Cure omeopatiche per sportivi
Durante l'attività fisica, non è infrequente incorrere in distorsioni, contusioni, ematomi, persino piccole ferite. L'omeopatia viene in nostro soccorso.
La temperatura molto più che mite e le giornate ancora abbastanza lunghe inducono molti di noi a trascorrere del tempo all'aria aperta facendo sport. Il rientro dalle vacanze è un momento delicato e lo stress si scarica anche facendo attività fisica, e poi ci sono quei chili in più accumulati in un periodo di totale relax... Ma attenzione, perché durante l'attività sportiva, specie se poco allenati, rischiamo di incorrere in spiacevoli traumi e ferite. Distorsioni, contusioni ed escoriazioni sono frequenti tra gli "sportivi della domenica" ma possono capitare a chiunque. Per questo, è bene avere a disposizione un prontuario dei rimedi omeopatici che possono tornare utili.
Piccoli traumi
Per traumi definiamo quelle lesioni indotte da un’azione violenta esterna su una superficie più o meno estesa del corpo umano; tratteremo le distorsioni, le contusioni e gli ematomi.
Le distorsioni rappresentano la perdita momentanea dei normali rapporti articolari con o senza lesione dei ligamenti, dovuta ad un movimento violento e brusco. Si riconoscono due fasi: quella acuta e quella di riabilitazione, che corrispondono a due medicinali omeopatici diversi.
Ruta graveolens nella fase acuta della distorsione senza versamento, dove sono presenti dolore, sensazione di contrazione e retrazione tendinea, peggiorata dal riposo.
Apis mellifica nella fase acuta della distorsione con versamento articolare, dolore trafittivo, migliorato dalle applicazioni locali di ghiaccio e peggiorato con il contatto, la pressione, il calore locale e il movimento. L’articolazione appare edematosa, arrossata e calda.
Rhus toxicodendron nella fase riabilitativa della distorsione, quando l’articolazione appare rigida; la rigidità articolare dolorosa, compare a riposo e all’inizio del movimento, ma migliora con il movimento continuo e progressivo.
Le contusioni sono delle lesioni dei tessuti molli e cute senza soluzione di continuo. Gli ematomi sono invece delle raccolte ematiche localizzate nelle parti molli superficiali. Distinguiamo i medicinali omeopatici a seconda della localizzazione e del tipo di danno.
Arnica montana la “regina dei traumi”. Dopo uno sforzo muscolare o dopo un trauma quando la parte colpita risulta edematosa con presenza o meno di ematoma. Il dolore è tipicamente contusivo, aggravato dal minimo contatto e dal movimento, migliorato dal riposo.
Bellis perennis quando la contusione è al coccige, al seno, ai testicoli. Vi può essere anche una ecchimosi o un ematoma. Il dolore è tipicamente di tipo contusivo, con una straordinaria iperestesia al contatto della parte dolente, migliorato con il riposo.
Hypericum perforatum per contusione ad un nervo periferico (es. trauma al polpastrello di un dito), con dolore intollerabile, lancinante lungo il decorso del nervo in direzione centripeta, aggravato dal minimo contatto.
Ledum palustre nel trauma oculare, con vasto ematoma palpebrale e sottopalpebrale (occhio pesto). Ttrauma puntorio (es. spina), con dolore locale non irradiato, aggravato dal calore, migliorato dalle applicazioni fredde. La parte colpita appare fredda, edematosa, cianotica, parestesica. Presenza di ecchimosi ed ematomi giallo-verdastri.
Ferite cutanee
Le ferite sono una soluzione di continuo della cute, con o senza fuoriuscita di sangue. Distinguiamo diversi tipi di ferite: abrasione (perdita di lembi epidermici senza perdita di sangue), escoriazione (perdita di lembi epidermici con fuoriuscita di sangue), ferita da punta (provocata da oggetti appuntiti), ferita da taglio (provocata da oggetti taglienti, con bordi regolari), ferita lacera (con bordi irregolari, talora scollati) e lacero-contusa (soluzione di continuo della cute, a bordi irregolari, con sottostante contusione). Anche in questo caso sceglieremo il medicinale omeopatico a seconda della lesione cutanea.
Arnica montana nelle ferite lacere o lacero-contuse da trauma violento. Dolore locale di tipo contusivo, aggravato dal minimo contatto, ed emorragia di sangue chiaro. Presenza di edema ed ecchimosi.
Ledum palustre nelle ferite da punta con molto dolore locale, non irradiato migliorato da applicazioni fredde e scarso o nullo sanguinamento. La parte colpita risulta fredda, edematosa, cianotica e parestesica.
Staphisagria nelle ferite da taglio a bordi netti, ad esempio nelle ferite chirurgiche o in quelle da coltelli. Dolore locale nella sede della ferita.
Millefolium nelle emorragie traumatiche o spontanee dal naso, bocca, ecc., di sangue rosso vivo, fluido, senza dolore, aggravate dal contatto.
Il consiglio è di assumere i medicinali omeopatici alla 9 CH, cinque granuli, anche ogni ora e due, fino al miglioramento dei disturbi.
Alessandro Targhetta
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