Cos'è (e cosa dovrebbe essere) lo sport per i bambini
Attività sportiva per i più piccoli assolutamente sì, ma senza esasperarne l'aspetto agonistico: norme di comportamento per genitori moderni.
Esistono moltissimi motivi per cui tutti dovremmo fare sport più di una volta a settimana, dalla salute fisica al benessere della nostra mente. L'esercizio fisico contribuisce a salvaguardare il nostro corpo da molte patologie, a mantenere un peso forma adeguato e costante, e rappresenta il miglior alleato contro lo stress. Ma quanti, tra noi, si dichiarano pigri e "incapaci" di dedicarsi all'attività fisica? Accade soprattutto tra chi non ha praticato sport in gioventù, e non ha pertanto sviluppato quel "vizio positivo" di sentirsi meglio dopo qualche decina di minuti di sforzo fisico.
Prendersi cura di sé
Questo è il primo motivo per cui dovremmo incentivare i nostri figli a fare sport: l'abitudine a prendersi cura di sè stessi. Fare movimento significa pensare alla propria salute, significa imparare ad essere disciplinati, rispettare delle regole, lavorare in gruppo. Se fatto nel modo giusto, lo sport può essere un ottimo metodo educativo per i bambini, che li accompagna fino all'età adulta.
Crescere in salute
Il secondo motivo è il beneficio dato dall'aspetto squisitamente fisico: non si tratta di un obiettivo estetico ma di un vero e proprio traguardo di salute. Fare sport da piccoli aiuta la crescita fisica, sviluppa il senso di equilibrio e coordinazione, allena l'apparato scheletrico e muscolare, il cuore e il sistema circolatorio. Non è poco, perché è un bagaglio di salute che il nostro organismo si porterà dietro per anni, soprattutto se l'abitudine allo sport permane nel tempo. L'attività fisica funziona da "protettrice" delle nostre funzioni vitali più importanti. La sedentarietà, inoltre, è un fattore che tende a favorire il sovrappeso e l'obesità già nell'infanzia, soprattutto se abbinata ad abitudini alimentari sbagliate. I bimbi devono imparare fin da giovanissimi, anche facendone esperienza in prima persona, che le merendine non forniscono un tipo di energia "giusta" per lo sforzo fisico, come invece fanno frutta e verdura.
La relazione con gli altri
Un altro aspetto essenziale dello sport è quello socio-relazionale: negli sport di squadra, soprattutto, i piccoli atleti imparano il rispetto, la cooperazione e la coesione per raggiungere un obiettivo comune. Si tratta di un'attitudine che tornerà poi loro utile anche a scuola, nel lavoro e in tutti i rapporti che avranno da adulti.
Insegnare la gestione del tempo
In ultimo, e non perché meno importante, insegnare ai più piccoli che esistono delle attività a cui possono dedicare il proprio tempo anziché trascorrere i pomeriggi sul divano a giocare ai videogiochi, una consuetudine certamente meno salutare. La gestione del tempo è un argomento delicato, e va introdotto fin dalla tenera età. Genitori troppo indulgenti o "digitalmente distratti", che permettono ai figli di stare davanti alla tv o di utilizzare smartphone e tablet per diverse ore, non fanno un buon servizio all'educazione dei bambini.
Gioco e vita all'aria aperta sono elementi fondamentali nell'infanzia, e spesso lo sport li prevede entrambi. Attenzione, però, a non far vivere loro l'attività sportiva come una "sfida al miglior risultato": l'agonismo esasperato rischia di far perdere allo sport quei connotati di gioco e divertimento che, invece, per un bambino sono importantissimi. Meglio farlo vivere con maggiore spensieratezza, ed educarlo ad accettare, talvolta, anche la sconfitta perché fa parte del gioco come della vita.
Uno sport per ogni età
Fino ai 5-6 anni, si parla più di motricità che di sport vero e proprio. In questo modo, i bimbi riescono a prendere confidenza con la propria fisicità, l'equilibrio e la coordinazione. Dopo i 6 anni, va bene qualunque sport purché guidato da un istruttore. Via libera al nuoto, al minibasket, alla danza, alla pallavolo, al calcio, al minirugby, alla scherma, alle arti marziali. A seconda delle attitudini del bambino, si possono provare anche più sport per poi decidere insieme (assolutamente senza imposizione da parte dei genitori) cosa preferisce il bimbo.
Federico Pasteur
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