Il termine “pancia gonfia”, in realtà, è un po’ troppo generico dal momento che a gonfiarsi sono stomaco, intestino tenue e colon. In alcuni casi, poi, il problema del gonfiore addominale può diventare cronico: ecco che diventa fondamentale rivolgersi ad un medico per capire quale sia la causa reale all’origine di questo disturbo.

Vediamo ora i sintomi più comuni, le possibili cause ed i rimedi per combattere il problema e migliorare la qualità della propria vita.

Sintomi

1 Pancia gonfia: i sintomi

I sintomi della pancia gonfia, oltre ovviamente al gonfiore addominale, possono essere i seguenti:

  • Irregolarità intestinale con periodi di stipsi o diarrea
  • Forti dolori alla pancia
  • Meteorismo
  • Aerofagia
  • Crampi addominali
  • Difficoltà digestive in generale o riferite ad alcuni alimenti specifici
  • Stanchezza o scarsa energia, già presente al risveglio mattutino e che continua per tutta la giornata
  • Malessere generale
  • Sonnolenza dopo i pasti
  • Cistiti ricorrenti
  • Mal di schiena
  • Dolori articolari
  • Dolori muscolari
  • Lombalgia
  • Crampi muscolari
  • Febbricola e brividi
  • Cefalea
  • Irritabilità
  • Insonnia
  • Ansia

Possibili cause

2 Pancia gonfia: le cause

Dietro ai sintomi sopra elencati possono nascondersi disturbi o patologie di diversa entità e natura, che vanno curati in modi diversi.

Possibili cause

Disbiosi intestinale

Si tratta di un’alterazione della flora batterica intestinale (gli enzimi che ci consentono di digerire bene ed in modo corretto i cibi), ovvero uno squilibrio qualitativo e quantitativo dei ceppi batterici presenti nel nostro intestino.

Dietro alla disbiosi, in genere, ci sono abitudini alimentari scorrette come l’assunzione di cibi troppo grassi, eccesso di proteine o zuccheri semplici e carboidrati. I cibi “incriminati” sono, principalmente, insaccati, carne, formaggi grassi, dolci, pasta e pane bianchi.

Questo disturbo può manifestarsi anche in caso di assunzione di cibi troppo raffinati o processati (cibi spazzatura), abuso di alcol o, infine, dopo una terapia antibiotica.

In tutti questi casi il risultato è una disbiosi putrefattiva che compromette la regolarità del nostro intestino e, oltre che con pancia gonfia, si manifesta con stitichezza o diarrea frequente, stanchezza, malessere generale, meteorismo, aerofagia, cistiti.

Per risolvere la disbiosi vanno cambiate le nostre abitudini alimentari.

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Dott.ssa Margherita Cendon

Possibili cause

Candida intestinale

La candida è un fungo molto noto in quanto causa di mughetto nei bambini e di vaginiti nelle donne. Tuttavia, può causare anche disturbi intestinali; nel tal caso si parla di candida intestinale.

Questo fungo (candida albicans) fa fermentare gli zuccheri semplici o complessi (presenti in pasta, pane, riso, frutta, patate e latticini) e produce gas nell’intestino, in particolare dopo i pasti.

Normalmente presente nel nostro intestino - nel quale convive con batteri che ne controllano la crescita- la candida vive come saprofita, in forma sferulare, nella mucosa intestinale e ci aiuta a:

  • Digerire gli alimenti
  • Aumentare le difese immunitarie
  • Produrre le vitamine del gruppo B
  • Combattere le allergie

Se, per qualche motivo, i batteri si riducono, la candida inizia a riprodursi in eccesso senza controllo e cambia forma: diventa bastoncellare e patogona.

L’alterazione delle colonie di candida intestinale si manifesta con sintomi quali stanchezza cronica (ci si sveglia già stanchi e lo si rimane per tutto il giorno), sonnolenza dopo i pasti, confusione mentale, malessere generale, brividi e febbre, forte desiderio di zuccheri, scariche diarroiche, stitichezza, bruciore o prurito anale fino alla perdita di peso.

La candida può diventare, quindi, una vera e propria patologia quando si consumano troppi zuccheri, quando si sono assunti farmaci per lunghi periodi (antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, estroprogestinici). I farmaci, infatti, possono favorire l’insorgere della candida in quanto alterano la flora batterica che controlla la crescita delle colonie di candida.

Può manifestarsi anche sotto forma di disturbi extra-intestinali in quanto colonizza altre mucose come la mucosa vaginale, la pelle, le unghie, le vie urinarie, l’apparato respiratorio e gli occhi. Inoltre, è causa di dolori osteoarticolari, muscolari e cefalee ed anche di irritabilità, insonnia, ansia, attacchi di panico, depressione (in questi ultimi casi perché va a modificare il microbiota intestinale favorendo la produzione eccessi di ormoni eccitanti quali adrenalina e noradrenalina, mentre riduce la produzione di serotonina).

Per capire se si è affetti da candida intestinale va effettuata l’analisi delle feci

Anche in questo caso la cura principale è seguire una dieta apposita, accompagnata dall’assunzione di fermenti lattici ed appositi antimicotici.

Possibili cause

Intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sono la mancata capacità del nostro intestino di assorbire determinati cibi. Essere intolleranti agli alimenti non significa essere in pericolo di vita come, invece, nel caso delle allergie alimentari; tuttavia le intolleranze sono a loro volta causa di problematiche come la disbiosi o la candida intestinale e si presentano con gli stessi sintomi, dalla stanchezza alla diarrea.

In particolare, si può essere intolleranti al grano ovvero il nostro intestino rifiuta questo cereale in tutte le componenti e può portare a disturbi quali la carenza di ferro (anemia).

La diagnosi di intolleranza al grano si effettua con degli appositi esami del sangue che analizzano gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA ed IgG), gli EMA (anticorpi antiendomisio di classe IgA) e gli anticorpi Anti-transglutaminasi (sempre di classe IgA).

 

Possibili cause

Colite intestinale (o sindrome del colon irritabile)

La colite è un’infiammazione del colon (l’ultima parte dell’intestino). Il colon ha la funzione di assorbire i nutrienti derivanti dalla nostra alimentazione e di eliminare gli scarti. 

Questo disturbo si presenta con sintomi quali: forte dolore, gonfiore addominale, meteorismo, stipsi o diarrea, stanchezza e disturbi digestivi. Le cause spesso sono l’ansia, lo stress e la cattiva alimentazione; a lungo andare può portare a debolezza cronica, perdita di peso e anemia.

Una dieta ricca di alimenti che contengono FODMAP (Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols), ovvero di zuccheri con alto potere fermentativo, quali fruttosio, lattosio, fruttani e xilitolo, richiama molti liquidi nel lume intestinale e favorisce la produzione di gas che, a sua volta, distende l’intestino e causa i disturbi sopra elencati.

Possibili cause

Celiachia nei bambini

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine che si manifesta sia in persone adulte che nei bambini. Nei bambini, in particolare, è una delle malattie croniche a maggior frequenza e sempre più in espansione (l’incidenza è aumentata di 5 volte negli ultimi anni).

Nei bambini si manifesta tra il 7° ed il 24° mese d’età, ossia con l’introduzione, durante lo svezzamento, dei cibi contenenti glutine. I sintomi tipici sono: l’arresto della crescita, l’irritabilità, l’inappetenza, la pancia gonfia, l’estrema magrezza, la riduzione della massa muscolare ed, inoltre, rachitismo, pubertà ritardata, ipertransaminasemia, epilessia ed autismo. Questi sintomi non vanno sottovalutati ed è meglio ricorrere ad un consulto medico.

Possibili cause

Diastasi post parto

Dopo il parto, ed in particolare dopo parti gemellari, può verificarsi la diastasi addominale. Ovvero, la pancia, dopo il parto, rimane visibilmente gonfia anche a distanza di 6-12 mesi in quanto i due ventri muscolari della pancia si sono allontanati rispetto alla linea mediana e centrale dove normalmente si trovano uniti.

In seguito a questo disturbo la parete addominale si indebolisce e produce un inestetismo quale la prominenza addominale. La diastasi, inoltre, porta anche a problemi di postura ed è tipico di questo disturbo anche la presenza di un ombelico mal definito e all’infuori.

Che cosa si può fare per risolvere il problema? Ci si deve rivolgere ad un medico che analizzi la situazione e decida successivamente come intervenire.

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Dott. Paolo Favretto

Possibili cause

Mal di schiena

Non è esattamente una causa, quanto piuttosto una conseguenza: la pancia gonfia, infatti, è strettamente correlata al mal di schiena a livello lombare. In caso di disbiosi o di colite, infatti, si possono verificare anche problematiche a livello osteoarticolare, muscolare, lombalgie e crampi. Si infiammano, in particolare, due muscoli: ileo-psoas e piriforme che subiscono una contrattura (si accorciano le fibre) a causa dell’infiammazione dell’intestino, che per prossimità si propaga anche a questi muscoli. Ecco perché molto spesso per curare il mal di schiena bisogna prima curare il gonfiore addominale.

Cure

3 Rimedi per la pancia gonfia

Dopo aver passato in rassegna sintomi e cause, passiamo ora a proporre le cure suddivise in base ai vari disturbi finora identificati.

Cure

Dieta per la disbiosi

Per combattere la disbiosi bisogna agire sull’alimentazione e introdurre una corretta quantità di nutrienti come carboidrati, grassi e proteine, riducendo al minimo gli zuccheri semplici. Inoltre, vanno inserite le giuste dosi di fibre assumendo cereali integrali, frutta e verdura.

Nutrizionisti e dietologi, in questi casi, suggeriscono una colazione semplice con yogurt e fette biscottate o cereali integrali; frutta da mangiare distante dai pasti per evitare che fermenti; primo piatto a base di pasta o riso integrali e contorno di verdure a pranzo; secondo a base di proteine e verdura la sera, introducendo due volte a settimana il pesce.

Cure

Dieta per la candida intestinale

Nel caso della candida intestinale il medico specializzato suggerirà una dieta ipoglucidica e ipoproteica che elimini, in particolare, zuccheri e proteine animali (favoriscono l’acidità intestinale).

I cibi da evitare sono:

  • Zuccheri bianchi
  • Farine raffinate 00
  • Riso bianco
  • Frutta dolce (albicocche, pesche, uva, melone, anguria)
  • Patate
  • Zucca
  • Carote lesse
  • Carni rosse (suino e maiale)
  • Latte, yogurt, formaggi a pasta molle e gelati
  • Succhi di frutta
  • Miele
  • Bibite dolci gasate
  • Birra
  • Lieviti

I cibi da prediligere sono, invece:

  • Farine integrali (pasta, pane)
  • Riso integrale (riso venere o riso rosso)
  • Carne bianca
  • Pesce
  • Verdure
  • Frutta meno acida (banane, mele, pere e frutti di bosco)
  • Formaggi stagionati (sopra i 6 mesi)
  • Uova
  • Legumi (piselli, ceci, lenticchie)
  • Zucchero di canna integrale o stevia
  • Acqua alcalina con pH maggiore a 7

Per eliminare la candida intestinale, oltre alla dieta adeguata, si deve ricorrere, inoltre, a fermenti lattici, antimicotici che riducano le colonie di candida e Sali basici per basificare l’intestino. La cura per la candida intestinale dura dai 3 ai 6 mesi.

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Dott. Luciano Pagnin

Cure

Dieta per l’intolleranza al grano

Anche le intolleranze alimentari si combattono seguendo, per un periodo di tempo, una specifica dieta. Generalmente si parte eliminando i cibi incriminati per poi reinserirli gradualmente dopo un po’ di tempo.

Nel caso dell’intolleranza al grano è importante evitare:

  • Prodotti da forno
  • Cereali da colazione (sono ammessi solamente i fiocchi di riso e di avena)
  • Carne e pesce con impanatura (hamburger, salami, salsicce, carne in scatola, paté, prosciutto cotto, cotolette, cibi precotti o surgelati) 
  • Verdure ricoperte di pangrattato, fagioli e zuppe in scatola
  • Salse, condimenti e lievito in polvere
  • Dolci
  • Birra, whisky, gin e alcuni tipi di vino
  • Seitan
  • Alcuni farmaci

Cure

Rimedi per la colite

Nel caso si riscontri la colite è bene consultare un nutrizionista che possa dare delle indicazioni per stabilire un’adeguata alimentazione.

In genere si consiglia di evitare:

  • Latticini
  • Caffè
  • Insaccati
  • Carne rossa
  • Kiwi
  • Prugne
  • Banane
  • Fave
  • Asparagi
  • Zucca
  • Peperoni
  • Melanzane
  • Porri
  • Frumento

Sono, invece, indicati per eliminare la pancia gonfia da colite:

  • Carne bianca
  • Pesce,
  • Cereali integrali
  • Lattuga
  • Zucchine
  • Patate
  • Miele
  • Yogurt

Per contrastare la colite sono indicati anche alcuni rimedi naturali quali fermenti lattici e lattobacilli che, se assunti con frequenza giornaliera, sistemano la flora intestinale.

Inoltre, si consiglia anche di bere tisane a base di malva, coriandolo, tiglio, menta, anice, aneto, altea, melissa, achillea, camomilla, cumino e finocchio che aiutano a ridurre il gonfiore e gli spasmi e ad indurre una sensazione di relax.

Infine, sono indicati anche:

  • L’olio essenziale di basilico per uso interno
  • I fiori di bach
  • L’argilla verde ventilata disciolta nell’acqua (fatta riposare per tre ore prima dell’assunzione)
  • L’acqua residua del riso bollito da assumere nell’arco della giornata

Cure

Cure per la celiachia

Essenziale per trovare le giuste cure per la celiachia, è la diagnosi precoce. Si può diagnosticare sia con un test non invasivo che si può effettuare a casa sia con appositi esami del sangue

Una volta diagnosticata la celiachia si dovrà procedere con l’eliminazione del glutine dalla dieta. Il glutine potrà poi essere inserito in piccole dosi sotto stretto controllo medico per contrastare l’aggravarsi della malattia.

Nei bambini celiaci è consigliato l’allattamento al seno almeno fino ai 6 mesi in quanto ha l’effetto benefico di rinforzare le pareti intestinali e proteggere dall’intolleranza al glutine. L’AIC – Associazione Italiana Celiachia, inoltre, mette a disposizione un elenco, sempre aggiornato, di cibi da evitare e di cibi permessi.

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Dott. Alessandro Targhetta

Cure

Trattamento diastasi post parto

Anche nella diastasi post parto i medici consigliano di seguire una dieta apposita che eviti l’eccessivo gonfiore dell’addome; tuttavia, la dieta, da sola, non risolve il problema.

Nelle pazienti con diastasi post parto è sempre indicato l’intervento chirurgico per risolvere il distanziamento verificatosi nella parete addominale. Precede l’intervento un’apposita ecografia che accerti il disturbo e la sua gravità.

L’intervento correttivo viene effettuato da un chirurgo plastico e prevede un tempo di riposo post intervento che va dai 10 ai 15 giorni e la necessità di indossare una ventriera elastocompressiva per un mese. La cicatrice si troverà in zona sovrapubica ed è quasi sempre occultabile con gli slip.

Il rischio di recidiva è scarso, anche se un’ulteriore gravidanza potrebbe ripristinare il difetto di parete. Generalmente dopo l’intervento di correzione della diastasi i medici consigliano di non avere altri figli.

L’intervento si effettua a distanza di almeno sei mesi dal parto. Un intervento di posturologi e fisiatri può riuscire a rafforzare la muscolatura addominale e dorsale riuscendo così a posticipare la necessità dell’intervento chirurgico correttivo.

Altro

4 Curiosità sulla pancia gonfia

Chiudiamo la nostra rassegna con alcune curiosità.

Altro

Gli alimenti che gonfiano di più

Gli alimenti che maggiormente provocano gonfiore addominale sono quelli ad alto contenuto di fibre e ad alto contenuto di acqua, o che hanno assorbito acqua durante la cottura come pasta e riso. Inoltre, a gonfiare sono anche tutte le verdure, frutta, patate, legumi e cereali dopo la cottura.

Ovviamente tutti questi alimenti sono importanti per il nostro organismo e vanno introdotti nelle giuste dosi e quantità.

Altro

L’acqua frizzante non gonfia la pancia

L’acqua frizzante, contrariamente a quanto si pensa, non gonfia la pancia ma anzi il gas in esso contenuto esercita una pressione che favorisce lo svuotamento dello stomaco ed il transito del cibo nell’intestino. Tuttavia l’acqua gasata non è consigliata per chi soffre di reflusso gastroesofageo in quanto può accentuare bruciore e acidità dovuti al mal funzionamento dello sfintere che lascia salire il cibo verso l’alto.