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Il peso... del Covid-19, la dieta chetogenica può aiutare

Il peso... del Covid-19, la dieta chetogenica può aiutare

La pandemia e il lockdown per Covid-19 hanno modificato la routine quotidiana e le abitudini alimentari.

Moltissime persone, durante il lockdown dovuto al Covid-19, sono aumentate di peso. Questo è quanto emerge da numerosi studi nazionali ed internazionali.
 

Dottore, come mai le persone sono aumentate di peso durante il lockdown?

I motivi sono molti:

  • la perdita della routine quotidiana, in questa situazione è facile perdere le regole, prime tra tutte quelle relative alla nutrizione
  • lo stress è un altro fattore che porta a mangiare di più, alcuni alimenti agiscono effettivamente sul nostro umore, in alcuni casi, come quelli molto grassi o molto dolci, creando dipendenze, inoltre eleva i livelli di cortisolo, che facilitano l’accumulo di adipe
  • l’alcol ha un ruolo decisivo, viene consumato di più perché ha effetti sedativi e si trasforma velocemente in cuscinetti, oltre ad avere numerosi altri effetti negativi
  • la mancanza di contatto con gli altri, dunque la solitudine, porta ad aver bisogno di trovare soluzioni autonome e facilmente accessibili per alleviare la pena, i dolci dunque, ma anche un piatto speciale, vengono in aiuto
  • il 60% delle persone indagate ha riferito disturbi del sonno, spesso concausa dei problemi di peso ed episodi di alimentazione notturna molto più frequenti
  • per finire, importantissimo, c’è stata una netta riduzione dell’attività fisica con oltre il 35% degli intervistati che riferiscono di aver trascorso più di cinque ore al giorno davanti a uno schermo.
     

In che modo la dieta chetogenica può essere utile a fronteggiare questo coronavirus?

La dieta chetogenica, come afferma il dottor Samir Giuseppe Sukkar, primario di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, può ridurre la mortalità ed il rischio di ricovero in terapia intensiva nei pazienti affetti da Covid-19 ed è stato osservato che questo tipo di dieta non è solo accessoria, ma assume una importante valenza antinfiammatoria, quasi simile a quella dei farmaci anticitochine.

Può essere utile anche in fase preventiva?

No, ma è da iniziare subito ai primi sintomi. È invece fondamentale il calo ponderale a scopo preventivo. Il Covid è una malattia in cui diabete, sovrappeso/obesità e ipertensione sono fattori di rischio importanti. Questo perché l’attivazione macrofagica e dei leucociti è maggiore laddove c’è una tendenza all’infiammazione, presente appunto in questi tre casi.
 

Come influiscono sovrappeso e obesità?

L’obesità cambia il corpo alterando il metabolismo, la risposta infiammatoria, la sorveglianza immunitaria e la reattività (inclusa una risposta meno robusta ai vaccini). Un calo di peso, in questi casi, è quindi sicuramente una indispensabile misura preventiva. Parallelamente, si inizia anche ad osservare che nei pazienti sovrappeso/obesi che hanno perso peso, e che poi si sono infettati, il Covid-19 ha presentato sintomi lievi.

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