Proprietà degli alimenti: sfatiamo i luoghi comuni sulle diete
Quante volte abbiamo sentito dire che che le uova fanno male al fegato? O che la carne rossa e gli spinaci sono la fonte ideale per il ferro? Non sempre quello che si dice corrisponde alla verità.
Dottore, che ne pensa di questi luoghi comuni?
Come spesso accade, i luoghi comuni nascono da un qualche fraintendimento o “fake news” (tema purtroppo particolarmente attuale), che come per incanto diventa una verità.
Nelle fattispecie, per esempio le uova, a causa della loro eccellente ricchezza nutrizionale, vengono spesso paradossalmente indicate come causa di problemi epatici. In realtà è una questione che riguarda l’equilibrio con cui dovrebbero essere assunte le uova, soprattutto il tuorlo: un eccesso del loro consumo può portare a ipercolesterolemia e, se associato ad altri disequilibri nutrizionali, a steatosi epatica o altre patologie.
Quindi, le uova sono un alimento eccellente se consumato con equilibrio e moderazione.
Per quanto riguarda poi la carne rossa e gli spinaci, si tratta di due “mondi” diversi anche se spesso trattati alla stessa stregua. La carne è fonte, oltre che di proteine ad alto valore biologico, sali minerali e vitamine, anche di ferro biodisponibile (ferro-eme). Quest’ultimo non si deve confondere con il ferro apportato dagli spinaci, che per sua composizione chimica non è altrettanto utile per il nostro organismo.
E’ vero che possiamo consumare frutta e verdura in gran quantità?
La frutta e la verdura sono due classi di alimenti che dovrebbero essere alla base della nostra dieta e ciò perché apportano una grande quantità di nutrienti essenziali come l’acqua, i sali minerali, le vitamine, le fibre e tutto ciò a fronte di un apporto calorico, soprattutto la verdura, esiguo.
Dieta chetogenica e dieta a zona? Per quanto tempo possiamo portarle avanti?
Sia nella dieta a zona che, soprattutto, nella dieta di stampo chetogenico si arriva ad avere degli apporti energetici sbilanciati a favore dell’apporto proteico. Questo comporta la produzione di cataboliti potenzialmente tossici che possono creare problemi. Seguire un’alimentazione chetogenica è plausibile solo per persone sane, mentre sono assolutamente non indicate per epatopatici o per chi ha problemi renali.
Entrambe le diete vanno portate avanti per periodi di tempo esigui di modo da evitare l’accumulo di cataboliti tossici.
La “vecchia" dieta mediterranea è sempre valida?
Assolutamente sì e ciò per diverse ragioni. Dal punto di vista fisiologico è determinata da un apporto di nutrienti calorici bilanciato, equilibrato e metabolicamente adatto a chiunque.
Gli alimenti che maggiormente dovrebbero essere consumati fanno parte, soprattutto nel nostro Paese, della nostra “cultura alimentare” e ciò rende il tutto più facile anche dal punto di vista comportamentale.
Non da ultimo il razionale scientifico che pone a favore di questo stile alimentare: dalla fine degli anni ‘50 dello scorso secolo si sta continuando ad effettuare uno studio epidemiologico denominato “Seven Countries Study”, che ha dimostrato e continua a farlo, come lo stile alimentare mediterraneo favorisca la longevità e la salute abbassando la probabilità di insorgenza delle principali cause di morte (malattie cardiovascolari, ictus, tumori).
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Luciano Pagnin
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