PRESBYLASIK: vedere bene da lontano e da vicino si può grazie alla chirurgia multifocale
La chirurgia refrattiva, grazie alle ultime innovazioni tecnologiche, permette di correggere i più comuni difetti refrattivi monofocali come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.
Le metodiche operatorie odierne (LASIK e SMILE) permettono un veloce recupero funzionale in assenza di dolore, in quanto non viene più asportata la superficie epiteliale, come invece avveniva nella tecnica adottata negli anni scorsi, denominata PRK.
Dottore, quali sono i motivi per i quali i pazienti non più giovanissimi prendono in considerazione un’operazione agli occhi?
Nelle abitudini di vita quotidiana, lavorative e non, è richiesto il continuo passaggio della nostra messa a fuoco da oggetti lontani ad oggetti vicini, costituiti soprattutto da supporti elettronici (pc, smartphone, display, ecc.). Il frequente cambio di occhiali non è quindi molto comodo.
Cosa avviene all’interno del nostro occhio?
All’interno del bulbo oculare è presente un sistema complesso, costituito dal cristallino e dai muscoli ciliari, che svolge un’azione molto simile all’autofocus delle moderne telecamere elettroniche. Questo meccanismo inizia a perdere progressivamente la sua elasticità generalmente dopo i 45 anni di età. Quindi tutte le persone dotate di buona acuità visiva per lontano sono in qualche modo costrette ad utilizzare un sistema correttivo (generalmente occhiale) per poter vedere i dettagli degli oggetti posti a corta distanza. Così anche le persone meno giovani, che correggono i propri difetti visivi con le metodiche laser, devono confrontarsi con questa problematica.
Quali difetti visivi permette oggi di correggere il laser?
Fino ad oggi, i laser correggevano solo il difetto per lontano, non potendo compensare il deficit funzionale per vicino. Recentemente, però, le strumentazioni laser di ultimissima generazione sono in grado, in casi selezionati, di offrire al chirurgo refrattivo la possibilità di attenuare notevolmente il disagio legato alla presbiopia.
In cosa consiste la correzione con questo laser?
I software presenti nel laser permettono di creare delle zone di multifocalità con una leggera predominanza da lontano nell’occhio dominante, cioè quello che fissa abitualmente per primo gli oggetti in lontananza, e da vicino nell’altro occhio. A livello cerebrale, questa leggera differenza di fuoco viene utilizzata per creare un’immagine in profondità, che ricorda quello che accade con gli occhiali del cinema in 3D.
A seconda delle necessità del paziente viene più o meno accentuata questa multifocalità, con l’obiettivo di rendere la persona il più possibile autonoma in ogni punto di fuoco, per lontano, vicino e nei punti intermedi.
Come si chiama questa tecnica?
La metodica di intervento è quella consolidata della FemtoLASIK, cambia solamente il tipo di software utilizzato: l’intervento prende quindi il nome di PRESBYLASIK. In sede pre-operatoria vengono effettuati degli accurati test con simulazione della vista post-intervento per valutare la compatibilità con la metodica. I tempi di recupero sono gli stessi della comune LASIK, per cui i pazienti ritornano alla piena operatività entro un paio di giorni.
Roberto Marsilio
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