti particolari, sia da occhiale che a contatto, con defocus periferico, o anche lenti a contatto notturne che vengono rimosse al mattino, o anche gocce di atropina molto diluita.
Queste opzioni terapeutiche, selezionate in base alle specifiche esigenze e alla risposta individuale del bambino, rappresentano strumenti validi nella gestione della salute visiva infantile.
4 Fare attività all'aperto può prevenire i difetti visivi nei bambini?
Indubbiamente le nuove generazioni trascorrono sempre più tempo davanti ad ausili elettronici, mantenendo il fuoco della loro visione a distanze ridotte.
Per i loro occhi e per la loro salute in generale, è auspicabile che possano trascorrere maggior tempo in spazi aperti, fissando il loro sguardo su obiettivi più distanti e naturali.
Per quanto riguarda specificamente la salute oculare, la luce solare stimola la produzione di dopamina nell'occhio, sostanza che gioca un ruolo cruciale nel prevenire l'allungamento eccessivo dell'occhio, un fattore associato allo sviluppo della miopia.
Inoltre, fissare obiettivi a distanza permette ai muscoli oculari di rilassarsi, riducendo il rischio di affaticamento visivo e migliorando la capacità di messa a fuoco. L'attività all'aperto incoraggia anche uno stile di vita attivo, promuovendo la salute fisica complessiva.
Roberto Marsilio
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