Ovaio policistico e dieta chetogenica: come curare la PCOS con l'alimentazione
I sintomi della sindrome dell’ovaio policistico possono essere mitigati da una corretta alimentazione. Ne parliamo con la Dott.ssa Serena Di Santo, nutrizionista.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disordine ormonale comune nelle donne in età riproduttiva; colpisce tra il 5 e il 10% delle donne e rappresenta una delle cause più comuni di infertilità.
È solitamente definita come una sindrome clinica nella quale, tipicamente, le ovaie sono ingrossate e contengono un gran numero di cisti follicolari.
Indice
1 I sintomi principali della PCOS
La sindrome dell’ovaio policistico è caratterizzata da segni di iperandrogenismo (aumento del testosterone in circolo) come:
- lieve obesità
- cicli irregolari o amenorrea
- acne
- irsutismo (eccessiva peluria)
2 Le cause e i disturbi associati
Difficile dire quali siano le cause di questo disordine, sicuramente ad eziologia multifattoriale, che possono essere sia genetiche che ambientali.
Sappiamo che squilibri ormonali che riguardano ipofisi e ipotalamo (i quali a loro volta controllano l'attività delle ovaie) aumentano la produzione di ormoni maschili, come anche l'eccessiva produzione di insulina da parte del pancreas in una condizione di insulino-resistenza.
Recenti studi indicano che la sindrome dell'ovaio policistico è associata a un'infiammazione cronica di basso grado, anch'essa in grado di stimolare la produzione di ormoni androgeni.
Alcune ricerche inoltre suggeriscono che la PCOS potrebbe essere legata alla presenza di specifici geni.
Infine, il sovrappeso e l'obesità sembrano essere fattori determinanti per lo sviluppo di questa condizione.
3 Perché si ingrassa con l’ovaio policistico?
Lo squilibrio ormonale tipico della PCOS incide anche sul metabolismo e può portare ad un aumento di peso.
Tra i fattori metabolici correlati si evidenzia l'insulino-resistenza, la quale determina un aumento dell’insulina in circolo. L'insulina è un ormone con un effetto anabolico indiscriminato sia sul muscolo che sul tessuto adiposo, per questo motivo, se si determina insulino-resistenza, si ingrassa.
L'incremento del grasso addominale, ma soprattutto di quello viscerale è strettamente correlato all’aumento dell’infiammazione cronica di basso grado, il che peggiora ulteriormente la situazione.
Va sottolineato che nelle donne obese i segni e i sintomi della PCOS sono abitualmente più gravi.
4 La dieta chetogenica per la PCOS
Le diete chetogeniche (KD) sono protocolli nutrizionali normoproteici che prevedono una limitata assunzione di glucosio e possono essere ipo o iperlipidiche (dunque ipo o normocaloriche) sulla base dei bisogni energetici dell’individuo e degli obiettivi terapeutici.
Rappresentano una manipolazione nutrizionale che simula il digiuno e attiva la β-ossidazione degli acidi grassi e la sintesi di corpi chetonici, utilizzati dalle cellule come substrato energetico alternativo al glucosio.
Le KD promuovono variazioni nell’assetto metabolico e in alcuni processi molecolari, apportando numerosi benefici:
- aumento della sensibilità insulinica
- miglioramento dei lipidi plasmatici
- riduzione dell’infiammazione
- protezione contro lo stress ossidativo
Trovano pertanto applicazione in alcune condizioni di disequilibrio ormonale femminile come la sindrome dell'ovaio policistico.
Gli alimenti che non sono previsti in una dieta chetogenica sono quindi i carboidrati come la pasta, il riso, il pane ma anche la frutta e legumi non sono ammessi. Lo stesso vale per i latticini.
5 L’attività fisica e il suo ruolo nella sindrome dell’ovaio policistico
L’attività fisica ha un ruolo molto importante nella gestione della PCOS, almeno quanto la dieta, ce lo dicono diversi studi.
Svolgere regolarmente attività fisica migliora la resistenza insulinica, promuove la perdita di peso riducendo i livelli di insulina, di estrogeni nel sangue. Questo favorisce il ripristino dell'ovulazione e l'effetto dei farmaci eventualmente utilizzati per l'induzione dell'ovulazione.
Sia l'esercizio di tipo aerobico che quello di resistenza permettono al corpo di migliorare le proprie funzioni metaboliche e influenzano un miglioramento dell'equilibrio ormonale e la prevenzione di complicazioni gravi della PCOS, come malattie cardiache e diabete.
Quindi è consigliato:
- camminare
- andare in bicicletta
- correre
- saltare la corda
- allenarsi con i pesi
- praticare lo yoga o altre discipline che lavorano riducendo livelli di stress
Sconsiglio fortemente il fai da te soprattutto in presenza di una patologia sia per quanto riguarda l'alimentazione che l'allenamento, è sempre bene farsi seguire da professionisti per evitare incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Serena Di Santo
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