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Femtolasik: la tecnica che permette di correggere miopia, astigmatismo e ipermetropia

Femtolasik: la tecnica che permette di correggere miopia, astigmatismo e ipermetropia

La chirurgia refrattiva permette di dire addio ad occhiali e lenti a contatto

Prima dell’intervento, il paziente si sottopone ad un’accurata visita ed al colloquio con lo specialista in modo da valutare e definire la migliore tecnica da utilizzare per il singolo caso.
 

Dottore, quali difetti visivi permette di correggere la Femtolasik?

La miopia, l'astigmatismo, l'ipermetropia sono i difetti visivi che questa tecnica permette di correggere.
 

In cosa consiste l’operazione?

In un primo step, si procede con la formazione sulla superficie della cornea di una lamella o flap incernierata, come la pagina di un libro dello spessore di 100-130 micron, che viene tagliata dal femtolaser in pochi secondi. La lamella viene sollevata e poi si effettua, sulla faccia anteriore dello stroma corneale, il vero trattamento refrattivo con il laser ad eccimeri. La lamella viene riapplicata senza punti o altri ausili è già dopo 24 ore la piccola ferita circolare è saldata dall'epitelio corneale. Il ripristino visivo e dell'autonomia del paziente si ha già dopo un giorno.
 

A che età ci si può sottoporre all’intervento? È un procedimento doloroso?

A partire dai 20-21 anni, età in cui i difetti visivi tendono a stabilizzarsi. L'intervento è indolore e produce solo un lievissimo fastidio nelle 4-5 ore successive all’intervento, che però sparisce completamente in 24 ore.
 

Il recupero è veloce?

Sì, il recupero è rapidissimo e nel giro di 48 ore si possono riprendere le attività quotidiane, con l'unica eccezione degli sport “violenti” o a stretto contatto tra atleti, per evitare possibili lesioni. L'unica indicazione è di evitare, nei primi mesi post intervento, l'esposizione diretta a forti sorgenti di calore, come ad esempio la sauna.
 

C’è il rischio di perdere la vista?

Ai pazienti che me lo chiedono rispondo che, sebbene non esistano interventi a rischio zero, si tratta di un'eventualità che statisticamente non può assolutamente preoccuparci. Il paziente viene informato approfonditamente su tutti i risvolti dell'intervento nel colloquio con lo specialista e anche attraverso il consenso informato, che viene consegnato anche per visione a domicilio, se richiesto.

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Dott. Claudio Gorla Dott. Claudio Gorla
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