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L’importanza della prevenzione urologica

L’importanza della prevenzione urologica

Sottoporsi a controlli urologi periodici è di estrema importanza, in particolare dopo i 40 anni

Secondo i dati della Società Italiana di Urologia (SIU) è evidente che, a differenza delle donne, la popolazione maschile non ha ancora assunto la buona abitudine di sottoporsi a visite specialistiche periodiche.
 

Perché gli uomini non si sottopongono regolarmente a visite urologiche?

Spesso è l’imbarazzo a frenare gli uomini ad esternare problematiche che riguardano anche la sfera sessuale. La prevenzione invece è la miglior arma per giocare d’anticipo, diagnosticando precocemente e trattando tempestivamente ed adeguatamente patologie benigne ed oncologiche attualmente frequenti già attorno ai 40 anni.
 

Quali sono i benefici della prevenzione?

Sottoporsi a controlli urologici periodici permette la diagnosi ed il conseguente intervento in caso di numerose patologie tumorali (tumore alla prostata, della vescica, del testicolo, del rene) ed in caso di patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia prostatica, prostatiti, infertilità maschile, disfunzione erettile, disfunzioni sessuali).
 

Come viene visto l’urologo dagli uomini?

I retaggi culturali legano la figura dell’urologo a quella del medico incontrato alla visita per il servizio militare o a cui ci si rivolge ad una certa età. In realtà è uno specialista che segue l’uomo in tutte le fasi della vita.
 

A che età bisognerebbe iniziare a rivolgersi allo specialista?

Già dalla pubertà è buona abitudine programmare una visita urologica così da individuare eventuali problematiche quali frenulo corto, fimosi o varicocele, che è tra le principali cause d’infertilità maschile. La visita urologica può inoltre rivelarsi un utile momento informativo per un giovane che intende prendersi cura della propria persona e che si appresta a vivere la sessualità in modo consapevole e responsabile.
 

Quando è bene iniziare i controlli?

A partire dai 40 anni è raccomandabile prevedere visite periodiche. Dati recenti evidenziano che attorno a quest’età abbiano esordio molte forme tumorali, benigne e non. Ad esempio, l’iperplasia prostatica benigna colpisce il 5-10% della popolazione maschile quarantenne e fino all’80% degli uomini tra i 70 e gli 80 anni. La prostatite si manifesta, invece, con frequenza nella fascia di età compresa fra i 30 e i 50 anni, con una picco proprio ai 40 anni.
 

Qual è il tumore più diffuso negli uomini?

Il 12% di tutte le diagnosi di cancro nel genere maschile riguarda i tumori del testicolo, che costituiscono la tipologia di tumore più frequente fino ai 50 anni.
 

In cosa consiste la visita urologica?

Lo specialista per prima cosa raccoglie informazioni sullo stato di salute della persona e sull’eventuale familiarità con malattie urologiche. Dopo l’anamnesi, passa all’esame obiettivo urologico, ovvero all’osservazione dell'addome superiore e della parte bassa della schiena per individuare eventuali anomalie, quali gonfiori o indolenzimenti, per procedere poi con l’esplorazione rettale, fase fondamentale per la diagnosi precoce del tumore alla prostata.
 

Quali ulteriori informazioni vengono fornite al paziente?

Informazioni relative allo stile di vita e consigli alimentari fondamentali per la prevenzione, dalla calcolosi alle malattie prostatiche.

Ci sono sintomi che non bisogna sottovalutare?

Sì, è importante non trascurare 5 sintomi e rivolgerei all’urologo in caso di:

1. disturbi dell’apparato urinario, quali dolori alla regione pelvica e lombare accompagnati da altri sintomi, come l’impossibilità ad urinare seppur in presenza di stimolo oppure urgenza di urinare e minzione frequente, bruciore o fastidio durante la minzione;
2. presenza di sangue nelle urine;
3. difficoltà a raggiungere e/o mantenere l’erezione;
4. episodi di coliche renali;
5. incontinenza urinaria.
 

Come consiglia di comportarsi in questo particolare periodo storico?

Le forme tumorali, nonostante la pandemia da Covid-19, non hanno subito una battuta d’arresto, pertanto la prevenzione continua ad essere imprescindibile e fondamentale.

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Dott. Domenico Massari Dott. Domenico Massari
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