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Candida o Candidosi Intestinale: come combatterla?

Candida o Candidosi Intestinale: come combatterla?

Stanchezza, irritabilità, gonfiore e disturbi gastrointestinali sono i sintomi più comuni di questa patologia molto diffusa. Capiamo qualcosa di più.

La candida, o meglio la candidosi intestinale è una condizione caratterizzata dalla crescita eccessiva del fungo la Candida albicans all'interno del tratto gastrointestinale.
Questo miceto è normalmente presente nel corpo umano in quantità limitate, dove coesiste pacificamente con altri microbi che compongono la flora intestinale, il cosiddetto microbiota intestinale.

Il microbiota è popolato soprattutto da batteri (Lattobacilli e Bifidi) circa 2 Kg, ma vi sono anche una certa quantità di lieviti, come la Candida albicans e, quando l'equilibrio di questa flora viene alterato, la Candida può proliferare in modo incontrollato, portando alla candidosi intestinale.

1 Cos'è e come riconoscere la candida intestinale?

In condizioni normali, la Candida convive in armonia con il resto della flora batterica, contribuendo al corretto funzionamento dell'ecosistema intestinale. Infatti, la Candida vive come saprofita nella mucosa intestinale e aiuta a digerire alcuni alimenti, aumenta le nostre difese, produce vitamine del gruppo B e combatte le allergie.

Ma, in alcuni momenti della vita i batteri intestinali possono subire delle alterazioni e diminuire di numero, a causa di:

  • terapie a base di antinfiammatori, cortisone, estro-progestinici, antibiotici, inibitori di pompa per la gastrite
  • dieta ricca di cereali raffinati (farine tipo 00) o di zuccheri semplici (dolci, frutta, ecc.)

In questi casi la Candida si riproduce in eccesso senza controllo.
Ma non solo, la Candida cambia di forma, da sferulare, saprofita diventa bastoncellare, patogena, causando disturbi intestinali ed extra intestinali.

Riconoscere la candidosi intestinale non è sempre semplice perché i sintomi possono essere vari e simili a quelli di altre patologie gastrointestinali.
Tra i segnali più comuni di un'eccessiva crescita di candida nel tratto intestinale abbiamo:

  • disturbi digestivi quali gonfiore addominale, gas, diarrea o stitichezza
  • affaticamento e sensazione di stanchezza persistente, che non migliora con il riposo
  • difficoltà di concentrazione, memoria offuscata e, in alcuni casi, sintomi di ansia o depressione
  • desideri intensi di zuccheri o carboidrati

La conferma può arrivare solo attraverso specifici test diagnostici, come le analisi delle feci, che possono identificare la sovracrescita di Candida, o esami del sangue che rilevano la presenza di anticorpi specifici contro questo fungo.


Come si prende la candida intestinale?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la candida intestinale non “si prende" nel senso tradizionale del termine, perché la Candida albicans fa già parte della flora microbica naturale del corpo.
Però, diversi fattori possono alterare l'equilibrio di questa flora, permettendo alla Candida di proliferare oltre i livelli normali e causare la candidosi.

2 Cause della Candida Intestinale

L'equilibrio del microbiota intestinale può subire delle alterazioni che creano le condizioni ideali per la proliferazione della Candida. 

La disbiosi intestinale, uno squilibrio tra i microrganismi benefici e patogeni nell'intestino, è una delle cause principali della candidosi intestinale. Questo squilibrio può essere scatenato da diversi fattori, tra cui l'uso eccessivo di antibiotici, che uccidono i batteri benefici insieme a quelli dannosi, lasciando spazio alla Candida per proliferare.

Una dieta ricca di zuccheri, carboidrati raffinati e cibi lavorati favorisce la crescita della Candida, fornendole il "carburante" necessario per la sua proliferazione. Alimenti come dolci, pane bianco, pasta raffinata, e bevande zuccherate dovrebbero essere limitati o evitati per ridurre il rischio di candidosi.

Lo stress cronico può compromettere il sistema immunitario e alterare la composizione della flora intestinale, favorendo la crescita eccessiva di Candida. La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione, esercizio fisico regolare e sonno adeguato è cruciale per mantenere l'equilibrio della flora intestinale.

Un sistema immunitario debole o compromesso è meno capace di controllare la crescita di microrganismi patogeni come la Candida. Condizioni come l'HIV/AIDS, il diabete e l'uso di corticosteroidi o altri farmaci immunosoppressori possono aumentare il rischio di candidosi intestinale.

Gli squilibri ormonali, che possono verificarsi durante la gravidanza, il ciclo mestruale o come risultato di terapie ormonali, possono influenzare la crescita della Candida. Gli estrogeni elevati, in particolare, sono stati associati a una maggiore suscettibilità alle infezioni da candida.

Il consumo eccessivo di alcool può danneggiare la mucosa intestinale e alterare l'equilibrio del microbiota, creando un ambiente favorevole alla crescita della Candida. Ridurre o eliminare l'alcool dalla dieta può aiutare a prevenire la candidosi.


Gli alimenti che favoriscono la candidosi

Gli alimenti che consumiamo hanno un impatto significativo sull'equilibrio della flora intestinale e possono giocare un ruolo cruciale nel favorire o inibire la crescita della Candida.

La nostra dieta mediterranea è ricca di zuccheri, semplici e complessi, raffinati. Siamo circondati dagli zuccheri: pasta, pane, crackers, grissini, frutta, verdura, legumi, dolci, marmellate, miele, latte, yogurt, birra.

Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati sono tra i principali alleati della Candida, vengono trasformati dalla Candida in gas, aria, con conseguente gonfiore addominale, specie dopo i pasti, con crampi colici e flatulenza, alterazione dell’alvo con scariche diarroiche o stipsi, bruciore o prurito anale, difficoltà digestive, eruttazioni, perdita di peso.

È importante fare attenzione ad alimenti come:

  • dolci
  • gelati
  • bevande zuccherate
  • pane bianco
  • pasta bianca
  • alcolici
  • glutine
  • formaggi e latticini.

Anche se alcuni alimenti fermentati possono essere benefici per la salute intestinale, altri, come birra, vino, e alcuni tipi di formaggi molto lavorati o ricchi di muffe, possono favorire la crescita della Candida a causa del loro contenuto di lieviti e zuccheri.
È importante fare distinzione tra i vari tipi di alimenti fermentati e scegliere quelli che supportano l'equilibrio della flora intestinale, come il kefir e il kimchi, piuttosto che quelli che possono alimentare la Candida.

L'alcol può avere un impatto negativo sulla salute intestinale, danneggiando la mucosa intestinale e alterando l'equilibrio della flora. Inoltre, la maggior parte delle bevande alcoliche contiene zuccheri o carboidrati che possono nutrire la Candida.

Il glutine, una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale, può contribuire all'infiammazione intestinale e alla permeabilità intestinale. Queste condizioni possono favorire la crescita della Candida, pertanto, per chi è sensibile al glutine, limitare o eliminare questi alimenti può essere utile.

I latticini che contengono elevate quantità di lattosio possono contribuire alla crescita della Candida, soprattutto se il lattosio non viene adeguatamente digerito. Questo zucchero può fermentare nell'intestino, fornendo un terreno fertile per la Candida. Al contrario, alcuni prodotti lattiero-caseari, come il formaggio stagionato e lo yogurt naturale a basso contenuto di zucchero, possono essere meno problematici e, in alcuni casi, benefici grazie al loro contenuto di probiotici.

I grassi trans e saturi, spesso presenti in alimenti lavorati, fast food e alcuni oli vegetali, possono contribuire all'infiammazione e all'alterazione della flora intestinale, creando condizioni favorevoli per la crescita della Candida.

3 Quali sono i sintomi più comuni della candida intestinale?

La candida intestinale, quando prolifera oltre i limiti considerati normali, può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi che interessano non solo il sistema digestivo, ma anche altri aspetti della salute fisica e mentale. 

I sintomi digestivi sono tra i segni più immediati e riconoscibili della candidosi intestinale. Questi includono:

  • pancia gonfia e gas intestinale
  • diarrea o stitichezza
  • dolore addominale
  • candida nelle feci

La Candida, non solo gonfia la pancia, ma trasforma gli zuccheri in alcoli causando molta stanchezza, specie dopo i pasti, sonnolenza e confusione mentale, un malessere generalefebbricolabrividi e un forte desiderio di zuccheri, pane, alcolici.

Oltre ai sintomi localizzati nel tratto gastrointestinale, la candidosi intestinale può manifestarsi, infatti, con sintomi sistemici che riflettono l'impatto dell'infezione sul benessere generale:

La Candida può manifestare sintomi specifici a seconda del genere, dovuti alla differenza nelle aree del corpo più esposte alla crescita eccessiva del fungo.


I sintomi della candida intestinale nelle donne

Nelle donne si possono manifestare infezioni vaginali da candida, caratterizzate da prurito, bruciore, scariche biancastre e dolori durante i rapporti sessuali o la minzione.


I sintomi della candida intestinale nell'uomo

Negli uomini, la candidosi può manifestarsi come irritazione, rossore e prurito nella zona genitale.


La candida intestinale può manifestare sintomi legati alla pelle?

La candida intestinale, oltre ai sintomi gastrointestinali e sistemici, può manifestare segni evidenti anche attraverso la pelle. Questa correlazione deriva dal fatto che la sovracrescita di Candida nel tratto intestinale può provocare o esacerbare reazioni infiammatorie e immunitarie in tutto il corpo, inclusa la pelle.

I sintomi legati alla pelle che possono indicare una sovracrescita di Candida intestinale includono:

  • eruzioni cutanee
  • eczema e psoriasi
  • orticaria
  • angoli della bocca screpolati (cheilite angolare)
  • prurito cutaneo generalizzato


Candida intestinale e sintomi psicologici

Il proliferare della Candida nel tratto intestinale può contribuire a una varietà di sintomi psicologici, tra cui:

  • affaticamento e stanchezza cronica
  • ansia e depressione
  • difficoltà di concentrazione
  • variazioni dell'umore.

4 Come arrivare alla diagnosi di una candidosi intestinale

Il primo passo nella diagnosi della candidosi intestinale è una dettagliata valutazione clinica.
Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sulla storia medica del paziente, inclusi i sintomi attuali, la presenza di eventuali condizioni mediche preesistenti, l'uso di antibiotici o altri farmaci, e le abitudini alimentari.
L’esame fisico può essere effettuato per identificare segni visibili di candidosi o altre condizioni che possono mimare i sintomi della candidosi.


Esami fare per individuare la candida intestinale

Non esiste un singolo test definitivo per la diagnosi di candidosi intestinale, ma una combinazione di test può aiutare a confermare la presenza di una sovracrescita di Candida.
I test più comunemente utilizzati includono:

  • analisi delle feci: questo test ricerca la presenza di Candida nelle feci. Sebbene la Candida sia presente naturalmente nel tratto gastrointestinale, livelli elevati possono indicare una sovracrescita. Questo test può anche aiutare a valutare lo stato della flora intestinale e l'eventuale presenza di altri patogeni.
  • analisi del sangue: possono essere effettuati per rilevare la presenza di anticorpi specifici contro la Candida, indicando una risposta immunitaria all'infezione. Questi test possono includere la ricerca di IgG, IgA e IgM anti-Candida.
  • analisi dell'urina per i metaboliti organici: questo test misura la presenza di specifici metaboliti nell'urina che sono prodotti come risultato del metabolismo della Candida. La presenza di questi metaboliti può indicare una sovracrescita fungina.
  • test della saliva: anche se meno utilizzato e considerato meno affidabile, questo test si basa sulla teoria che la produzione di anticorpi contro la Candida possa essere rilevata nella saliva.

La presenza di Candida nei test diagnostici non è di per sé indicativa di candidosi intestinale. La Candida fa parte della flora microbica normale, e la sua presenza deve essere interpretata nel contesto dei sintomi clinici e di altri risultati dei test. Un elevato carico di Candida, associato a sintomi specifici e alla risposta agli anticorpi, può confermare la diagnosi di candidosi intestinale.

5 Il trattamento della candida intestinale con l’omeopatia

L'omeopatia per la candidosi intestinale si basa su alcuni principi fondamentali, come la personalizzazione del trattamento e l’approccio olistico al paziente.

I rimedi omeopatici mirano a stimolare il sistema immunitario del corpo per combattere l'infezione da Candida in modo naturale.
Alcuni dei rimedi omeopatici comunemente utilizzati per il trattamento della candidosi intestinale includono:

  • Candida albicans: questo rimedio, preparato dallo stesso fungo Candida, è utilizzato per trattare i sintomi direttamente collegati alla sovracrescita di Candida
  • Pulsatilla: indicato per individui con sintomi di candidosi che si aggravano con il consumo di alimenti ricchi di grassi e dolci. È anche consigliato per chi manifesta cambiamenti dell'umore
  • Sulphur: utile per chi presenta prurito cutaneo o eruzioni correlate alla candidosi, oltre a un forte desiderio di dolci.
  • Nux vomica: indicato per trattare sintomi digestivi come stitichezza o indigestione, soprattutto se aggravati da stress o abuso di stimolanti.
  • Sepia: consigliato per le donne con sintomi di candidosi vaginale o altri sintomi legati al sistema riproduttivo.

Meglio assumerli alla 30 CH in granuli, 3 granuli la sera per cicli di cure di 2-3 mesi.

6 Esiste una cura definitiva per la candida intestinale?

Una "cura" definitiva per la candida intestinale implica il ripristino e il mantenimento dell'equilibrio della flora intestinale. 

Una dieta che limita gli zuccheri, i carboidrati raffinati e gli alimenti che favoriscono la crescita della candida è fondamentale. Sono da preferire alimenti ricchi di fibre, verdure a foglia verde, proteine magre e fonti di acidi grassi omega-3.

Anche l'utilizzo di probiotici per ripopolare l'intestino con batteri benefici e di antifungini naturali o farmacologici per ridurre la sovracrescita di candida, può essere efficace.

È importante gestire lo stress cronico con tecniche di riduzione come la meditazione, lo yoga o l'esercizio fisico regolare possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario e promuovere l'equilibrio interno.

Infine, mantenere un sistema immunitario forte attraverso una nutrizione adeguata, un sonno sufficiente e un'attività fisica regolare è cruciale per prevenire la ricomparsa della candidosi.

In alcuni casi, possono essere necessari trattamenti medici specifici, inclusi antifungini prescritti, per ridurre la sovracrescita di candida. 

Tuttavia, questi trattamenti da soli non possono garantire che la condizione non si ripresenterà in futuro se non vengono affrontati i fattori sottostanti che hanno portato al disturbo. È importante, anche, evitare l'uso eccessivo di antibiotici e adottare uno stile di vita che sostenga la salute intestinale.

7 Cosa succede se non si cura la candida intestinale?

Una persistente sovracrescita di Candida può provocare una serie di disturbi digestivi cronici che possono diventare una costante fonte di disagio e peggiorare nel tempo se non trattati.

La candida intestinale può danneggiare le pareti dell'intestino, causando la sindrome dell'intestino permeabile in cui sostanze potenzialmente nocive, come tossine e frammenti di cibo non digerito, possono "trapassare" le pareti intestinali e entrare nel flusso sanguigno, provocando reazioni infiammatorie e allergiche in altre parti del corpo.
Si possono, così, sviluppare allergie o sensibilità alimentari.

L'infiammazione cronica associata alla Candida può sovraccaricare e indebolire il sistema immunitario. Questo può rendere l'organismo più suscettibile a infezioni e malattie, riducendo la sua capacità di difendersi efficacemente.

8 I consigli degli esperti Medicina Moderna sui rimedi per alleviare i sintomi della candida intestinale

Per resettare il microbiota intestinale, quando è presente una sovracrescita di Candida albicans, sono utili in particolare due probiotici, i Lattobacillus Rhamnosus e il Lattobacillus Casei. Questi due Lattobacilli favoriscono la crescita di composti, i nanozimi, che bloccano la virulenza dei lieviti, creando un ambiente ostile alla proliferazione della Candida albicans. 

Per ridurre le colonie di Candida albicans intestinale in eccesso, sono utili sia gli estratti di Semi di pompelmo in gocce o in capsule, che l’Acido caprilico derivato dalla noce di cocco. 

Questi due composti possono essere assunti per 2-3 mesi, senza particolari controindicazioni.

Per ridurre il gonfiore dell’addome, consiglio gli integratori a base di:

  • carbone vegetale
  • finocchio
  • carvi
  • zenzero
  • melissa.

Il finocchio, il carvi, lo zenzero e la melissa supportano una fisiologica funzione digestiva, la normale motilità gastrointestinale e l'eliminazione dei gas intestinali.

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Dott. Alessandro Targhetta Dott. Alessandro Targhetta
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Alessandro Targhetta

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