Donne e salute oculare: prevenzione, diagnosi e terapie.
Uno sguardo intenso, occhi sani, funzionalità ottimale della vista: tutto ciò concorre al benessere oculare di ciascuno di noi.
Nel caso delle donne, a differenza degli uomini, influiscono in modo decisivo i cambiamenti ormonali che avvengono in alcune fasi di passaggio della vita: età prepuberale, nel corso della gravidanza, nel periodo che precede e segue la menopausa. La maggior secchezza oculare che si avverte in menopausa è dovuta al calo della produzione degli ormoni femminili nelle ovaie, estrogeni e progesterone.
Anche l’alterazione dei livelli di prolattina e testosterone influisce sulla funzione lacrimale nei tessuti epiteliali. Fino all’ 80% delle donne in menopausa soffre di occhio secco, una disfunzione della produzione delle lacrime che ha varie cose, tra cui come già detto, un alterato equilibrio tra estrogeni ed androgeni. È una vera e propria patologia che, se non curata adeguatamente può progredire e peggiorare nel tempo.
Esistono due tipi di occhio secco: uno dovuto all’eccessiva evaporazione lacrimale, la dislacrimia, che è provocata dalla disfunzione delle ghiandole di Meibomio, responsabili della produzione dello strato lipidico del film lacrimale. Ne deriva rapida evaporazione delle lacrime responsabile del bruciore della lacrimazione riflessa e della sensazione di corpo estraneo. Nell’ ipolacrimia, meno frequente in menopausa, c’è una diminuzione di produzione delle lacrime.
Per questo motivo anche la terapia ormonale sostitutiva e la contraccezione, agendo sul piano dell’equilibrio ormonale, vanno a modificare il naturale equilibrio.
Indice
1 Quali sono le problematiche o patologie oculari che si manifestano con più frequenza?
Da un lato, si evidenziano problematiche che non necessariamente sono destinate a diventare patologiche. Da un altro lato, le donne possono trovarsi ad affrontare vere e proprie patologie che, se non prese per tempo e nei casi peggiori, possono condurre anche alla cecità o ad ad alcune maculopatie.
- La degenerazione maculare senile è la principale causa di cecità nei paesi industrializzati e colpisce le donne dopo i 70 anni con una percentuale di 3 a 1 rispetto ai maschi.
- La Retinopatia diabetica è più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile con un rapporto di 1, 25/1
- Retinopatia da idrossiclorochina: (peraltro abbastanza rara) farmaco che viene utilizzato per la terapia di malattie reumatiche come l’artrite reumatoide o il lupus eritematodes sistemico molto frequenti nel sesso femminile con un rapporto di 3/1 rispetto al sesso maschile
- Retinopatia da Tamoxifene: farmaco anti- estrogeno usato in alcuni tipi di tumore mammario
- Retinopatie occlusive vascolari: (anche se sono più frequenti nel sesso maschile) la gravidanza e l’assunzione di contraccettivi orali, espongono maggiormente le donne
- Malattia di Basedow: esoftalmo, retrazione palpebrale ed alterazione della motilità oculare in corso di patologia tiroidea autoimmune è più frequente nella donna con un rapporto di 5-10/1
- Miopia: nelle miopie elevate le donne presentano un rischio maggiore di sviluppare complicazioni retiniche. Rapporto 2/1 rispetto agli uomini
- Glaucoma a bassa pressione: colpisce più frequentemente il sesso femminile
In tutti questi casi la prevenzione e il monitoraggio con controlli oculistici regolari sono fondamentali per evitare di arrivare troppo tardi alla diagnosi e alla terapia.
2 Quanto può essere necessaria ed efficace la prevenzione?
La prevenzione è sempre necessaria, la vista va salvaguardata finché c’è. Inoltre, con i mezzi che oggi abbiamo a disposizione, sia diagnostici sia chirurgici, possiamo intervenire e agire per tempo. Una corretta prevenzione include in ogni caso uno stile di vita sano e alimentazione corretta per fornire i nutrienti che concorrano alla salute oculare.
Chi lavora in condizioni di luce non ottimale, coloro che sforzano la vista davanti agli schermi, devono apportare gli accorgimenti necessari per mitigare i rischi che tale esposizione comporta.
Per le donne il consiglio è quello di prestare attenzione alle fasi di cambiamento ormonale e far dialogare l’oculista con il ginecologo e, se necessario, anche con altri professionisti, per evidenziare le problematiche in essere e individuare la strategia ottimale per affrontare eventuali criticità.
3 Quali consigli dare alle donne in gravidanza?
Durante la gravidanza la donna mette in campo tutte le sue energie. Durante la gravidanza e l’allattamento può esserci un abbassamento della vista ma si tratta di una condizione fisiologica, a carattere transitorio, circoscritta al particolare periodo che si sta attraversando.
4 Con la menopausa si devono prestare particolari attenzioni?
In questo periodo della vita l’organismo si adatta a una nuova dimensione. Certamente è necessaria una visita oculistica di controllo per verificare le varie funzioni visive della paziente.
5 Come si cura la sindrome da occhio secco in menopausa?
La terapia: inizialmente si usano colliri di lacrime artificiali, salviette o schiume della pulizia del bordo palpebrale, nei casi più gravi si eseguono cicli di trattamento con luce pulsata che stimolano le ghiandole di Meibonio a riprendere la loro funzione. Prevenzione: Pause durante il lavoro al computer. Umidificazione dell’ambiente. Idratazione bevendo molta acqua e alimentazione ricca di vegetali e frutta.
Giancarlo Caprioglio
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